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Prezzi benzina: verde e diesel ancora in calo per chiudere il 2014

Soprattutto i prezzi ‘self’ stanno scendendo in maniera importante, arrivando anche a 1,375 €/l per la verde

Prezzi benzina – Il 2014 si chiude in maniera positiva sul fronte prezzi carburanti. Dopo una prima parte dell’anno con aumenti e prezzi vicino al record, dalla fine dell’estate c’è stata una costante discesa del costo del petrolio a livello internazionale, risentito anche ai distributori italiani. Anche questa ultima settimana dell’anno ha proseguito il trend, seppur con meno ‘verve’ rispetto all’ultimo periodo: dopo la discesa di Eni nel giorno di Natale, gli ultimi ribassi di questo anno solare sono stati effettuati da IP, Q8 e Shell.

Soprattutto i prezzi ‘self’ stanno scendendo in maniera importante, con i minimi a 1,375 euro al litro per la benzina ed 1,295 €/l per il diesel, con medie scivolate anche rispettivamente sotto 1,45 e 1,35 euro/litro per alcuni marchi della Gdo (Grande distribuzione organizzata). I livelli più bassi sul “servito” (no-logo escluse), invece, sono stati osservati osservati per tutti i prodotti nel nord Italia e si attestano a 1,498 euro/litro per la benzina, 1,478 per il diesel e 0,579 per il Gpl.

Entrando nel dettaglio delle varie compagnie a livello nazionale, utilizzando i consueti rilevamenti di Quotidiano Energia, il prezzo medio praticato servito della benzina va infatti oggi dall’1,591 euro/litro di Eni all’1,634 di Tamoil (no-logo a 1,473), per il diesel si passa dall’1,525 euro/litro di Eni all’1,561 di Tamoil (no-logo a 1,384). La panoramica è chiusa dal Gpl compreso tra 0,617 euro/litro di Eni e 0,633 di Shell (no-logo a 0,610). L’augurio è un 2015 in cui questo trend continui ed i prezzi possano adeguarsi al resto d’Europa.

Benzina: più conveniente pieno in autostrada

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Prezzi benzina – Come abbiamo visto nella nostra classica rubrica del venerdì, questi ultimi mesi del 2014 sono stati finalmente positivi sul fronte dei prezzi dei carburanti, con il crollo del costo del petrolio ed importanti ribassi al distributore, per scendere sotto i livelli di tre anni fa, nonostante i costi siano ancora elevati, se li confrontiamo con il resto d’Europa. Comunque, una notizia buona soprattutto in vista dell’esodo natalizio, anche se vista la crisi i dati parlano di sempre meno italiani in viaggio per sfruttare il periodo festivo.

Ma dove conviene fare il pieno? A sorpresa, è meglio rifornirsi in autostrada, a differenza della convinzione generale. Infatti, secondo la rilevazione effettuata dal Gruppo Atlantia, i prezzi al self service di benzina e diesel praticata sulla rete autostradale sono più bassi, rispetto a quelli medi delle pompe in città e su strade extraurbane, rilevati da Youpetrol. Nelle ultime due settimane, il prezzo medio della benzina verde in autostrada è stato di 1,635 euro/litro, contro l’1,669 euro al litro delle città.

Dunque, si è trattato di un risparmio medio di 3,4 centesimi al litro, che può salire anche oltre i 20 centesimi al litro, nelle aree di servizio più conveniente. Stessa situazione anche per il diesel: nello stesso periodo, il prezzo medio in città e su strade extraurbane è stato di 1,566 euro al litro, mentre sulla rete Autostrade per l’Italia il costo medio è stato di 1,540 euro/litro. Il risparmio medio è stato dunque di 2,6 centesimi al litro, per arrivare ad oltre 10 centesimi al litro nei distributori più convenienti.

Prezzi benzina 31 luglio: costi stabili

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E’ stato un mese di luglio positivo sul fronte carburanti, visto che c’è stata una discesa dei prezzi dopo un giugno pieno di rialzi, e quest’ultima settimana vede dei costi piuttosto stabili, paragonandoli a quelli dello scorso 25 luglio. Ma oggi c’è stato un ritocco al rialzo di 0,6 centesimi di Eni sul diesel e probabilmente anche gli altri competitor potrebbero accodarsi nei prossimi giorni, con un weekend di innalzamento generale dei prezzi, salvo un’inversione di tendenza importante delle quotazioni internazionali.

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Come dicevamo, comunque, oggi c’è ancora l’effetto dell’ultimo mese e, dunque, non ci sono particolari aggiustamenti sui tre carburanti principali, secondo la consueta rilevazione di Quotidiano Energia: lievissimo ribasso per la benzina verde, quotata questo 31 luglio 1,829 euro al litro, mentre una settimana fa era 1,831 €/l. Esattamente identico il costo del diesel (1,719 euro al litro), così come il Gpl ha avuto solamente un poco significativo decimo di centesimo di ribasso, passando da 0,732 a 0,731 euro al litro.

Le “punte” in alcune aree del nostro Paese, invece, hanno avuto un calo piuttosto significativo, e sono per la verde fino a 1,885 euro/litro, il diesel a 1,766 e il Gpl a 0,743. Entrando nel dettaglio delle varie compagnie, il prezzo medio praticato della benzina va oggi dall’1,820 euro/litro di Eni all’1,829 di Q8 (no-logo a 1,684). Per il diesel si passa dall’1,705 euro/litro di Esso all’1,719 di Eni (no-logo a 1,590), mentre il Gpl, infine, è compreso tra 0,720 euro/litro di IP allo 0,731 di Esso (no-logo a 0,705).

Prezzi benzina 25 luglio: altra discesa

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Si avvicina l’esodo estivo ma, almeno per il momento, non c’è il classico aumento furioso dei prezzi dei carburanti, che spesso ha accompagnato le partenze per le sospirate ferie. Anzi, continuando il trend di questo mese di luglio, c’è stata una leggera discesa anche in questa settimana, in cui i mercati internazionali sono stati piuttosto stabili. Oggi c’è stato un piccolo calo e, se dovesse esserci una conferma nei prossimi giorni, potrebbe portare qualche nuova discesa per il weekend o l’inizio della prossima settimana.

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Secondo la classica rilevazione effettuata da Quotidiano Energia, la media nazionale odierna al servito della benzina è di 1,831 euro al litro, rispetto alla quotazione di 1,834 €/l monitorata una settimana fa. Anche per quanto riguarda il diesel c’è stata una leggera discesa, passando da 1,723 a 1,719 euro al litro, mentre è il Gpl ad aver subito il calo più significativo degli ultimi sette giorni. Venerdì scorso un litro di questo carburante era quotato 0,743 €/l, mentre oggi c’è una discesa di oltre un centesimo per arrivare a 0,732 euro/litro.

Entrando nel dettaglio delle varie compagnie, il prezzo medio praticato della benzina va oggi dall’1,823 euro/litro di Esso all’1,831 di Q8 (no-logo a 1,677). Per il diesel si passa dall’1,706 euro/litro di Esso all’1,719 di Shell (no-logo a 1,585), mentre Gpl è compreso tra 0,725 euro/litro di IP e Eni e 0,732 di Esso (no-logo a 0,707). Le punte massime registrate in alcune zone del nostro Paese hanno anch’esse subite il leggero calo: la benzina verde fino a 1,892 euro/litro, il gasolio a 1,767 e il Gpl a 0,752.

Prezzi benzina 18 luglio: discesa dei costi

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Questo mese di luglio continua a portare discrete notizie per gli automobilisti, almeno sul fronte carburanti. Per la terza settimana consecutiva, infatti, c’è stata una discesa nei prezzi ai distributori italiani: anche questi ultimi sette giorni hanno avuto un calo piuttosto sensibile, anche se nel weekend è attesa una stabilità, visto l’incertezza odierna sui mercati internazionali (giù la benzina, su il diesel). Infatti, questo venerdì non ha portato alcun intervento delle compagnie nazionali, dopo i ribassi effettuati nei giorni scorsi.

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Osservando il consueto monitoraggio di Quotidiano Energia, la media nazionale odierna al servito della benzina verde è di 1,834 euro al litro, con una discesa di 0,5 centesimi rispetto alla quotazione di venerdì scorso. Un po’ più importante, invece, il calo per quanto riguarda il diesel: si è passati dall’1,732 dello scorso 11 luglio all’1,723 euro/litro odierni. E, dopo settimane di controtendenza, anche il Gpl è tornato finalmente a scendere, toccando oggi quota 0,743 €/l. E’ un ribasso di quasi due centesimi in sette giorni.

Entrando nel dettaglio delle varie compagnie, il prezzo medio praticato della benzina va oggi dall’1,829 euro/litro di Esso e Tamoil all’1,834 di Shell (no-logo a 1,691). Per il diesel si passa dall’1,708 euro/litro di Esso all’1,723 di Shell (no-logo a 1,586), mentre il Gpl, è compreso tra 0,728 euro/litro di TotalErg e IP allo 0,743 di Tamoil (no-logo a 0,709). Le ‘punte’ massime registrate in alcune aree del nostro Paese sono anch’esse in ribasso: per la verde fino a 1,895 euro/litro, il diesel a 1,766 e il Gpl a 0,769.

Prezzi benzina 11 luglio: ribasso per il diesel

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Altra settimana positiva sul fronte prezzi carburanti, con una nuova discesa dei costi ai distributori, grazie agli interventi delle varie compagnie dei giorni scorsi. Oggi c’è stato un piccolo rimbalzo dei mercati internazionali e nel weekend sono previsti prezzi stabili, anche se la tendenza resterà al ribasso, specie per quanto riguarda il diesel. Ed è proprio su questo carburante che è stata registrata la discesa più rilevante degli ultimi sette giorni: secondo la consueta rilevazione di Quotidiano Energia, oggi il costo è di 1,732 euro al litro, rispetto all’1,745 di venerdì scorso.

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Anche la benzina verde ha avuto sette giorni positivi, principalmente per il ribasso sulle no logo ed oggi è quotata 1,839 euro al litro, con una discesa di 0,6 centesimi al litro negli ultimi sette giorni. Come già accaduto la scorsa settimana, il Gpl non sta seguendo questa scia di calo dei costi, visto che oggi il prezzo medio ai distributori italiani è di 0,760 €/l, praticamente uguale a quello rilevato venerdì scorso (0,761 euro/litro).

Entrando nel dettaglio delle varie compagnie, il prezzo medio praticato della benzina va oggi dall’1,834 euro/litro di Eni e Esso all’1,839 di Shell (no-logo a 1,698). Per il diesel si passa dall’1,716 euro/litro di Esso all’1,733 di Shell (no-logo a 1,590), mentre il Gpl è compreso tra 0,732 euro/litro di TotalErg e 0,760 di Tamoil (no-logo a 0,713). Le punte rilevate in alcune zone del nostro Paese hanno avuto un lieve calo ed oggi sono per la “verde” fino a 1,905 euro/litro, il diesel a 1,784 e il Gpl a 0,782.

Prezzi benzina 4 luglio: scendono verde e diesel

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Dopo un mese di giugno davvero torrido sul fronte prezzi carburanti, luglio inizia con un sorriso su questo tema. I mercati internazionali hanno avuto una contenuta discesa ed anche i prezzi ai distributori italiani sono leggermente calati, soprattutto grazie al piccolo ribasso effettuato da Eni nel corso degli ultimi giorni (0,3 centesimi al litro, in due occasioni). Il weekend dovrebbe mantenere una certa stabilità nei prezzi, con la speranza di poter riprendere la discesa all’inizio della prossima settimana.

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Secondo la consueta rilevazione effettuata da Quotidiano Energia, il prezzo medio al servito della benzina verde è di 1,845 euro al litro, con una discesa di quasi un centesimo rispetto ad una settimana fa, quando il costo era di 1,854 €/l. Più lieve il risparmio per quanto riguarda il diesel, oggi quotato 1,745 euro/litro (1,749 era venerdì scorso), mentre va in controtendenza il Gpl, che prosegue la sua salita. Se sette giorni fa il costo di un litro di questo carburante era 0,755 euro, oggi invece è arrivato a 0,761 euro.

