Bentley Flying Spur Speed: record su ghiaccio a Fällfors, 193 km/h

La Bentley Flying Spur Speed ha segnato un record su ghiaccio alla Drivecenter Arena di Fällfors: 2'58" per il giro, 193 km/h di punta, 782 CV e trazione integrale in condizioni estreme

Bentley Flying Spur Speed: record su ghiaccio a Fällfors, 193 km/h
G C
Giorgio Colari
Pubblicato il 12 dic 2025

Un’impresa ai limiti della fisica automobilistica: una berlina di lusso ha dimostrato come la tecnologia possa spingersi oltre ogni barriera, persino su un manto ghiacciato dove l’aderenza sembra solo un miraggio. È la Bentley Flying Spur Speed la protagonista di un record su ghiaccio che ridefinisce i confini tra prestazioni, ingegneria e controllo umano, grazie a una dimostrazione di forza e raffinatezza sulla Drivecenter Arena Fallfors, in Svezia. In condizioni proibitive, questa vettura ha fermato il cronometro a 2 minuti e 58 secondi, toccando i 193 km/h su un rettilineo di appena 450 metri, completamente ricoperto da oltre 30 centimetri di neve e ghiaccio, e con temperature rigidissime.

Un motore immenso

Alla base di questa performance c’è un cuore tecnologico senza compromessi: il poderoso V8 4 0 biturbo da 600 CV lavora in perfetta sinergia con un motore elettrico da 190 CV, per una potenza complessiva di 782 CV e una coppia impressionante di 1.000 Nm. Ma ciò che rende unico questo record è la scelta radicale: nessun ausilio elettronico attivo. Il pilota ha affrontato la pista senza il supporto dei sistemi di stabilità e trazione, affidandosi esclusivamente alla propria abilità e al raffinato equilibrio della vettura.

Il teatro di questa impresa è una ex base militare svedese, oggi trasformata in un banco di prova per l’innovazione. Qui, la trazione integrale della berlina ha dato il meglio di sé, supportata da un arsenale di tecnologie di ultima generazione: il sistema Bentley Dynamic Ride, lo sterzo integrale All-Wheel Steering, il differenziale posteriore a slittamento controllato e aggiornamenti avanzati a ESC e Torque Vectoring. Eppure, la decisione di disattivare completamente gli aiuti elettronici ha posto in primo piano la destrezza del pilota, trasformando la prova in una celebrazione della padronanza umana su una macchina dalle capacità straordinarie.

Cosa offre tecnicamente

Dal punto di vista tecnico, questo test rappresenta molto più di una semplice esibizione: è un vero e proprio laboratorio su quattro ruote, dove la sinergia tra motore termico e supporto elettrico integrato nella trasmissione si unisce a soluzioni di assetto sofisticate, delineando la traiettoria evolutiva delle berline di alta gamma. Le informazioni raccolte in queste condizioni estreme sono preziose per l’industria automobilistica, perché permettono di perfezionare e calibrare i sistemi che verranno adottati nelle auto del futuro, spingendo l’asticella della sicurezza e delle prestazioni sempre più in alto.

Non va però sottovalutato il valore simbolico e comunicativo di un’operazione di questo tipo. Con questa impresa, Bentley rafforza la propria immagine di costruttore capace di fondere lusso e performance estreme, proseguendo una tradizione di record che parte dal 1986 con la Turbo R, capace di mantenere una media di 225 km/h per un’ora sull’ovale di Millbrook, e prosegue con le imprese del 2007 e del 2011. Tuttavia, è importante sottolineare che risultati di questo genere sono possibili solo grazie a pneumatici specifici, condizioni attentamente controllate e un pilota di grande esperienza: elementi che rendono difficile trasporre tali prestazioni nella quotidianità del traffico e della sicurezza stradale. È dunque necessario leggere questi record con spirito critico, senza dimenticare il divario tra il laboratorio e la realtà.

Il primato stabilito alla Drivecenter Arena Fallfors testimonia come le case automobilistiche continuino a puntare su eventi spettacolari per comunicare valori immateriali quali esclusività, tecnologia e performance, alimentando il mito delle berline di prestigio anche in contesti estremi. La Bentley Flying Spur Speed, con il suo record su ghiaccio, non solo segna una nuova tappa nell’evoluzione dell’automobile di lusso, ma ribadisce il ruolo centrale della passione e della competenza, elementi che restano imprescindibili anche nell’era della tecnologia più avanzata.

Ti potrebbe interessare: