"Dentro a quel camper c'è la nostra vita": l'appello a ritrovarlo

Furto di un camper giallo a Roma: due turisti francesi perdono tutti i loro effetti personali. Appello sui social e solidarietà dei residenti

"Dentro a quel camper c'è la nostra vita": l'appello a ritrovarlo
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Giorgio Colari
Pubblicato il 14 dic 2025

Una storia di viaggio e libertà si è trasformata in un incubo per una coppia di turisti francesi in visita a Roma. Quello che doveva essere un percorso di scoperta e avventura in giro per l’Europa si è interrotto bruscamente nella notte tra l’8 e il 9 di questo mese, quando il loro amato camper è stato rubato nella zona di Appio Latino. Il veicolo, un iconico Volkswagen Transporter del 1986, facilmente riconoscibile per il suo colore giallo canarino con tettuccio bianco e visiera blu, rappresentava per i due viaggiatori non solo un mezzo di trasporto, ma la loro casa, il contenitore di una vita di ricordi ed emozioni.

Tutto era dentro al camper rubato

Louise, una dei due infermieri francesi protagonisti della vicenda, ha raccontato con voce carica di sconforto il momento in cui ha scoperto la scomparsa del veicolo: “Ormai non c’è rimasto più niente”. Parole che esprimono tutto il peso della perdita, aggravata dal fatto che all’interno del camper non c’erano soltanto effetti personali, vestiti e oggetti di uso quotidiano, ma anche documenti fondamentali come i documenti identità e i passaporti. Ogni oggetto aveva un valore che andava ben oltre il semplice aspetto materiale, rappresentando pezzi di una storia personale che ora rischia di andare perduta.

La coppia aveva lasciato la Francia mesi fa, animata dal desiderio di vivere un’esperienza itinerante attraverso il continente. Dopo aver attraversato la Grecia, erano arrivati nella capitale italiana, con il sogno di raggiungere successivamente il Marocco. “Avevamo intenzione di andare in Marocco – racconta Louise – ma ora siamo bloccati. Il Volkswagen Transporter per noi ha un valore sentimentale enorme, tutti i nostri ricordi sono in quel furgone”. L’imprevisto li ha costretti a rivedere tutti i piani e a cercare una sistemazione di fortuna in un Airbnb, mentre si sono rivolti all’ambasciata per ottenere nuovi passaporti e ricostruire almeno in parte la propria identità amministrativa.

La sfortunata vicenda

In questa sfortunata vicenda, almeno una piccola nota positiva: il loro cane, fedele compagno di viaggio, non si trovava a bordo al momento del furto, risparmiandogli ulteriori sofferenze. Ma il dolore per la perdita resta immenso, e la sensazione di smarrimento è condivisa da chiunque abbia mai affidato a un veicolo la propria casa e i propri sogni.

L’appello di Louise si è rapidamente diffuso sui social network, raggiungendo non solo la zona di Tuscolano e Appio Latino, ma anche il cuore di tanti cittadini romani che hanno voluto esprimere solidarietà e vicinanza. “Se lo vedete o sentite qualcosa sul nostro camion, vi preghiamo di chiamarci”, ha scritto la donna, affidando ai social la speranza di un ritrovamento. La comunità si è mobilitata, condividendo l’annuncio e offrendo sostegno, dimostrando ancora una volta come, di fronte alle difficoltà, il senso di appartenenza e di aiuto reciproco possa fare la differenza.

Il furto del camper si inserisce in un quadro più ampio e preoccupante che riguarda la sicurezza a Roma. Negli ultimi tempi, infatti, i dati segnalano un aumento significativo delle auto rubate e “cannibalizzate”, con i proprietari spesso costretti a trasformarsi in veri e propri investigatori privati per cercare di recuperare i propri beni. Anche se il Volkswagen Transporter non è tra i modelli più ricercati nel mercato nero dei ricambi, resta comunque una preda appetibile, sia per la rivendita che per usi alternativi, come testimonia il caso della coppia francese.

La sicurezza

Questo episodio ha riacceso il dibattito sulla sicurezza delle aree di parcheggio turistiche e sulla necessità di intensificare i controlli, soprattutto nelle zone frequentate da viaggiatori stranieri. Le autorità sono chiamate a rafforzare la presenza sul territorio, offrendo maggiore protezione non solo ai cittadini, ma anche a chi sceglie Roma come tappa del proprio viaggio. Nel frattempo, resta la speranza che il camper giallo canarino possa essere ritrovato e che, insieme agli oggetti materiali, venga restituito alla coppia un pezzo insostituibile della loro esistenza.

La storia di Louise e del suo compagno, che hanno visto svanire in una notte il frutto di anni di sogni e progetti, diventa così il simbolo di una fragilità diffusa e di una città che, pur tra mille difficoltà, sa ancora stringersi attorno a chi si trova in difficoltà. Un appello alla solidarietà, ma anche un invito a non abbassare la guardia contro un fenomeno, quello delle auto rubate, che rischia di minare la fiducia e la serenità di chiunque scelga di viaggiare sulle strade d’Europa.

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