Entrando nel dettaglio delle varie compagnie, il prezzo medio praticato della benzina va oggi dall’1,832 euro/litro di Eni all’1,845 di Shell (no-logo a 1,712). Per il diesel si passa dall’1,728 euro/litro di Esso all’1,745 di Q8 (no-logo a 1,617), mentre il Gpl è compreso tra 0,734 euro/litro di TotalErg e 0,761 di Tamoil (no-logo a 0,716). Le punte massime, registrate in alcune zone del nostro Paese, non hanno subito grandissime variazioni: per la “verde” fino a 1,910 euro/litro, il diesel a 1,787 e il Gpl a 0,781.

Prezzi benzina 27 giugno: salita continua

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L’appello del Codacons al premier Matteo Renzi è, almeno per il momento, caduto nel vuoto. Nonostante i mercati internazionali siano abbastanza stabili attualmente, c’è stato un nuovo importante aumento nei costi dei carburanti, rispetto ai giorni scorsi. La salita di ieri decisa da Eni è stata immediatamente seguita anche dagli altri distributori, portando così a rincari importanti, che quasi certamente avranno (purtroppo) degli strascichi nel corso dell’imminente weekend. Con il rischio di arrivare a nuovi prezzi record, almeno da un paio d’anni a questa parte.

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Secondo la consueta rilevazione di Quotidiano Energia, oggi il prezzo medio di un litro di benzina al servito è di 1,853 euro, rispetto all’1,847 di martedì e all’1,839 di una settimana fa. Dunque un aumento di oltre un centesimo in sette giorni, in un mese di giugno davvero molto difficile su questo fronte. Anche il diesel ha subito un aumento molto importante, arrivando oggi a 1,749 euro al litro, così come il Gpl, salito particolarmente nel corso dell’ultima settimana e questo venerdì quotato a 0,755 €/l.

Entrando nel dettaglio delle varie compagnie, il prezzo medio praticato della benzina va oggi dall’1,836 euro/litro di Esso e TotalErg all’1,853 di Shell. Per il diesel si passa dall’1,734 euro/litro di Esso all’1,749 di Shell, mentre il Gpl è compreso tra 0,731 euro/litro di TotalErg e 0,755 di Tamoil. In grandissimo aumento anche le punte massime, registrate in alcune zone del nostro Paese: per la “verde” si sale fino a 1,910 euro/litro, il diesel a 1,798 e il Gpl a 0,767.

Prezzi benzina 24 giugno: “Renzi intervenga”

Giorgio Napolitano Announces Matteo Renzi As New Prime Minister

Come purtroppo previsto già venerdì scorso, il fronte prezzi carburante è ancora caldissimo. Sia nel weekend che nei primi due giorni di questa settimana ci sono stati nuovamente rincari dei costi ai distributori, portando la benzina verde a punte di ben oltre la soglia di 1,9 euro al litro. Un trend assolutamente preoccupante, per il momento non arrestato nemmeno dall’inversione di tendenza dei mercati internazionali: oggi è toccato a Shell, Esso ed Ip far lievitare la quotazione, mentre Eni ha fatto scattare un aumento sul Gpl.

SCIOPERO BENZINAI: DISAGI FINO A FINE GIUGNO

Così, secondo la consueta rilevazione effettuata da Quotidiano Energia, le medie nazionali sono arrivate a 1,847 €/l per la benzina, 1,744 euro/litro per il diesel e 0,747 €/l per il Gpl. In aumento rispetto allo scorso fine settimana e soprattutto con una risalita ancor più preoccupante per le ‘punte massime’ in alcune zone del nostro Paese, ora arrivate per la “verde” fino a 1,909 euro/litro, il diesel a 1,790 e il Gpl a 0,770. Il tutto mentre si avvicina la stagione estiva, spesso abbinata ad aumenti spropositati dei costi.

E’ così arrivata la denuncia del Codacons, proprio per cercare di evitare questo gioco al rialzo: “E’ la solita estate di fuoco per gli automobilisti italiani – ha detto Carlo Rienzi, il presidente dell’associazione consumatori – abituati a subire rincari dei listini in occasione delle partenze per le vacanze, con ripercussioni su tutta l’economia”. E c’è l’appello al premier Matteo Renzi: “Affinché intervenga per evitare il solito massacro sugli italiani in vacanza”. Con la speranza di tutti gli automobilisti che venga accolto.

Prezzi benzina 20 giugno: aumenti a raffica

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Non c’è stato solo lo sciopero dei benzinai, ma è stata una settimana davvero negativa anche sul fronte dei prezzi dei carburanti. I mercati internazionali hanno avuto una continua salita e l’effetto è stato immediato anche ai nostri distributori, con aumenti a raffica su tutti i carburanti ed un weekend in arrivo con ancora previsti nuovi rincari. Oggi sono state Shell, TotalErg, Esso ed Ip ritoccare i propri costi, ma tutti i marchi (compresi i no logo) hanno avuto pesanti rialzi nel corso degli ultimi giorni, facendo impennare le medie nazionali.

CARBURANTE DEL FUTURO RICAVATO DAL CAFFE’?

Secondo la consueta rilevazione di Quotidiano Energia, infatti, oggi un litro di benzina verde ha il costo di 1,839 euro al servito ed è aumentato di oltre due centesimi negli ultimi sette giorni, con ‘punte’ vicine all’1,9 euro/litro. Non molto differente la situazione per quanto riguarda il diesel, che aveva già subito il lieve aumento la scorsa settimana ed ora passato da 1,721 a 1,741 euro al litro. Risalita un po’ più contenuta, invece, per il Gpl: oggi la media al servito è di 0,747 €/i (0,738 venerdì scorso).

Entrando nel dettaglio delle varie compagnie, il prezzo medio praticato della benzina va oggi dall’1,825 euro/litro di Esso all’1,839 di Shell e Q8 (no-logo a 1,717). Per il diesel si passa dall’1,728 euro/litro di Eni e Esso all’1,741 di Q8 (no-logo a 1,615), mentre il Gpl è compreso tra 0,731 euro/litro di TotalErg 0,747 di Tamoil (no-logo a 0,715). Ovviamente in rialzo anche le punte massime, registrate in alcune zone del nostro Paese: per la “verde” fino a 1,893 euro/litro, il diesel a 1,784 e il Gpl a 0,765. Sperando questa risalita possa ben presto terminare.

Prezzi benzina 13 giugno: sale il Gpl

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Altra settimana piuttosto tranquilla sul fronte carburanti: non ci sono stati grandi novità sui prezzi, anche se negli ultimi giorni c’è stata una salita dei mercati internazionali, che potrebbe generare un aumento dei costi nel weekend. Secondo la consueta rilevazione di Quotidiano Energia, solamente il GPL ha vissuto una settimana con una crescita rilevante del prezzo, passato da 0,727 a 0,738 euro al litro. E’ rimasto esattamente identico il costo al litro della benzina (1,815 euro), lieve aumento per il diesel, oggi a 1,721 €/l.

BOLLO AUTO: AUMENTI ANCHE DEL 12% NEL 2015

Entrando nel dettaglio delle varie compagnie, il prezzo medio praticato della benzina va oggi dall’1,804 euro/litro di Esso all’1,815 di Q8 e Shell (no-logo a 1,681). Per il diesel si passa dall’1,705 euro/litro di Eni all’1,721 di Tamoil (no-logo a 1,589), mentre il Gpl è compreso tra 0,726 euro/litro di Eni e 0,738 di Shell (no-logo a 0,708). I prezzi massimi registrati in alcune zone del nostro Paese, ancora in crescita negli ultimi sette giorni sono per la “verde” fino a 1,872 euro/litro, il diesel a 1,765 e il Gpl a 0,759.

Intanto, nel fine settimana, avranno inizio le proteste delle organizzazioni nazionali di categoria di gestori, dopo l’incontro con il Governo non andato a buon fine lo scorso lunedì. Da domani a martedì 17 giugno non saranno attivi i self service, mentre i distributori resteranno chiusi dalle ore 19.30 del 17 alle ore 7 del 19 giugno. In autostrada, invece, lo sciopero sarà operativo dalle ore 22 del 17 alle ore 22 del 18 giugno nelle aree di servizio. Dunque, chi deve mettersi in viaggio, è meglio faccia già oggi il pieno.

Prezzi benzina 6 giugno: costi stabili

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Una settimana senza grandi scossoni, per quanto riguarda il fronte prezzi dei carburanti. I mercati internazionali sono andati a senso alterno negli ultimi sette giorni e sulla rete nazionale non si sono verificate variazioni importanti. Dovrebbe essere così anche per il prossimo weekend, con la classica eccezione degli aggiustamenti locali. Secondo la consueta rilevazione di Quotidiano Energia, la benzina verde ha avuto un leggero calo, passando da 1,818 euro al litro all’odierno 1,815 €/l, mentre i prezzi di diesel (1,718 euro/litro) e GPL (0,727 €/l) sono rimasti praticamente identici.

PALERMO E ROMA LE CITTA’ CON PIU’ TRAFFICO

Entrando nel dettaglio delle varie compagnie, il prezzo medio praticato della benzina va oggi dall’1,801 euro/litro di Eni all’1,815 di Q8 (no-logo a 1,673). Per il diesel si passa dall’1,702 euro/litro di Eni all’1,716 di Tamoil (no-logo a 1,576), mentre Il GPL, infine è compreso tra 0,716 euro/litro di Eni e 0,727 di Tamoil (no-logo a 0,696). Le punte massime registrate in alcune zone dell’Italia, piuttosto simili a quelle rilevate sette giorni fa, sono rispettivamente fino a 1,873 euro/litro, il diesel a 1,758 e il Gpl a 0,748.

Intanto, nel corso della settimana, è arrivata la notizia dello sciopero dei benzinai a metà mese: i distributori resteranno chiusi dalle 19.30 del 17 giugno alle 7 del 19 giugno, mentre tra il 14 ed il 17 giugno non saranno attivi i self service. La protesta è stata proclamata dalle organizzazioni nazionali di categoria dei gestori per “i prezzi alti e le discriminazioni commerciali” e quest’ultime sono state convocate dal Governo per lunedì prossimo (9 giugno) per cercare di trovare una mediazione e possibilmente evitare lo sciopero.

Prezzi benzina 30 maggio: sale la verde

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La settimana ha avuto un andamento altalenante per quanto riguarda i prezzi dei carburanti, con qualche rincaro in avvio e poi stabilità negli ultimi giorni, con l’esclusione del costo del Gpl, aumentato da buona parte delle compagnie tra giovedì e venerdì. Però oggi i mercati internazionali sono in graduale risalita ed i prezzi dei carburanti potrebbero risentirne nel corso dell’imminente ponte del 2 giugno, in cui molte famiglie italiane si metteranno in viaggio per godersi tre giorni consecutivi di relax.

CAR SHARING: TUTTE LE NOVITA’

E’ la benzina verde ad aver avuto la settimana più complicata, visto che la media nazionale al servito, secondo la consueta rilevazione di Quotidiano Energia, è di 1,818 euro al litro, contro l’1,811 di venerdì scorso. Anche il prezzo del Gpl, come detto, è tornato a crescere, passando da 0,721 a 0,726 €/l, mentre si è salvato il diesel: ha mantenuto esattamente lo stesso costo di una settimana fa al millesimo, cioè 1,717 euro/litro. Resta il secondo costo più alto, alle spalle solamente della Norvegia.

Entrando nel dettaglio delle varie compagnie, il prezzo medio praticato della benzina va oggi dall’1,802 euro/litro di Eni all’1,818 di Q8 (no-logo a 1,686). Per il diesel si passa dall’1,707 euro/litro di Eni all’1,717 di Q8, TotalErg e Shell (no-logo a 1,586), mentre il Gpl è compreso tra 0,718 euro/litro di Eni e 0,726 di Tamoil (no-logo a 0,690). Le punte massime registrate in alcune zone del nostro Paese sono tutte in salita: per la “verde” fino a 1,875 euro/litro, il diesel a 1,760 e il Gpl a 0,766.

Prezzi benzina 23 maggio: settimana di rialzi

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Nonostante la giornata odierna sia contrassegnata da prezzi stabili e quotazioni immobili, non è stata una settimana particolarmente positiva sul fronte carburanti. Infatti, a causa dei rialzi degli ultimi giorni della scorsa settimana, i costi dei carburanti sono più alti rispetto a sette giorni fa. Sulla scia del market leader Eni, tutte le compagnie hanno impennato i loro prezzi di benzina verde e diesel, soprattutto nelle giornate di lunedì e martedì. Ora è arrivata una tregua, che dovrebbe durare anche per tutto il weekend.

OSSERVAPREZZI, LA NUOVA APP DEL MINISTERO

Secondo la consueta rilevazione effettuata da Quotidiano Energia, oggi il prezzo medio al servito di un litro di benzina è di 1,811 euro (1,805 €/l una settimana fa), mentre il diesel ha un costo di 1,717 euro al litro, rispetto all’1,710 dello scorso 16 maggio. L’unico carburante a non aver subito cambiamenti negli ultimi sette giorni è il GPL: la quotazione di 0,721 euro al litro è rimasta assolutamente invariata ed è stata confermata anche nella giornata odierna.

Entrando nel dettaglio delle varie compagnie, il prezzo medio praticato della benzina va oggi dall’1,803 euro/litro di Eni all’1,811 di Q8 e Shell (no-logo a 1,684). Per il diesel si passa dall’1,707 euro/litro di Eni all’1,717 di Shell (no-logo a 1,581), mentre il GPL è compreso tra 0,710 euro/litro di Eni e 0,721 di Esso e TotalErg (no-logo a 0,691). Per quanto riguarda i prezzi massimi, rilevati in alcune zone del territorio nazionale, oggi abbiamo la “verde” fino a 1,866 euro/litro, il diesel a 1,760 e il Gpl a 0,742.

Prezzi benzina: arriva la app OsservaPrezzi

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Arriva una novità dal Ministero dello Sviluppo Economico, in materia dei costi dei carburanti: è stata presentata la nuova app OsservaPrezzi per smartphone, con cui controllare i prezzi sulla rete italiana. Si tratta di un’applicazione gratuita, scaricabile da Googleplay per Android e iTunes per iOS, che consente di trovare anche durante il viaggio i distributori di carburanti più comodi e convenienti per il rifornimento, segnalandoli attraverso icone di gradazioni cromatiche diverse, dal verde per il più economico al rosso per il più caro.

AUTO BLU IN VENDITA SU EBAY: TUTTE LE NOTIZIE

Compiamo un passo ulteriore verso la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione – ha spiegato il sottosegretario Simona Vicariaumentando la trasparenza e rendendo fruibili in modo dinamico sui propri dispositivi mobili i dati raccolti”. L’app sarà utilizzabile dai fruitori di ogni tipo di carburante (benzina, diesel, Gpl e metano), mentre non sono ancora presenti tutti gli impianti del territorio italiano: sono 17.113 distributori su un totale di circa 24.000, con percentuali di copertura che vanno dall’88% del Trentino Alto Adige al 53% della Calabria.

I prezzi sono comunicati direttamente dai gestori e dovranno essere aggiornati al momento dell’applicazione di ogni aumento o almeno una volta alla settimana. Se il prezzo fatto dal gestore è più alto di quello comunicato, è passibile di sanzioni, mentre non lo è se non viene comunicata prontamente una riduzione dei costi. Ogni utente può selezionare la ricerca in zona o il percorso da compiere ed il tipo di carburante cercato (servito o self). Su una mappa compariranno i vari distributori disponibili, con data dell’ultimo aggiornamento, compagnia e prezzo.

OsservaPrezzi: come scaricarla e come funziona

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Prezzi benzina 16 maggio: settimana di discesa

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Rispetto alle quotazioni di una settimana fa, i prezzi dei carburanti hanno avuto una leggera discesa nel corso degli ultimi giorni, ma oggi è iniziata una serie di rincari, alla luce del trend sui mercati internazionali. In particolare, in questo venerdì è toccato ad Esso e Q8 inaugurare i rialzi dei prezzi ai distributori, con un +0,5 centesimo al litro su benzina e diesel. Anche le ‘no logo’ stanno iniziando una risalita e, dunque, c’è una buona probabilità di avere dei costi più elevati nel corso dell’imminente weekend.

FIAT-CHRYSLER 2018: SARA’ VERA GLORIA?

Secondo la consueta rilevazione effettuata da Quotidiano Energia, il prezzo medio al servito di un litro di benzina è oggi di 1,805 euro (1,812 €/l lo scorso 9 maggio), così come il GPL ha ancora un costo ridotto rispetto a sette giorni fa: 0,721 euro al litro contro 0,726. Il diesel, invece, era rimasto più o meno stabile nel corso del resto della settimana e, dunque, gli ultimi rialzi hanno già portato ad un aumento complessivo da venerdì scorso: era 1,707 euro al litro, mentre la rilevazione odierna è di 1,710 €/l.

Entrando nel dettaglio delle varie compagnie, il prezzo medio praticato della benzina va oggi dall’1,788 euro/litro di Eni all’1,805 di Tamoil (no-logo a 1,673). Per il diesel si passa dall’1,697 euro/litro di Eni all’1,710 di Q8 (no-logo a 1,571), mentre il Gpl è compreso tra 0,707 euro/litro di Eni e 0,721 di TotalErg (no-logo a 0,687). Per quanto riguarda i prezzi massimi, rilevati in alcune zone del territorio nazionale, abbiamo una “verde” fino a 1,861 euro/litro, il diesel a 1,757 e il Gpl a 0,749.

9 maggio: calano i costi dei carburanti

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L’effetto di cui parlavamo la scorsa settimana è diventato realtà: la decisa discesa dei mercati internazionali di inizio maggio ha portato ripercussioni positive sui prezzi dei carburanti in Italia. Tutte le compagnie hanno avuto un importante ribasso negli ultimi giorni, compreso questo venerdì, dove a muoversi sono stati TotalErg (-1 cent euro/litro sulla benzina e 0,5 sul diesel); Esso e Shell (-0,5 su entrambi i prodotti); IP e Tamoil (-0,5 solo sul diesel). Ora le quotazioni sono tornate stabili, dunque questo effetto potrebbe terminare.

ECO INCENTIVI: ESAURITI I FONDI PER I PRIVATI

Tutti i tre carburanti principali hanno avuto un deciso ribasso dei propri prezzi, rispetto a quelli di sette giorni fa: secondo la consueta rilevazione di Quotidiano Energia, infatti, la benzina ha oggi un costo medio nazionale al servito di 1,812 euro al litro, rispetto ai 1,819 €/l di venerdì scorso. Ben più significative le diminuzioni per quanto riguarda diesel e GPL: oltre un centesimo in meno per il primo (1,707 contro 1,720 euro/litro), discesa di quasi due centesimi per il carburante più economico, passato da 0,742 a 0,726 euro al litro.

Entrando nel consueto dettaglio delle varie compagnie, oggi il prezzo medio della benzina va dall’1,798 euro/litro di Esso all’1,812 di Shell (no-logo a 1,661). Per il diesel si passa dall’1,695 euro/litro di Eni all’1,707 di Shell (no-logo a 1,557), mentre il GPL è compreso tra 0,712 euro/litro di Eni e 0,726 di IP (no-logo a 0,689). Le punte massime registrate in alcune zone del nostro Paese sono per la ”verde” fino a 1,856 euro/litro, il diesel a 1,760 e il Gpl a 0,755.

2 maggio: leggera risalita per il diesel

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Come già accaduto la scorsa settimana, anche negli ultimi sette giorni non ci sono state grandi variazioni di rilievo per i prezzi dei carburanti. C’è però la possibilità di un importante ribasso, superato questo ponte del primo maggio: i mercati internazionali hanno subito una decisa discesa negli ultimi due giorni (oltre un centesimo giù benzina e diesel) e gli effetti potrebbero vedersi all’inizio della prossima settimana, anche se sarà da verificare la continuità di questo nuovo trend delle quotazioni.

CAR SHARING: A MILANO ARRIVA TWIST

Oggi non sono state segnalate variazioni di prezzo per le varie compagnie e, secondo la consueta rilevazione effettuata da Quotidiano Energia, la media nazionale al servito del prezzo della benzina è di 1,819 euro al litro, rispetto all’1,821 di venerdì scorso. Anche il GPL è rimasto più o meno stabile nella sua quotazione (0,742 oggi, 0,745 €/l una settimana fa), mentre ha fatto un lieve balzo in avanti il diesel: se sette giorni fa il costo era di 1,715 euro/litro, in questi giorni c’è stata una risalita di mezzo centesimo, arrivando a 1,720 €/l.

Entrando nel dettaglio delle varie compagnie, oggi il prezzo medio praticato della benzina va dall’1,799 euro/litro di Eni all’1,819 di Shell (no-logo a 1,682). Per il diesel si passa dall’1,704 euro/litro di Eni all’1,720 di Q8 (no-logo a 1,572), mentre il Gpl è compreso tra 0,727 euro/litro di Eni e 0,742 di Tamoil (no-logo a 0,699). Le punte massime registrate in alcune zone del nostro Paese sono oggi fino a 1,865 euro/litro per la benzina, il diesel a 1,763 e il Gpl a 0,767.

25 aprile: solo lievi cambiamenti nei prezzi

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Dopo i grandi e piuttosto pesanti rincari della scorsa settimana, sono stati dei giorni tranquilli per quanto riguarda i prezzi dei carburanti in Italia, in vista del ponte del 25 aprile. I mercati internazionali sono rimasti stabili e, di conseguenza, lo stesso si può dire anche per i costi alle pompe, salvo le fisiologiche variazioni dettate dagli interventi locali. Non ci sono stati grandi cambiamenti: un piccolo ritocco al rialzo per quanto riguarda la benzina verde, mentre viceversa c’è stato un lieve ribasso per diesel e GPL.

PREVISIONI METEO PER IL PONTE DEL 25 APRILE

Nelle ultime ore non c’è stata alcuna compagnia ad aver effettuato delle variazione sui prezzi e, secondo la consueta rilevazione effettuata da Quotidiano Energia, la media nazionale al servito della verde è ora di 1,821 euro al litro (contro 1,819 €/l di una settimana fa), mentre il ribasso del diesel è stato un po’ più rilevante, da 1,720 del 18 aprile a 1,715 euro/litro di questo weekend. Quest’ultimo carburante è tornato così ai livelli di un paio di settimane fa, mentre il GPL è quotato 0,745 €/l (era 0,747).

Entrando nel dettaglio delle varie compagnie, il prezzo medio praticato della benzina va dall’1,796 euro/litro di Eni all’1,821 di Shell (no-logo a 1,694). Per il diesel si passa dall’1,703 euro/litro di Eni all’1,715 di Tamoil (no-logo a 1,590), mentre il Gpl, infine, è compreso tra 0,729 euro/litro di Eni e 0,745 di TotalErg (no-logo a 0,707). Le punte massime registrate in alcune zone del nostro Paese sono per la verde fino a 1,863 euro/litro, il diesel a 1,769 e il Gpl a 0,763.

18 aprile: stangata per Pasqua

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Non è una novità ed ormai ci siamo, purtroppo, abituati: nell’imminente arrivo di una festività, con annessi tanti spostamenti, arriva anche la stangata sui prezzi dei carburanti. Ed anche questa Pasqua 2014 non fa eccezione: nonostante i mercati internazionali abbiano avuto una maggiore tranquillità negli ultimi giorni, c’è stata una salita notevole praticamente per tutte le compagnie. Oggi è stato piuttosto pesante il round di rincari: Esso, Shell e Tamoil hanno elevato i propri prezzi tra 0,5 ed 1 centesimo al litro.

