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Rubrica Amarcord: storia della Opel Speedster


Nella scorsa puntata della nostra Rubrica nella Rubrica vi avevamo raccontato la storia dell’Afa Romeo GT, in grado d’accendere un vivace dibattito fra i lettori. Oggi vi parleremo invece della Opel Speedster, che di sicuro non appartiene al club dei flop clamorosi. Un modello reputato da alcuni come incompreso in quanto avrebbe potuto ottenere risultati migliori rispetto a quelli effettivamente realizzati. Secondo voi questo pensiero è corretto o sbagliato? Prima del dibattito, ecco la sua storia…

Il viaggio spazio temporale ci riporta nella seconda metà degli anni novanta. In questo periodo esce di scena la Opel Calibra e quasi in contemporanea il brand incomincia a pensare di realizzare una nuova vettura sportiva. Il progetto si concretizza grazie alla collaborazione della Lotus che stava sviluppando la seconda generazione della sua Lotus Elise (type 117). Per poterla realizzare la storica Casa inglese chiede e riceve un finanziamento dalla General Motors che in cambio però si fa realizzare sulla stessa piattaforma la Opel Speedster.

Il debutto del prototipo viene svelato per la prima volta al pubblico in occasione del Salone di Ginevra del 1999. Alla kermesse svizzera ottiene consensi e piace fin da subito tanto che i vertici della Casa si convincono ad avviare la produzione della vettura in serie. Bisogna ricordare che il concept presenta scelte tecniche e di design praticamente identiche al modello stradale che sarà lanciato nel 2001.

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Inizialmente la Opel Speedster è disponibile in un sola versione, mossa dal motore 2.2 litri 16valvole Ecotec z22se costruito dalla General Motors. Il vivace propulsore, in grado di sviluppare una potenza di 147 cavalli (108 kW) a 5.800 giri/minuto, abbinato a un peso contenuto garantisce uno sprint da 0 a 100 km/h in 5,5 secondi e una velocità massima di 225 km/h. Due anni più tardi, nel 2003, la gamma si amplia con l’arrivo del modello spinto dal 2.0 litri Turbo capace di erogare 200 cavalli (147 kW) a 5800 giri/minuto. In questo caso le performance sono: 4,9 secondi per accelerare da 0 a 100 km/h e una velocità di punta pari a 242 km/h. Solamente tre anni dopo, nel 2006, termina la produzione di questa affasciante vettura per lasciare spazio alla Opel GT.

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La Opel Speedster è stata prodotta anche sul mercato inglese come Vauxhall VX220. Oltre alle due versioni già citate era disponibile un ulteriore variante rappresentata dalla Vauxhall VXR 220 Turbo, basata sulla normale Turbo, ma con potenza incrementata a quota 220 CV. Nel corso della sua breve carriera è stata prodotta anche un’edizione limitata denominata Speedster Scorpions, basata sulla 2.0 Turbo e realizzata in soli ottanta esemplari. Dulcis in fundo bisogna menzionare la Opel Eco Speedster, presentata al Salone di Parigi del 2002. Questo prototipo, progettato all’insegna della massima leggerezza e finezza aerodinamica, utilizzava il propulsore Ecotech CDTI 1.3 da 112 CV appositamente modificato per ottimizzare al meglio i consumi.

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Per chi si fosse perso le scorse puntate, abbiamo parlato di:

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