Pneumatici invernali, Altroconsumo promuove due marchi su tutti

Dal 15 novembre obbligo di pneumatici invernali o catene. Altroconsumo confronta tenuta, durata e consumo carburante: Dunlop e Michelin al vertice, molti marchi storici nella fascia bassa

Pneumatici invernali, Altroconsumo promuove due marchi su tutti
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Giorgio Colari
Pubblicato il 24 ott 2025

La stagione fredda si avvicina e, come ogni anno, torna al centro dell’attenzione il tema della scelta dei pneumatici invernali. Dal 15 novembre scatta infatti l’obbligo di dotarsi di gomme adatte alle basse temperature e alle condizioni stradali più insidiose. Una decisione che non va presa alla leggera, perché la qualità delle coperture può fare la differenza in termini di sicurezza, efficienza e risparmio nel lungo periodo.

Differenze sorprendenti

A guidare i consumatori italiani in questa scelta ci pensa una nuova indagine condotta da Altroconsumo, che ha passato al setaccio le principali marche del settore, mettendo in luce differenze sorprendenti tra i vari produttori. I test si sono concentrati su parametri fondamentali come il comportamento su superfici differenti, la durata dei pneumatici e il consumo carburante, offrendo così una panoramica completa per chi deve adeguarsi alla normativa invernale.

I risultati parlano chiaro: solo due produttori sono riusciti a conquistare il giudizio di “buona qualità” su tutta la linea. Si tratta di Dunlop e Michelin, che si sono distinti per prestazioni equilibrate su asciutto, bagnato, neve e ghiaccio, oltre a garantire un’usura contenuta e una resistenza al rotolamento ottimale. Queste caratteristiche si traducono in una guida più sicura e in una gestione dei costi più intelligente nel tempo.

Subito dietro, nella fascia intermedia, si collocano marchi noti e rispettati come Continental, Goodyear, Hankook e Nokian Tyres. Queste aziende offrono prodotti con prestazioni più che accettabili, anche se non sempre eccellono su tutti i fronti. La vera sorpresa, però, arriva dalla zona di “bassa qualità”, dove figurano nomi storici come Bridgestone e Pirelli. La loro posizione inferiore è probabilmente legata alla presenza nei test di modelli entry-level, che hanno abbassato la media complessiva delle valutazioni.

Prodotti diversi

Un aspetto fondamentale sottolineato dall’associazione dei consumatori è che questa classificazione va interpretata con attenzione. All’interno dello stesso brand possono infatti coesistere prodotti con caratteristiche e livelli qualitativi molto diversi. Così, anche un marchio inserito in fascia bassa potrebbe proporre singoli modelli di eccellenza, mentre non tutti i pneumatici di un produttore ben valutato sono necessariamente sinonimo di prestazioni superiori.

L’analisi di Altroconsumo mette inoltre in risalto due elementi spesso sottovalutati dagli automobilisti. Il primo è l’adeguatezza della gomma rispetto all’uso prevalente e alla zona geografica in cui si circola: una scelta calibrata sulle proprie esigenze può migliorare comfort e affidabilità. Il secondo riguarda l’efficienza energetica: investire in pneumatici con bassa resistenza al rotolamento, anche se più costosi all’acquisto, permette di risparmiare nel tempo grazie a un minore consumo carburante.

Sicurezza al primo posto

Dal punto di vista della sicurezza, resta imprescindibile la tenuta su fondi scivolosi. Prestazioni insufficienti su bagnato, neve o ghiaccio possono infatti aumentare drasticamente il rischio di perdita di controllo del veicolo. Gli esperti raccomandano di consultare sempre le etichette europee, che riportano dati essenziali sulla frenata e sulla rumorosità, e di monitorare costantemente la profondità del battistrada e gli indici tecnici specifici del modello scelto.

L’indagine ha avuto un impatto concreto anche sul mercato: molte officine propongono controlli gratuiti sullo stato dei pneumatici e sulla pressione, mentre i professionisti del settore suggeriscono di praticare una rotazione periodica delle gomme per prolungarne la durata e garantire prestazioni costanti.

Il messaggio che emerge è chiaro: nella scelta dei pneumatici invernali non bisogna lasciarsi guidare solo dal prezzo. È fondamentale approfondire le caratteristiche tecniche del modello specifico, consultare la classifica di Altroconsumo come punto di partenza e integrare le informazioni con recensioni indipendenti e il parere di un gommista qualificato.

Le catene come alternative

Un’alternativa valida alle gomme stagionali restano le catene da neve, ma è essenziale verificarne in anticipo lo stato di conservazione e assicurarsi di saperle montare correttamente. Solo così si potrà affrontare senza imprevisti le situazioni di emergenza invernale.

In conclusione, la prevenzione si conferma la strategia vincente: programmare per tempo la sostituzione dei pneumatici, informarsi sulle prove comparative più recenti e non risparmiare sulla sicurezza sono passi fondamentali per viaggiare sereni, soprattutto nei mesi più freddi, quando le condizioni stradali possono cambiare rapidamente.

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