PASQUA 2014: LE PREVISIONI METEO

E, rispetto a settimana scorsa, il costo di tutti e tre i carburanti più utilizzati si è impennato. Secondo la consueta rilevazione di Quotidiano Energia, infatti, la media nazionale al servito della benzina è oggi di 1,819 euro al litro, rispetto a 1,806 €/l di venerdì scorso. Un balzo di oltre un centesimo, mentre il diesel ed il GPL hanno avuto un aumento un po’ più contenuto: il gasolio è salito da 1,715 a 1,720 euro al litro, mentre il carburante più economico è passato da 0,743 a 0,747 euro/litro. E per il weekend pasquale? Si temono nuovi aumenti.

Entrando nel dettaglio delle varie compagnie, il prezzo medio praticato della benzina va oggi dall’1,797 euro/litro di Eni all’1,819 di Shell (no-logo a 1,688), mentre il diesel passa dall’1,705 euro/litro di Eni e Esso all’1,720 di Shell (no-logo a 1,590). Il Gpl, infine, è compreso tra 0,731 euro/litro di Eni e 0,747 di Tamoil (no-logo a 0,711). Le punte massime, registrate oggi in alcune aree del nostro Paese, sono per la verde fino a 1,860 euro/litro, il diesel a 1,761 e il Gpl a 0,763.

11 aprile: ancora su la verde

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E’ stata una settimana di alti e bassi per quanto riguarda la situazione dei prezzi dei carburanti in Italia. La rete ha seguito l’onda altalenante dei mercati internazionali, portando alcuni ribassi nei primi giorni della settimana, per poi risalire soprattutto nella giornata odierna. In particolare, questo venerdì ha portato un aumento dei prezzi per TotalErg (al secondo giorno di rialzo consecutivo), Q8 ed Esso, tutte e tre con un +0,5 cent/litro su benzina e diesel. Rispetto a sette giorni fa, comunque, il costo è abbastanza stabile, nelle medie nazionali al servito.

LE AUTO ED IL SALONE DEL MOBILE DI MILANO 2014

Secondo la consueta rilevazione di Quotidiano Energia, c’è stato un leggerissimo rialzo per quanto riguarda la verde: oggi è quotata 1,806 euro al litro, rispetto all’1,803 €/l di venerdì scorso. Esattamente identico il costo del diesel (1,715), mentre un litro di GPL ha un costo di 0,743 euro, rispetto allo 0,744 €/l dell’ultimo nostro aggiornamento. Ci sono prospettive positive per l’imminente weekend: oggi c’è stata una discesa nella quotazione dei mercati e dovrebbero essere scongiurati ulteriori aumenti.

Entrando nel dettaglio delle varie compagnie, il prezzo medio praticato della benzina va oggi dall’1,780 euro/litro di Eni all’1,806 di Q8 (no-logo a 1,674). Per il diesel si passa dall’1,697 euro/litro di Eni all’1,715 di Q8 e Tamoil (no-logo a 1,576), mentre il Gpl è compreso tra 0,730 euro/litro di Eni e 0,743 di Esso (no-logo a 0,708). Le punte massime, registrate oggi in alcune aree del nostro Paese, sono per la verde fino a 1,854 euro/litro, il diesel a 1,755 e il Gpl a 0,771.

4 aprile: la verde supera 1,800 €/l

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Dopo un inizio di 2014 molto positivo, il fronte carburanti sta vivendo un momento difficile. La prima parte di questa settimana ha portato un’ondata notevole di rincari ed il crollo dei mercati avvenuto mercoledì (subito però rientrato) non ha portato grandi effetti positivi, se non un leggero taglio di Esso e TotalErg, non comparabile con la salita delle giornate precedenti. Così abbiamo prezzi decisamente più alti, rispetto alle rilevazioni dello scorso weekend, con addirittura una benzina verde sopra la soglia dell’1,800 euro al litro.

IL MERCATO DELL’AUTO A MARZO 2014

Il carburante più comune è oggi quotato 1,803 euro al litro, secondo la consueta rilevazione di Quotidiano Energia, con un rialzo di poco meno di un centesimo rispetto a venerdì scorso (1,796 €/l). L’Italia è così il secondo paese con il costo più alto al mondo, con solamente la Norvegia (1,826 euro/litro) davanti in questa graduatoria. I nostri distributori per il diesel, invece, sono i più cari in assoluto, con la quotazione odierna di 1,715 euro al litro. In controtendenza il Gpl: la media nazionale è 0.742 €/l (0,748 lo scorso 28 marzo).

Entrando nel dettaglio delle varie compagnie, il prezzo medio al servito della benzina va dall’1,779 euro/litro di Eni all’1,803 di Shell e Tamoil (no-logo a 1,659), mentre per il diesel si passa dall’1,700 euro/litro di Eni all’1,715 ancora di Shell e Tamoil (no-logo a 1,565). Il Gpl, infine, è compreso tra 0,728 euro/litro di Eni e 0,742 di Esso (no-logo a 0,704). Le punte massime registrate oggi in alcune aree del nostro Paese sono per la verde fino a 1,849 euro/litro, il diesel a 1,750 e il Gpl a 0,768.

28 marzo: ondata di rialzi

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Settimana decisamente negativa sul fronte carburanti: i mercati internazionali sono in continuo rimbalzo ed anche i distributori si stanno adeguando giorno dopo giorno, portando una serie importante di rincari. Dopo i rialzi già effettuati nei giorni scorsi, oggi gli aumenti sono toccati ad Esso, Ip e TotalErg (+ 0,5 cent/litro per tutte queste compagnie) ed anche i no logo si stanno muovendo verso l’alto. E la possibilità più concreta è una nuova salita nel corso del weekend e, forse, anche dei primi giorni della prossima settimana.

Così si sono impennate le medie nazionali, con un rincaro di circa due centesimi al litro: in particolare, secondo la consueta rilevazione effettuata da Quotidiano Energia, la media nazionale al servito della benzina verde è oggi di 1,796 euro al litro, contro l’1,778 di sette giorni fa. Venerdì scorso avevamo ‘festeggiato’ il diesel, che aveva abbattuto la barriera dell’1,7: la soddisfazione è subito rientrata, visto che la media odierna è pari a 1,709 €/l. Solo il GPL va in controtendenza ed è oggi quotato 0,748 euro/litro (0,751 una settimana fa).

Entrando nel dettaglio delle varie compagnie, il prezzo medio praticato della benzina va oggi dall’1,766 euro/litro di Eni all’1,796 di Tamoil (no-logo a 1,667), mentre per il diesel si passa dall’1,689 euro/litro di Eni all’1,709 di Shell e Tamoil (no-logo a 1,575). Per concludere, il Gpl è compreso tra 0,728 euro/litro di Eni e 0,748 di Tamoil (no-logo a 0,711). I prezzi massimi registrati da QE, in alcune aree dell’Italia, sono per la verde fino a 1,840 euro/litro, il diesel a 1,749 e il Gpl a 0,760.

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21 marzo: diesel abbatte muro 1,7

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Il 2014 prosegue nelle sue buone notizie, dal fronte carburanti, e questa settimana è stato raggiunto un importante traguardo. Per la prima volta da qualche mese, il diesel è sceso sotto la barriera dell’1,700 euro al litro, alla media nazionale al servito. Infatti, secondo quanto riportato oggi nel consueto rilevamento di Quotidiano Energia, il prezzo medio di un litro di diesel è pari a 1,693 euro, con un calo di poco più di un centesimo, rispetto alla rilevazione di sette giorni fa (1,704 €/l).

Anche benzina e Gpl stanno proseguendo nella loro discesa: la verde ha oggi un costo di 1,778 euro al litro (1,786 una settimana fa), mentre il Gpl è arrivato ad un prezzo di 0,751 euro/litro (0,757 venerdì scorso). Il ribasso delle scorse settimane dei mercati internazionali pare ora essersi arrestato ed ora sono in rimbalzo con il contributo del cambio euro/dollaro ed i prezzi raccomandati sulla rete carburanti di nuovo congelati, senza grandi possibilità, almeno per ora, di nuovi ribassi. Dunque, è probabile una stabilità dei prezzi nei prossimi giorni.

Entrando più nel dettaglio delle varie compagnie, il prezzo medio praticato della benzina che va oggi dall’1,753 euro/litro di Eni all’1,778 di Q8 (no-logo a 1,659), mentre per il diesel si passa dall’1,675 euro/litro ancora di Eni all’1,693 di Shell (no-logo a 1,568). Per concludere, il Gpl è compreso tra 0,732 euro/litro di Eni e 0,751 di Esso (no-logo a 0,711). I prezzi massimi registrati, in alcune aree del nostro Paese, sono di 1,822 euro/litro per la verde, il diesel a 1,728 e il Gpl a 0,766.

14 marzo: discesa per verde, diesel e GPL

163137402-620x350La situazione sperata una settimana fa, si è verificata. Con i mercati sempre in discesa, anche le compagnie si stanno adeguando giorno dopo giorno ed i prezzi sono così in discesa, per tutti i carburanti. Il ribasso più importante è stato fatto da Eni, con -1 centesimo su benzina e Gpl e -1,5 cent sul diesel, ma anche gli altri competitor si stanno muovendo nella stessa direzione: Ip (-0,5 benzina, -1 cent diesel); Esso (rispettivamente -0,3 e -0,5) e TotalErg (-0,5 cent solo sul diesel). E potrebbe arrivare un’altra ondata di ribassi nel weekend.

Secondo la consueta rilevazione effettuata da Quotidiano Energia, la media nazionale di un litro di benzina è oggi di 1,786 euro, contro 1,791 euro/litro di venerdì scorso. Un po’ più sostanzioso il ribasso per quanto riguarda il diesel: 1,704 €/l contro 1,711 e con la speranza di tornare sotto quella soglia dell’1,70 come manca ormai da un po’ troppo tempo. Prosegue la sua grande discesa anche il Gpl, in un 2014 sempre più positivo: una settimana fa un litro era quotato 0,780 euro, mentre oggi la rilevazione è pari a 0,757 euro/litro.

Entrando nel dettaglio delle varie compagnie: il prezzo medio praticato della benzina va oggi dall’1,755 euro/litro di Eni all’1,786 di Tamoil (no-logo a 1,659), mentre per il diesel si passa dall’1,683 euro/litro di Eni all’1,704 di Shell (no-logo a 1,566). Il Gpl, invece è compreso tra 0,742 euro/litro ancora di Eni e 0,757 di Tamoil (no-logo a 0,719). Le “punte” in alcune aree sono per la “verde” fino a 1,834 euro/litro, il diesel a 1,741 e il Gpl a 0,775.

7 marzo: assorbito l’effetto accise

174263267-620x350Una settimana fa parlavamo dell’aumento dell’accise, scattato lo scorso 1 marzo, che ha portato alla crescita dei prezzi dei carburanti di 0,34 centesimi al litro. Oggi però la consueta rilevazione di Quotidiano Energia individua dei costi simili a quelli di venerdì scorso, cioè il giorno precedente a questo aumento. Il motivo? I mercati sono in rapida discesa e l’effetto si può notare ai distributori, con alcuni tagli effettuati dalle varie compagnie, compreso quello effettuato oggi da Esso di un centesimo al litro su benzina verde e diesel.

Dunque, la media nazionale al servito della verde è pari a 1,791 euro al litro (1,789 €/l una settimana fa), mentre quella del diesel è rimasta assolutamente identica, cioè 1,711 euro/litro. E la situazione potrebbe migliorare ancora maggiormente nel corso dei prossimi giorni, se la tendenza si confermasse e, dunque, si potrebbero ritagliare spazi per una riduzione. Intanto, il GPL prosegue la sua discesa: una settimana fa un litro costava 0,795 euro, mentre ora la media nazionale è pari a 0,780 euro al litro.

Entrando nel dettaglio dei prezzi delle varie compagnie: il costo medio praticato della benzina verde va oggi dall’1,768 euro/litro di Eni all’1,791 di Tamoil (no-logo a 1,665), mentre per il diesel si passa dall’1,691 euro/litro di Eni all’1,711 di Shell (no-logo a 1,584). Per chiudere, il GPL è compreso tra 0,761 euro/litro ancora di Eni e 0,780 di Tamoil (no-logo a 0,736). Le punte in alcune aree sono per la “verde” fino a 1,838 euro/litro, il diesel a 1,750 e il Gpl a 0,802. Tutte invariate.

1 marzo: scatta un aumento delle accise

oil_price-620x350Una settimana assolutamente tranquilla per quanto riguarda i costi dei due carburanti più utilizzati, senza ritocchi di rilievo, a fronte del lieve ripiegamento messo a segno dai mercati internazionali: le medie nazionali di benzina verde e diesel al servito, rilevate sempre da Quotidiano Energia, sono rispettivamente di 1,789 e 1,711 euro al litro (una settimana fa 1,790 e 1,712 euro/litro). Continua la grande discesa, invece, il prezzo del GPL: è stata infranta la barriera dello 0,8 €/l. Lo scorso venerdì il prezzo era 0,806 euro/litro, mentre oggi un litro costa 0,795 euro.

Entrando nel dettaglio delle varie compagnie, anche in questo caso con costi decisamente simili a quelli rilevati sette giorni fa, il prezzo medio praticato della benzina va oggi dall’1,764 euro/litro di Eni all’1,789 di Tamoil (no-logo a 1,673), mentre per il diesel si passa dall’1,688 euro/litro sempre di Eni all’1,711 di Shell (no-logo a 1,587). Per chiudere, il GPL è compreso tra 0,774 euro/litro ancora di Eni e 0,795 di IP (no-logo a 0,755).

L’andamento positivo del 2014, nonostante i lievi rincari delle precedenti settimane, finirà ben presto, purtroppo. Da oggi, infatti, scatta l’aumento delle accise sui carburanti: 0,24 centesimi al litro su benzina e diesel, che diventa 0,34 considerando anche l’Iva. Non è un fulmine a ciel sereno, visto che l’aggravio era stato deciso nell’estate 2013 come copertura finanziaria, nell’ambito del “Decreto del Fare”. Il pieno sarà più caro di una media di 15 euro (su una stima di 15.000 km annui percorsi) e questo aumento resterà in vigore fino al 31 dicembre.

21 febbraio: nuova salita per verde e diesel

Prezzi-benzinaSe oggi solamente Q8 ha effettuato un piccolo ritocco al rialzo, soprattutto ad inizio settimana tutte le compagnie avevano innalzato i prezzi, con l’esclusione solamente di Eni, e dunque c’è stato un nuovo aumento delle medie nazionali al servito, rispetto a 7 giorni fa. Il rincaro è arrivato soprattutto per quanto riguarda la benzina verde: il consueto rilevamento di Quotidiano Energia era stato di 1,780 euro/litro venerdì scorso, mentre oggi abbiamo una risalita di un centesimo esatto, cioè 1,790 euro al litro.

Rincaro decisamente più leggero per il diesel (1,712 €/l, rispetto a 1,709 di una settimana fa), mentre va in controtendenza il GPL: venerdì scorso era 0,816 euro/litro, mentre la rilevazione odierna è di 0,806 €/l. Entrando nel dettaglio delle compagnie: la benzina va oggi dall’1,762 euro/litro di Eni all’1,790 di Tamoil (no-logo a 1,672), mentre per il diesel si passa dall’1,683 euro/litro di Eni all’1,712 di Shell (no-logo a 1,591). Il GPL, infine, è compreso tra 0,783 euro/litro sempre di Eni e 0,805 di IP (no-logo a 0,763).

Intanto, prossimamente, scompariranno i distributori Shell in Italia. E’ notizia delle ultime ore, infatti, dell’accordo tra Shell e Kuwait Petroleum International (KPI), per la cessione delle partecipazioni nelle società attive nei business Shell Rete, Aviazione, Supply e Distribuzione in Italia. In pratica, ognuno degli 870 distributori Shell verrà sostituito da Q8. Il via libera alla vendita dovrà essere dato dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, l’operazione se tutto va bene, dovrebbe concludersi entro fine anno.

14 febbraio: primi rialzi del 2014

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Questa seconda settimana di febbraio ha portato (purtroppo) la notizia che speravamo di non dover comunicare: i primi rialzi nei prezzi dei carburanti di questo 2014. Già i precedenti sette giorni avevano visto un lieve rialzo dei mercati internazionali, senza però effetti sui costi italiani, questa settimana ha visto una nuova salita dei mercati ed anche le compagnie si sono adeguate. Benzina e diesel hanno avuto un leggero rincaro, di meno di un centesimo, mentre continua a scendere il prezzo del GPL.

Praticamente tutti i distributori si sono accodati all’aumento, l’ultima Tamoil nella giornata di oggi, mentre all’appello manca solamente il market leader Eni, che ha sinora mantenuto il proprio prezzo invariato. La buona notizia arriva oggi dai mercati internazionali, visto che c’è stata un’inversione di tendenza, che potrebbe avere effetti positivi nei prossimi giorni o, quanto meno, evitare nuovi aumenti. Secondo la consueta rilevazione di Quotidiano Energia, la media nazionale della benzina verde è oggi di 1,780 euro al litro (1,772 una settimana fa), mentre il diesel è a 1,709 €/l (1,702).

Come dicevamo, l’unico carburante che prosegue la discesa è il GPL, ormai quasi tornato ai livelli del novembre scorso, cioè prima della clamorosa raffica di rincari di fine 2013. Oggi il costo medio rilevato in Italia è di 0,816 €/l, con una discesa di oltre un centesimo, rispetto allo 0,832 di sette giorni fa. Entrando nel dettaglio di ogni compagnia, il prezzo medio praticato della benzina va dall’1,761 euro/litro di Eni all’1,780 di Tamoil (no-logo a 1,661), mentre il diesel si passa dall’1,692 euro/litro di Esso all’1,709 di IP e Shell (no-logo a 1,580). Infine, Il GPL è compreso tra 0,792 euro/litro di Eni e 0,816 di IP (no-logo a 0,761).

7 febbraio: continua la discesa dei prezzi

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Dopo un mese di gennaio molto positivo, anche febbraio si è aperto con buone nuove sul fronte dei prezzi dei carburanti. E le news più interessanti riguardano il GPL: se nella parte finale del 2013 c’era stato un incredibile rialzo, questa settimana ha riportato il costo più vicino a quello standard dei mesi precedenti. Il prezzo medio nazionale odierno, come riporta la consueta rilevazione di Quotidiano Energia, è di 0,832 euro al litro, oltre due centesimi meno caro rispetto a sette giorni fa, quando era 0,854 €/l.

Qualche lievissimo ribasso anche per benzina e diesel, anche se il costo è rimasto più o meno stabile. Esso e TotalErg sono calate di 0,5 centesimi al litro su entrambi i carburanti, ma nel frattempo i mercati internazionali hanno messo a segno un buon rimbalzo e quindi nel weekend i prezzi potrebbero variare. Attualmente, le medie nazionali sono di 1,772 euro al litro per la verde (1,775 lo scorso venerdì) e di 1,702 €/l per il diesel (1,706), con quest’ultimo che potrebbe a breve finalmente abbattere la soglia dell’1,7.

Grazie a questo lievissimo ribasso, l’Italia non è più il paese più caro per quanto riguarda il diesel: la Norvegia ha oggi una media nazionale di 1,707 €/l, sopravanzando dunque il nostro stivale. Entrando nel dettaglio delle varie compagnie: il prezzo medio praticato della benzina che va oggi dall’1,758 euro/litro di Eni all’1,772 di Tamoil (no-logo a 1,634), mentre per il diesel si passa dall’1,695 euro/litro di Eni e Esso all’1,702 di Tamoil (no-logo a 1,563). Il gpl, infine, è compreso tra 0,799 euro/litro di Eni e 0,832 di IP (no-logo a 0,769).

30 gennaio: il mese si chiude con ulteriori cali

Prezzi-Benzina-foto-620x350Era da molto tempo che non si chiudeva un mese caratterizzato esclusivamente da ribassi per i prezzi dei carburanti, oggi si conclude un gennaio decisamente positivo da questo punto di vista. Anche l’ultima settimana, nonostante qualche leggero aumento sui mercati internazionali, ha comunque visto un ribasso dei costi di tutti e tre i carburanti principali: la benzina verde ha ora una media nazionale, sempre secondo la rilevazione effettuata da Quotidiano Energia, di 1,775 euro al litro, rispetto all’1,780 di sette giorni fa.

Rispetto al prezzo di fine del 2013, c’è stata una discesa di oltre tre centesimi (1,809€/l era il costo rilevato il 27 dicembre) per quanto riguarda la verde. E l’Italia ha così perso il poco entusiasmante primato di nazione con il prezzo più alto d’Europa: la Norvegia è tornata davanti con 1,810 euro a litro. Il paese scandinavo si riavvicina al ‘primato’ anche nel diesel, dove c’è stato un ribasso di oltre tre centesimi nel nostro Paese: oggi un litro ha un costo di 1,706 euro al litro, mentre un mese fa era 1,740 €/l (ed una settimana fa 1,708 euro/litro).

Buone notizie anche per il GPL, pur ancora nettamente più caro rispetto al costo di novembre: oggi il prezzo rilevato è di 0,854 euro al litro, con quasi 4 centesimi di ribasso rispetto allo 0,893 di fine anno. Entrando nel dettaglio delle varie compagnie, il prezzo medio praticato della benzina va oggi dall’1,760 euro/litro di Eni all’1,775 di Tamoil e IP (no-logo a 1,642). Per il diesel si passa dall’1,693 euro/litro di Esso all’1,706 di IP (no-logo a 1,570). Il GPL, infine, è compreso tra 0,824 euro/litro di Eni e 0,854 di IP (no-logo a 0,786).

24 gennaio: nuovi cali su verde, diesel e GPL

prezzibenzina24gengetty-620x350L’allarme dello scorso weekend non è (fortunatamente) diventato realtà e, per la quarta settimana consecutiva, si registrano dei cali, seppur lievi, sui prezzi dei carburanti. Dunque, questo 2014 continua ad essere positivo su questo fronte ed anche i prossimi giorni non dovrebbero portare grandi novità: i mercati internazionali stanno vivendo un momento di stabilità, con un leggero calo sul diesel. E, di conseguenza, anche i costi ai distributori non dovrebbero subire particolari variazioni nel corso del weekend.

Entrando più nel dettaglio, gli ultimi sette giorni hanno visto un ribasso di tutti i tre carburanti principalmente utilizzati: la benzina verde ha ora una media nazionale al servito, rilevata sempre da Quotidiano Energia, di 1,780 euro al litro, in confronto all’1,784 €/l di venerdì scorso. Leggera diminuzione del prezzo anche per quanto riguarda il diesel (da 1,711 a 1,708 €/l), mentre il GPL ha avuto un calo maggiore, avvicinandosi al centesimo di ribasso, passando da 0,870 del 17 gennaio a 0,862 euro al litro rilevato oggi.

Con l’unico assestamento al rialzo fatto nei giorni scorsi da TotalErg su verde e gasolio (+0,5 euro al litro su entrambi i prodotti), la situazione generale nel nostro Paese vede il prezzo medio praticato della benzina che va dall’1,765 euro/litro di Eni all’1,780 di Tamoil (no-logo a 1,646), mentre per il diesel si passa dall’1,692 euro/litro ancora di Eni all’1,708 sempre di Tamoil (no-logo a 1,569). Infine, il GPL è compreso tra 0,843 euro/litro di Eni e 0,862 di IP (no-logo a 0,804).

Prezzi 17 gennaio: nuovi ribassi in avvio di 2014

benzina17gennaioIl 2014 continua a portare buone notizie sul fronte carburanti e, come nelle altre rilevazioni effettuate in questo mese di gennaio, anche questa settimana ha visto un ribasso generale (seppur contenuto) dei prezzi, proseguito anche oggi grazie alla decisione di Eni, Shell e Q8 di tagliare i costi sulla benzina verde. La media nazionale al servito, rilevata come sempre da Quotidiano Energia, è così pari a 1,784 euro al litro, quasi un centesimo in meno rispetto a sette giorni fa, quando il costo era 1,792 €/l.

Ribassi anche per quanto riguarda il diesel ed il GPL: il primo è oggi a 1,711 euro/litro (1,723 una settimana fa), mentre il carburante più economico ha un prezzo medio di 0,870 (0,885). Entrando nel dettaglio delle varie compagnie, il prezzo della benzina che va oggi dall’1,768 euro/litro di Eni all’1,784 di IP (no-logo a 1,639). Per il diesel si passa dall’1,697 euro/litro di Esso all’1,711 di Tamoil (no-logo a 1,563). Il GPL, infine, è tra 0,846 euro/litro di Eni e 0,870 di Tamoil (no-logo a 0,807).

C’è però il rischio di un’inversione di tendenza nel corso del prossimo weekend: i mercati internazionali sono in leggero rialzo, accentuato dall’effetto cambio, e c’è dunque la possibilità di un aumento dei costi anche alle pompe di benzina. Speriamo non sia così, continuando questo ottimo inizio d’anno per gli automobilisti, almeno per quanto riguarda i carburanti.

Prezzi 10 gennaio: cala anche il GPL

Il 2014 è (per ora) positivo sul fronte carburanti. I ribassi dei primi giorni del nuovo anno, sono stati confermati anche nella settimana successiva, portando una nuova diminuzione del prezzo di benzina, diesel e (udite udite) anche Gpl. Proprio quest’ultimo sembra aver finalmente invertito la pesantissima tendenza di fine 2013, quando in meno di un mese è salito di oltre 10 centesimi: è stata Eni, in particolare, a ‘causare’ la discesa del costo da 0,893 euro al litro di venerdì scorso allo 0,885 €/l rilevato oggi da Quotidiano Energia.

Un ribasso ancora contenuto, se lo paragoniamo al prezzo di poco più di un mese fa, ma si spera sia un primo passo verso il ritorno ad un costo più ragionevole. Entrando un po’ più nel dettaglio delle varie compagnie, il costo medio al servito del Gpl è compreso tra i 0,865 euro al litro di Eni ai 0,885 €/l di Q8 e Ip. Passando ai due carburanti più utilizzati, quest’ultimi due distributori citati hanno ribassato i prezzi nell’ultimo giorno, portando la media nazionale della benzina verde a 1,792 euro al litro (una settimana fa era 1,799 euro/litro).

La pompa di verde più economica sul territorio italiano, secondo quanto riportato dal sito prezzibenzina.it, è a Brembate (BG), dove si può fare rifornimento con 1,585 euro al litro di carburante all’IperStation. Passando al diesel, anche in questo caso c’è stato un ribasso nel costo nazionale: si è passati dall’1,730 €/l dello scorso 3 gennaio all’1,723 euro al litro rilevato oggi, nei prezzi al servito. Difficile dire se la tendenza proseguirà anche nei prossimi giorni, la speranza è ovviamente di una risposta affermativa.

Prezzi 3 gennaio: ribassi su verde e diesel

Se il nuovo anno ha portato i rincari sui costi autostradali, come purtroppo avviene quasi sempre, il 2014 è iniziato con una buona notizia sul fronte prezzi carburanti. Visto il calo registrato sui mercati internazionali negli ultimi giorni del 2013, anche le compagnie si stanno lentamente adeguando ed il prezzo medio è leggermente sceso. Secondo la consueta rilevazione effettuata da Quotidiano Energia, infatti, il costo medio al servito della benzina verde è di 1,799 euro al litro, dopo aver superato la soglia di 1,8 €/l a fine anno scorso.

In particolare, è stata TotalErg ad abbassare i prezzi di un centesimo al litro sui carburanti più utilizzati, contribuendo così a questo ribasso nella media, tendenza praticata anche sulle no-logo. Entrando più nel dettaglio, il costo medio della verde va dall’1,784 euro al litro di Eni all’1,799 di Tamoil, mentre le punte più alte sono state registrate ad un prezzo di 1,845 €/l. Anche il diesel ha avuto un ribasso nella sua media nazionale: il dato rilevato in avvio di 2014 è di 1,730 euro al litro, rispetto all’1,740 di una settimana fa.

La tendenza viene, purtroppo, invertita invece per il GPL. Il dicembre di rincari sembrava essersi fermato nel periodo natalizio, invece, il 2014 ha portato nuovi aumenti. La media nazionale è di 0,893 euro al litro, ma ci sono alcune punte che hanno raggiunto addirittura 0,910 €/l, superando così quella soglia di 0,900 euro al litro che sembrava lontanissima solamente un mese fa. Dunque, un inizio d’anno contrastante, tra qualche buona ed altre cattive nuove, aspettando di capire come sarà questo 2014 sul fronte carburanti.

Prezzi 27 dicembre: Natale di rincari

Il timore dello scorso fine settimana è diventato (purtroppo) realtà: l’aumento delle quotazioni internazionali si è fatto sentire nel periodo natalizio e tutti carburanti hanno avuto un aumento del proprio prezzo, nel corso degli ultimi giorni. In assenza delle consuete rilevazioni di Quotidiano Energia, oggi riportiamo i costi rilevati da Staffetta Quotidiana, secondo cui la verde ha raggiunto il prezzo di 1,809 euro al litro, superando così la soglia dell’1,8 €/l e toccando anche punte ad 1,830 euro al litro in alcuni distributori.

Se nei giorni precedenti le festività natalizie tutte le compagnie avevano alzato i loro prezzi, oggi è stata Q8 a registrare un ulteriore aumento di un centesimo, sia sulla benzina che sul diesel, mentre Shell ha fatto crescere solamente il gasolio. E, a proposito di quest’ultimo carburante, ora la media nazionale al servito si attesta su 1,740 euro al litro, con un costo compreso tra i 1,745 €/l proprio di Q8 e l’1,753 euro/litro di Ip. Ora le quotazioni internazionali si sono assestate e, dunque, i costi dovrebbero rimanere più stabili per la fine dell’anno.

Un primo segnale, in questo senso, è arrivato dal GPL. Dopo un mese di dicembre assolutamente tragico, con rincari a raffica ed un prezzo che ha superato anche la soglia di 0,900 euro al litro, con una risalita di quasi 10 centesimi in meno di un mese, la prima rilevazione post natalizia vede un costo finalmente stabile. Sperando che il 2014 possa essere un anno in cui si possa far tornare i prezzi dei carburanti a livelli più accettabili, rispetto ad ora, con l’Italia come paese più caro d’Europa (e non solo).

Prezzi 20 dicembre: in volo il Gpl

In molti si metteranno in viaggio nelle prossime ore, per le sospirate ferie natalizie e per trascorrere qualche giorno di relax, tra cibo e divertimento, e lo faranno con i costi di benzina e diesel rimasti stabili nel corso dell’ultima settimana. Infatti, le medie nazionali al servito (nella consueta rilevazione di Quotidiano Energia) non hanno subito delle variazioni di rilievo: 1,791 euro al litro per la verde, mentre il diesel ha un costo di 1,722 €/l. Una settimana fa erano rispettivamente 1,792 e 1,721 euro/litro.

Esiste, tuttavia, il rischio di un rincaro nel corso del periodo natalizio, visto il leggero aumento delle quotazioni sui mercati internazionali: se questo trend venisse confermato, non sono ovviamente esclusi degli aumenti. Entrando nel dettaglio per quanto riguarda i vari distributori: il prezzo medio della benzina varia tra i 1,771 euro al litro di Esso all’1,791 €/l di Tamoil, mentre per quanto riguarda il diesel abbiamo Eni ed Esso come compagnie più economiche (1,703) e Ip come quella più cara (1,722).

I dati non sono confortanti, invece, per quanto riguarda il Gpl. Il prezzo continua a salire vertiginosamente, come già accaduto nelle ultime settimane: un altro centesimo in più negli ultimi sette giorni, per arrivare a 0,885 euro al litro. Tutte le compagnie sono in risalita, comprese anche le no logo, ed in alcuni distributori è stata superata la soglia di 0,900 euro al litro, arrivando fino a 0,913. Una crescita di costi inarrestabile, che non sembra accennare ad arrestarsi, in vista di queste imminenti festività.

L’Italia è la più cara d’Europa

Il ‘meteo carburanti’ della FIGISC (Federazione Italiana Gestori Impianti Stradali Carburanti) questa settimana è stato rispettato. “Sostanziale stabilità dei prezzi” di benzina e diesel era stata annunciata e così è stato: lunedì scorso Quotidiano Energia aveva rilevato un costo della verde pari a 1,793 euro al litro e un diesel a 1,722 €/l, mentre oggi (nella consueta media nazionale ponderata al servito) c’è stata una leggerissima discesa per entrambi i carburanti: 1,792 euro/litro per la benzina, 1,721 per quanto riguarda il diesel.

Dunque, buone notizie per gli automobilisti, anche se questo non basta per evitare all’Italia il poco positivo record di paese con il prezzo del carburante più alto in Europa e non solo. Infatti, con i rincari delle ultime settimane, è stata sopravanzata anche la Norvegia, dove lo stile di vita ed i guadagni sono ben più alti che nello Stivale. E vale per entrambi i carburanti, visto che nel paese nordico il costo della verde è a 1,783 euro al litro e del diesel è 1,689 euro al litro, con le altre nazioni ben più distanziate.

In controtendenza con la stabilità di questa settimana, c’è il Gpl, che sta continuando a salire in maniera vertiginosa. Il carburante aveva un costo di 0,837 euro al litro ad inizio settimana, ora è arrivato addirittura a 0,875 euro al litro, con un aumento di quasi 4 centesimi in pochissimi giorni. Dopo l’intervento al rialzo di Eni, infatti, si registrano altri rincari da parte di tutti gli altri operatori compresi tra 1 e 2 cent, con la soglia dei 900 euro a metro cubo (0,900 al litro) sempre più vicina dall’essere sfondata.

Gestori: “Costi stabili nei prossimi giorni”

Gli ultimi sette giorni avevano visto un incremento importante del GPL, salito di oltre due centesimi al litro in breve tempo, ma per questa settimana la previsione effettuata dalla FIGISC (Federazione Italiana Gestori Impianti Stradali Carburanti) era più ottimistica: “Sussistono le condizioni per una sostanziale stabilità dei prezzi nei prossimi giorni – aveva detto Maurizio Micheli, presidente della sigla dei gestori, nella consueta analisi di fine settimana – con variazione entro il limite massimo di qualche millesimo di euro/litro”.

IL ‘METEO CARBURANTE’ DELLA FIGISC
Sta andando proprio così? Per quanto riguarda i carburanti più comuni, questa previsione è stata rispettata, almeno per la giornata odierna: con i mercati internazionali in flessione, i prezzi raccomandati sono rimasti stabili e, anzi, per alcune compagnie c’è stato un leggero calo nei prezzi di benzina e diesel. La quotazione odierna della verde è di 1,793 euro al litro nella media nazionale al servito, mentre il diesel è quotato 1,722 euro/litro, sempre secondo la rilevazione effettuate da Quotidiano Energia.

Diversa, invece, la situazione per il GPL. Il carburante più economico ha subito un ulteriore impennata: dallo 0,828 euro al litro dello scorso giovedì, oggi il costo è salito a 0,837 €/l, dunque con un nuovo aumento di quasi un centesimo. Solamente in questi primi giorni di dicembre (a fine novembre era 0,803), il Gpl ha avuto un rincaro di oltre tre centesimi al litro: una vera e propria mazzata per gli automobilisti che lo utilizzano. E c’è il rischio di ulteriori aumenti nel corso dei prossimi giorni.

Prezzi 5 dicembre: GPL a 0,828 €/l

Nonostante le rassicurazioni avute dai gestori nell’ultimo fine settimana, su una stabilizzazione dei costi, i prezzi dei carburanti hanno subito un nuovo aumento nel corso degli ultimi giorni. E, questa volta, a subire questa ondata di rincari è stato soprattutto il GPL: quotato 0,803 €/l venerdì scorso, oggi il suo costo è salito di oltre due centesimi al litro, raggiungendo la quota di 0,828 euro al litro nella media nazionale, secondo le consuete rilevazioni di Quotidiano Energia, con punte massime anche di 0,850 €/l.

Un aumento decisamente importante, per un carburante rimasto invece quasi invariato nel mese scorso, nonostante la crescita di benzina e diesel: il motivo è legato all’incremento dei costi dei contratti mensili, sull’onda delle quotazioni internazionali di questo prodotto. Entrando più nel dettaglio delle varie compagnie: Esso è quella più economica con un prezzo di 0,819 euro al litro, mentre la più cara è Q8 con 0,828 €/l, mentre le compagnie no logo sono ancora sotto la soglia dello 0,8, con un costo di 0,788 euro/litro.

Se il GPL è stato il grande ‘protagonista’ della settimana, anche i due carburanti più utilizzati hanno avuto una crescita del loro prezzo, seppur meno pesante: la benzina verde è salita da 1,788 euro al litro a 1,794 €/l rilevato oggi, mentre il diesel è passato da 1,717 dello scorso 29 novembre all’1,726 euro al litro della nuova rilevazione. Il prezzo medio praticato della benzina che oggi dall’1,783 euro/litro di Eni all’1,797 di Tamoil e Q8 (no-logo a 1,664). Per il diesel si passa dall’1,708 euro/litro ancora di Eni all’1,726 di Shell e Tamoil (no-logo a 1,586).

Gestori: “In Italia imposte più alte della media europea”

Le ultime settimane hanno visto dei rialzi abbastanza sensibili sui prezzi dei carburanti, che hanno portato a qualche nuova polemica e ad un nuovo allarme, sul rischio di ritornare sui livelli da record di qualche tempo fa. La FIGICS (Federazione Italia Gestori Impianti Stradali Carburanti) ha voluto spiegare a cosa sono dovuti questi aumenti e, soprattutto, perché in Italia costa così tanto il carburante: “Sul prezzo pesano 25.5 centesimi al litro per la benzina e 25.1 cent/l per il diesel di imposte in più rispetto alla media dell’Unione Europea”.

A questo va unito un aumento del prezzo del Greggio Brent di circa due dollari al barile e, come abbiamo visto anche nelle precedenti settimane, l’Italia è seconda solamente alla Norvegia nella classifica dei prezzi più costosi, sia per quanto riguarda la benzina che per il diesel. Però il costo rilevato venerdì scorso dovrebbe rimanere stabile nei prossimi giorni: “A meno di drastiche variazioni in più o meno delle quotazioni internazionali alla chiusura dei mercati – ha detto Maurizio Micheli, presidente FIGISC – sussistono le condizioni per una stabilità dei prezzi”.

Dunque, prima del fine settimana era stato rilevato un costo di 1,788 euro/litro per la benzina verde e 1,717 euro/litro per il diesel: vedremo se queste previsioni verranno rispettate e non ci saranno ulteriori aumenti, quando si stanno avvicinando le festività natalizie e di fine anno, periodo dove storicamente gli aumenti la fanno da padrone.

Prezzi 29 novembre: verde a 1,788 €/l

L’avevamo detto una settimana fa, c’era il rischio che la raffica di aumenti del prezzo dei carburanti avesse un effetto prolungato nel tempo e così è stato: il costo di un litro di benzina verde è oggi di 1,788 euro nella media nazionale al servito (secondo la rilevazione di Quotidiano Energia), mentre una settimana fa era di 1,781 €/l. L’aumento è arrivato nella prima parte di questa settimana, visto che tra ieri ed oggi la situazione si è stabilizzata e, anzi, c’è stato un leggerissimo ribasso (di 0,3 centesimi) nelle ultime 24 ore.

Infatti, negli ultimi giorni c’è stata una modesta discesa dei mercati internazionali ed anche le compagnie hanno bloccato gli aumenti delle ultime settimane, sperando sia un trend destinato a proseguire anche prossimamente. Entrando nel dettaglio, Eni resta sempre il distributore più economico con 1,779 €/l di media nazionale, mentre la palma del più caro spetta a Q8 e Tamoil (1,792 €/l), che sono state anche le ultime compagnie a rialzare i propri prezzi. Parlando del territorio italiano, sono stati rilevati distributori con punte massime di 1,842 euro al litro.

La situazione è identica anche per quanto riguarda il diesel: 1,711 €/l una settimana fa, oggi il costo di un litro di carburante è di 1,717 euro, nonostante una discesa di 0,4 centesimi nella giornata odierna. I prezzi ai distributori del diesel vanno dai 1,705 di Eni ai 1,725 di Shell, mentre la punta massima rilevata è di 1,753 €/l. Nessun rialzo, invece, per quanto riguarda il GPL: il carburante più economico resta alla quotazione di 0,803 euro al litro, la stessa rilevata una settimana fa.

Stop Imu: il Governo “Nessun aumento”

La (buona) notizia dell’abolizione della seconda rata dell’Imu era stata accompagnata da una serie di news negative, soprattutto per quanto riguarda gli automobilisti. Si parlava, tanto per cambiare, di un nuovo aumento delle accise sui carburanti, con la conseguenza di un’ulteriore crescita dei prezzi della benzina, già in netta risalita nel corso delle ultime settimane. Si trattava di un rincaro a lungo termine, visto che questo aumento sembrava previsto dal primo gennaio 2015 al 15 febbraio 2016, quindi tra oltre un anno.

Il chiarimento sulla questione è arrivata nella serata di sabato da Giovanni Legnini, sottosegretario alla presidenza del Consiglio: “Non ci sarà alcun aumento della benzina, questo lo posso dire con tranquillità – ha dichiarato in un’intervista a Sky Tg24 – Il decreto legge Imu sarà all’esame del Cdm e discuterà di questa ipotesi, che si atteggia al massimo come una clausola di salvaguardia differita nel tempo. Vi sarà tutto il tempo per fare in modo che non aumenti la benzina, di tutto abbiamo bisogno fuorché di questo”.

Un sospiro di sollievo, almeno per il momento, anche se bisognerà capire se alle parole faranno seguito anche i fatti, come non sempre è accaduto nell’ultimo periodo. Gli automobilisti sono una delle categorie più colpite nel corso degli ultimi anni, con aumenti di accise sui carburanti, di autostrade e di praticamente tutte le voci legate alle automobili. Speriamo questa volta le quattro ruote vengano lasciate stare, in un periodo in cui il mercato è già in pesante crisi per conto suo.

Prezzi 22 novembre: verde a 1,781 €/l

Come già avvenuto una settimana fa, anche questi ultimi sette giorni non hanno portato notizie particolarmente confortanti per gli automobilisti, almeno per quanto riguarda il fronte benzina: seppur più contenuti, ci sono stati ulteriori aumenti nei costi medi nazionali dei carburanti al servito. E la situazione sembra destinata a peggiorare nel corso del weekend o all’inizio della prossima settimana, visto che c’è stato un rialzo delle quotazioni internazionali dei prodotti, dopo la risalita degli ultimi giorni dei mercati petroliferi.

In particolare, come rilevato da Quotidiano Energia, la benzina verde ha ora un costo di 1,781 euro al litro, rispetto all’1,775 di venerdì scorso. Come detto, tutte le compagnie hanno ritoccato i prezzi: nonostante un +1,1 centesimi, Eni resta la più economica con 1,773 €/l, mentre le più care sono Q8 e Tamoil con 1,781 euro per un litro di benzina. Prezzi leggermente scesi per i no logo, mentre entrando nello specifico sul territorio italiano, sempre guardando le rilevazioni di prezzibenzina.it, si trova a Castelfranco Veneto il distributore più economico (1,595 €/l).

In salita anche per i prezzi del diesel: 1,704 €/l si pagava una settimana fa, mentre ora è 1,711 €/l. E si avvicina sempre più il ‘record’ della Norvegia, ormai distante meno di due centesimi al litro (1,727 €/l il prezzo medio odierno del diesel), mentre tutti gli altri Paesi sono ampiamente sotto la soglia dell’1,7 €/l. Mentre venerdì scorso si era ‘salvato’, questa settimana anche il GPL ha risentito degli aumenti, seppur in maniera inferiore rispetto ai carburanti più tradizionale: è passato da 0,800 €/litro a 0.803 €/l.

Prezzi 15 novembre: verde a 1,775 €/l

Dopo delle settimane di tregua, i prezzi dei carburanti sono tornati a salire ed i rincari sono abbastanza marcati. Se sette giorni fa il costo di un litro di benzina verde al servito era di 1,767 euro al litro, oggi c’è stato un aumento di quasi un centesimo, portando la media nazionale a 1,775 euro/litro, secondo la consueta rilevazione di Quotidiano Energia. La ‘colpa’ di questi rialzi è dovuta ad un incremento delle quotazioni internazionali, avvenuto soprattutto nella prima parte di questa settimana.

In vista del weekend, dunque, le principali compagnie si sono adeguate ed hanno portato ad un ritocco dei loro listini: se il market leader Eni l’aveva già fatto nei giorni scorsi, oggi è toccato a TotalErg (+0,5 centesimi), Q8 (+0,5) ed Esso (+0,5). Entrando nel dettaglio, Eni resta sempre il distributore più economico a 1,762 €/l, mentre quello più caro è Ip (1,776). Anche i distributori no logo risentono di queste quotazioni in salita, ritoccando al rialzo le proprie medie, arrivando a 1,649 euro al litro.

Il discorso è uguale per quanto riguarda il diesel: nella media nazionale è passato da 1,695 euro al litro di venerdì scorso, all’1,704 di oggi. E’, dunque, stata nuovamente varcata la barriera dell’1,7 €/l e c’è il rischio possano esserci ulteriori aumenti all’inizio della prossima settimana. Si salva da questa raffica di rincari solamente il GPL: resta sulla media nazionale di 0,800 €/l rilevata lo scorso 8 novembre. Almeno gli automobilisti che utilizzano questo carburante potranno vivere un weekend senza aumentare l’esborso dal proprio portafoglio.

Prezzi 8 novembre: verde a 1,767 euro al litro

Dopo l’impennata per l’aumento dell’IVA al 22% e la discesa del mese di ottobre, questo inizio novembre propone dei prezzi più o meno stabili per i carburanti nelle medie nazionali al servito. Il costo della benzina verde è salito di 0,2 centesimi nel corso degli ultimi sette giorni: una settimana fa era 1,765 euro al litro, mentre nel rilevamento fatto da Quotidiano Energia nelle ultime ore è di 1,767 euro al litro. Infatti, anche la quotazione internazionale dei prodotti petroliferi non ha avuto particolari scossoni e le compagnie hanno mantenuto gli stessi prezzi.

Entrando più nel dettaglio, il marchio più economico resta Eni, con un costo medio della verde pari 1,758 euro al litro ed è l’unico sotto la soglia dell’1,76. La palma di compagnia più cara spetta, invece, a Tamoil: 1,774 euro al litro, abbastanza sopra alla media nazionale. Passando ai distributori sul territorio italiano, secondo quando rilevato da prezzibenzina.it, è in provincia di Lodi, precisamente a Montanaso Lombardo, la pompa di benzina più economica (1,579 €/l), seguita da Modena e Verona. Il primo distributore non indipendente lo troviamo a Roccabianca(PR): 1,606 euro/litro alla TotalErg.

Il prezzo del diesel, invece, è rimasto esattamente lo stesso di venerdì scorso: 1,695 euro al litro, nelle medie nazionali al servito. Anche in questo caso, il marchio più economico è Eni (1,682 €/l), mentre quello più caro è Q8 (1,700 €/l). Non cambia la situazione a livello internazionale: l’Italia è sempre il secondo paese più caro sia per quanto riguarda i costi della verde che per il diesel. Leggera discesa per il GPL: una settimana fa la media era di 0,802 €/l, mentre oggi si può fare rifornimento a 0,800 €/l.

Prezzi 1 novembre: diesel a 1,695 euro al litro

Il mese di ottobre si è chiuso con una buona notizia per gli automobilisti: c’è stato un nuovo calo dei costi dei carburanti ed il diesel è sceso, per la prima volta da un po’ di tempo, sotto la soglia dell’1,7 euro al litro. Grazie ad un calo delle quotazioni internazionali dei costi dei prodotti petroliferi, il prezzo medio al servito, rilevato da Quotidiano Energia per questo weekend lungo con il ponte dell’1 novembre, è di 1,695 euro al litro. La discesa è di oltre un centesimo, rispetto alla quotazione di 1,708 €/l di una settimana fa.

Entrando nel dettaglio delle varie compagnie, la più economica è Eni con un prezzo di 1,686 €/l, mentre la più cara è Tamoil, con un costo del diesel di 1,702 euro al litro. L’Italia non riesce, però, a scalare delle posizioni per quanto riguarda i prezzi internazionali: alle spalle dell’irraggiungibile Norvegia (1,741 €/l), il nostro paese è sempre il secondo più caro al mondo, sia per quanto riguarda il diesel che per la benzina. Anche la verde ha avuto un calo di circa un centesimo in una settimana ed ora è a 1,765 euro al litro al servito.

Dopo un paio di settimane in cui il costo era rimasto piuttosto stabile, c’è stata una discesa importante del costo anche del GPL: era 0,810 €/l sette giorni fa, mentre il prezzo attuale è di 0,802 euro al litro. Sempre parlando di quest’ultimo carburante ed entrando nel dettaglio dei distributori, si trova in provincia di Caserta (a Casal di Principe) quello più economico sul territorio italiano, addirittura con oltre 20 centesimi in meno sulla media nazionale: 0,599 euro/litro. Risparmio importante anche a Piacenza (0,679) e Reggio Emilia (0,685).

Prezzi 25 ottobre: verde a 1,778 euro al litro

Buone notizie in arrivo dai distributori di benzina: è sceso nuovamente il costo dei carburanti ed è stato praticamente annullato l’effetto dell’aumento dell’IVA al 22%, riportando così i prezzi sui livelli di fine settembre. L’ultima rilevazione effettuata oggi da Quotidiano Energia, vede un costo medio della verde al servito di 1,778 euro al litro, con una diminuzione di oltre un centesimo al litro, rispetto alla quotazione di 1,789 €/l di sette giorni fa. E’ l’effetto di un calo delle quotazioni internazionali dei prodotti petroliferi, che hanno portato le varie compagnie ad abbassare i prezzi.

Rispetto ad una settimana fa, infatti, sono scesi i costi di tutti i marchi, con Eni ed Esso come più economiche, con 1,770 euro/litro, e Ip come la più cara a quota 1,788 €/l. Anche nel resto del mondo, tuttavia, i prezzi dei carburanti sono scesi e, dunque, l’Italia resta sempre sempre il secondo paese più caro, alle spalle della Norvegia (1,815 €/l). Stessa situazione anche per quanto riguarda il diesel, nonostante una diminuzione di quasi un centesimo rispetto allo scorso 18 ottobre: da 1,717 all’attuale 1,708 euro/litro.

Entrando più nel dettaglio ed utilizzando le rilevazioni del sito prezzibenzina.it, il distributore (indipendente) più economico sul territorio italiano è situato in Viale Ovidio a Modena, con un prezzo della verde di 1,595 euro al litro, seguito da due pompe, sempre indipendenti, di Ferrara e Legnago (VR) con un 1,598 €/l. Un leggero calo anche per quanto riguarda il prezzo del GPL, dove l’Italia continua ad essere il quinto paese per numero di distributori: una settimana fa era 0,812 euro al litro, mentre ora è 0.810 €/l.

Prezzi 18 ottobre: verde a 1,789 euro al litro

E’ stata una settimana piuttosto tranquilla, sul fronte costi dei carburanti: la valutazione è rimasta quasi invariata, rispetto alle rilevazioni effettuate sette giorni fa. In particolare, la benzina verde ha un costo di 1,789 euro al litro, contro i 1,787 €/l della passata settimana, sempre secondo i dati di Quotidiano Energia. Dopo il sali-scendi dell’ultimo periodo, causati dall’aumento dell’IVA al 22%, la situazione si è stabilizzata, anche per una generale conferma delle quotazioni internazionali dei prodotti petroliferi.

La compagnia più economica è la Esso, con un prezzo di 1,780 euro al litro, mentre quelle più care sono Ip e Total Erg (1,795 €/l). Dopo tre stazioni appena oltreconfine, il prezzo più basso rilevato in Italia per la verde è di 1,598 euro/litro, registrato presso una stazione indipendente di Parma, come riportato da prezzibenzina.it. Il primo non indipendente, invece, è il distributore Esso di Alghero, con un costo di 1,616 €/l. Prezzi pressoché invariati anche per il diesel: si passa dall’1,716 euro al litro di venerdì scorso, all’attuale 1,717 €/l.

Un aumento settimanale dello 0,1 centesimo al litro anche per il GPL, tornato a 0,812 €/l, stessa quotazione del 4 ottobre scorso. Intanto, come approfondito dai colleghi di Soldiblog, il Governo è pronto a controllare il prezzo della benzina: a partire dal prossimo mese di dicembre, infatti, verranno avviate sistematiche campagne di controllo sui costi dei carburanti. L’obiettivo è quello di scendere in campo contro il caro carburanti ed i rincari ingiustificati, avvenuti in più di un’occasione nei mesi scorsi.

Prezzi 11 ottobre: verde a 1,787 euro al litro

Dopo la crescita vertiginosa della scorsa settimana, a causa dell’aumento dell’IVA al 22%, i prezzi dei carburanti hanno avuto una discesa, nel corso degli ultimi sette giorni: il costo medio odierno della verde è di 1,787 euro al litro, secondo la rilevazione effettuata da Quotidiano Energia, con una diminuzione di quasi 2 centesimi, rispetto ai 1,805 di venerdì scorso. Tutte le compagnie sono andate al ribasso, con Tamoil che resta sempre la più cara (1,792) ed Esso quella più economica, con un costo medio di 1,777 euro/litro.

Secondo quanto riporta il sito prezzibenzina.it, si trova a Modena il distributore italiano con il costo più basso della verde, pari a 1,595 €/l, cioè quasi 20 centesimi in meno rispetto alla media nazionale. Anche a Foggia troviamo una stazione di rifornimento indipendente sotto la soglia di 1,6 euro, mentre il primo non indipendente, è il benzinaio Esso di Montesilvano (Pescara), con 1,626 euro/litro. Nonostante questo ribasso, tuttavia, l’Italia resta sempre uno dei paesi con il carburante più caro: solo Norvegia (1,866) e Turchia (1,796) hanno prezzi più alti.

Costo in ribasso anche per quanto riguarda il diesel: da 1,731 euro al litro della scorsa settimana, si è passati a 1,716 €/l di oggi. Anche in questo caso, la compagnia più cara è la Tamoil con 1,721 euro/litro, mentre quelle più economiche sono Eni ed Esso con 1,713 €/l. Scende di poco anche il GPL, con l’Italia che resta il quinto paese per numero di stazioni di rifornimento: lo scorso 4 ottobre il costo era di 0,812 euro al litro, mentre attualmente la media nazionale è pari a 0.811 €/l.

Le accise aumentano di 6.5 centesimi?

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AGGIORNAMENTO: Dario Franceschini, ministro per i rapporti con il Parlamento, ha smentito poco fa qualsiasi forma di rincaro. “Nessun aumento di accisa o di altre tasse” il suo commento, confermato – secondo quanto rivela il Corriere della Sera – anche da fonti vicine al ministero dell’Economia. L’aumento delle accise si rivela quindi un giallo. Blu è invece il colore della matita con cui sottolineare le incertezze del governo.

Il prezzo della benzina è destinato ad aumentare in maniera significativa. Colpa di un nuovo ritocco alle accise sui carburanti, inserito nel cosiddetto ‘decreto legge manovrina’. Quest’ultimo ha finalità multiple: dovrà aiutare a mantenere il rapporto deficit/PIL entro la soglia del 3%, a rifinanziare la cig in deroga per il 2013 (330 milioni di euro) ed a stimolare la social card (35 milioni di euro). E’ quindi previsto un aumento immediato delle accise, a partire dal giorno seguente l’entrata in vigore della manovra: il prezzo dei carburanti aumenterà di 6.5 centesimi al litro nel 2013 e di ulteriori 3.3 centesimi nel 2014.

Il gettito derivante è stimato in 184.9 milioni di euro nell’anno corrente ed in 906.6 milioni di euro nel 2014. Questa ulteriore mazzata aggrava una situazione già resa insostenibile dal recentissimo aumento dell’IVA al 22%, che ha portato la verde italiana ad essere una fra le più care al mondo: qualche giorno fa abbiamo infatti scoperto che la verde disponibile in Italia costava 1.805 euro al litro – oggi, 9 ottobre, il suo prezzo medio è di 1.787 euro/litro –, quando in Norvegia si raggiungeva l’euro ed 859 millesimi al litro.

Era la metà del 2012 quando scrivevamo che “la fiscalità incide per ben oltre il 50% sul costo della benzina”. Basta infatti sapere che ancor’oggi paghiamo accise sulla guerra in Etiopia, per la crisi di Suez, per il disastro del Vajont e per altre calamità naturali, il cui ricordo dovrebbe appartenere al passato e che invece non abbiamo ancora saputo rimuovere. Vi rimandiamo quindi al nostro dettagliato post con riportate le 17 accise.

In Italia si sale a 1,805 euro al litro

E’ stata una settimana di aumenti per l’Italia, vista la crescita dell’IVA dal 21 al 22% ed i prezzi dei carburanti hanno avuto un’importante impennata: secondo quanto rilevato dal monitoraggio di Quotidiano Energia, un litro di verde costa mediamente 1,805 euro, risultando uno dei paesi in cui il prezzo è più elevato. Il record spetta alla Norvegia, dove si arriva fino a 1,859 euro al litro, mentre il paese più economico è il Kuwait a solo 0,167 €/l. Restando in Europa, c’è la Russia a 0,757 €/l, mentre l’Estonia con 1,249 €/l è il paese dell’UE (Unione Europea) più conveniente.

Guardando le nazioni con cui siamo soliti confrontarci, in ambito continentale, Germania, Francia e Spagna hanno prezzi decisamente inferiori, anche di 30 centesimi al litro. La situazione non cambia per quanto riguarda il diesel, dove la media nazionale è oggi pari a 1,731 euro al litro ed è seconda solamente alla solita Norvegia, per pochi millesimi (1,735). Solamente il GPL vede l’Italia in una posizione migliore, oltre il decimo posto, con una media nazionale di 0.812 €/l. Danimarca e Svezia sono oltre l’euro al litro, ma anche in Spagna, Francia e Gran Bretagna si spende più di noi.

Ed una parte di italiani si affida al GPL, visto che il nostro Paese è il quinto come numero di stazioni GPL (2.346), appaiato agli Stati Uniti e dietro solamente a Turchia, Polonia, Germania e Bulgaria. Entrando nello specifico delle compagnie, Tamoil è il più caro sia per quanto riguarda la benzina (1,805) che per il diesel (1,731), mentre le più economiche sono rispettivamente Eni (1,784) e Ip ed Esso (1,720). Secondo la rilevazione di prezzibenzina.it, è a Castelfranco Veneto il distributore più economico (verde a 1,609 al litro), mentre il miglior diesel è a Terzigno (NA) con 1,509 €/l. Se avete visto qualche distributore più economico o particolarmente caro, segnalatelo nei commenti.

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