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Fiat: i progetti sospesi e mai portati a termine

Dopo la presentazione del “Piano per l’Italia” di Fiat da parte di Sergio Marchionne, molti estimatori dei quattro brand del Lingotto hanno manifestato il loro disappunto nei confronti del programma che prevede, tra il 2010 e il 2011, trenta novità tra nuovi modelli e aggiornamenti di quelli esistenti. Questi malumori tra gli appassionati di Fiat,


Dopo la presentazione del “Piano per l’Italia” di Fiat da parte di Sergio Marchionne, molti estimatori dei quattro brand del Lingotto hanno manifestato il loro disappunto nei confronti del programma che prevede, tra il 2010 e il 2011, trenta novità tra nuovi modelli e aggiornamenti di quelli esistenti. Questi malumori tra gli appassionati di Fiat, Lancia, Alfa Romeo e Abarth nascono dal fatto che nel prossimo biennio non arriveranno quei modelli carichi di fascino, prestigio e riconoscimento storico che in passato sono stati più volti annunciati e che, alla fine, non sono mai giunti nelle concessionarie e sulle nostre strade.

E’ dai tempi dell’accordo del 2000 con General Motors che si parla di rilanci, soprattutto per Lancia e Alfa Romeo. Ebbene, abbiamo elencato tutti i progetti relativi all’entrata di nuovi modelli che, nel corso degli anni, sono stati sospesi o addirittura mai portati a termine. Altri, invece, sono stati conclusi con un certo ritardo. I motivi che hanno portato i vari management che si sono susseguiti negli anni a queste decisioni sono molteplici. Prima di tutto, la crisi che ha colpito il gruppo Fiat subito dopo la stipula della joint venture con GM. A quei tempi, era prioritario sviluppare auto che permettessero di evitare il fallimento. In seguito, il gruppo ha deciso di concentrarsi su modelli che fossero più redditizi.

Fatte queste premesse, cominciamo l’analisi cronologica di tutti i progetti “poco fortunati” del Lingotto. Nel 2004, avrebbero dovuto debuttare due varianti di modelli già esistenti e di successo. La prima era la versione a 3 porte della Fiat Panda che avrebbe prima affiancato e poi sostituito la “vecchia” Seicento. La seconda era l’Alfa Romeo 147 Q4, ovvero la versione a trazione integrale che sarebbe stata introdotta assieme al restyling della compatta di Arese e avrebbe condiviso la meccanica con la Alfa 156 Q4, nata qualche anno prima. Quindi la sua realizzazione non avrebbe comportato un aggravio di costi, ma alla fine il progetto è stato archiviato senza che la vettura sia mai entrata a listino.

Progetti Fiat sospesi e mai conclusi
Progetti Fiat sospesi e mai conclusi
Progetti Fiat sospesi e mai conclusi
Progetti Fiat sospesi e mai conclusi

Progetti Fiat sospesi e mai conclusi
Progetti Fiat sospesi e mai conclusi
Progetti Fiat sospesi e mai conclusi
Progetti Fiat sospesi e mai conclusi

Nel 2005, invece, erano attese ben 6 novità. La prima era la Fiat SUV compatta, una sorta di concorrente delle versioni a 3 porte delle giapponesi Toyota Rav4 e Suzuki Grand Vitara. Il progetto poi ha preso una forma diversa, vale a dire quella della Sedici sviluppata in collaborazione proprio con Suzuki. Inoltre, sarebbe arrivata la seconda generazione della Fiat Multipla – sempre caratterizzata dallo schema interno 3+3 – e la nuova Lybra, vale a dire la versione Lancia della Fiat Croma che debuttò proprio quell’anno. Sempre per il 2005 era previsto il ritorno del brand Abarth, ma il primo modello designato a far rivivere i fasti dello storico Scorpione doveva essere la Panda, equipaggiata per l’occasione con il 1.3 MultiJet con potenza incrementata a 105 CV. Questo motore è poi finito sotto il cofano della Lancia Ypsilon che, al Salone di Ginevra, fu presentata nella versione Sport allestita da Zagato e mossa dal 1.9 MultiJet da 150 CV. Sfortunatamente, la vettura rimase allo stato di concept car. Ma la novità più attesa per la fine del 2005 era l’Alfa Romeo 169, erede dell’Alfa 166 che sarebbe stata sviluppata sul pianale Premium dell’Alfa 159, nell’ambito del progetto da cui sarebbero nate anche le nuove Lancia Thesis, Opel Omega e Saab 9-5.

Nel 2006 si sarebbe dovuta vedere anche la Fiat Grande Punto nella variante station wagon, ma le novità più importanti riguardavano Alfa Romeo. Infatti, già per quell’anno doveva essere pronta la sostituta dell’Alfa 147, inizialmente conosciuta come Alfa 149. Poi, sappiamo tutti come andata. Il 2006, però, doveva essere ricordato come l’anno del debutto della tanto attesa SUV che sarebbe derivata dalla concept Kamal, presentata qualche anno prima. Si parlò anche di un coinvolgimento di Maserati nel progetto, interessata a creare la versione di serie della crossover Kubang. Ovviamente, entrambe le auto non hanno mai visto la luce.

L’altro anno ricco di novità doveva essere il 2007. Erano attese le nuove generazioni delle Lancia Thesis, Phedra e Fiat Ulysse. Le monovolumi dovevano essere riproposte in una nuova veste, sempre in collaborazione con Peugeot e Citroen. Invece, le nuove generazioni dei quattro MPV non arriveranno mai perché l’accordo tra Fiat e PSA in questo settore si concluderà nel 2011 e la nuova Phedra deriverà dalla Chrysler Grand Voyager. Oltre alla Fiat 500, nel 2007 doveva arrivare anche la sostituta della 600: la Topolino, di cui ultimamente si sono perse un pò le tracce. Inoltre, erano attesi tre nuovi modelli che avrebbero confermato il presunto interesse del gruppo torinese nei confronti dei nuovi segmenti: la crossover di Fiat da realizzare sul pianale Epsilon della Croma, la SUV Lancia Pangea gemella della Fiat Sedici e la nuova Alfa Romeo Crosswagon su base Alfa 159.

Proprio l’Alfa Romeo 159 doveva essere oggetto di un profondo restyling nel 2008, anno in cui sarebbe arrivata anche la seconda generazione della Fiat Doblò che, invece, debutterà sul mercato a gennaio 2010. Quest’anno avremmo dovuto assistere al debutto di 6 nuovi modelli, di cui quattro di nuova concezione. Dopo l’Alfa 159, il profondo restyling avrebbe dovuto interessare anche le sportive Brera e Spider, ma il 2009 doveva essere l’anno della nuova Lancia Ypsilon, secondo la teoria 3+3, ovvero restyling e nuovo modello ogni tre anni. Le altre importanti novità avrebbero riguardato Fiat con l’arrivo della tanto attesa variante station wagon della Bravo, la nuova Uno che dovrebbe sostituire la Punto Classic e la crossover su base Bravo che avrebbe sostituito la Multipla, la cui produzione cesserà nei prossimi mesi. Per l’anno prossimo erano attese anche le nuove generazioni della Fiat Panda e delle MPV Idea e Lancia Musa.

Progetti Fiat sospesi e mai conclusi
Progetti Fiat sospesi e mai conclusi
Progetti Fiat sospesi e mai conclusi
Progetti Fiat sospesi e mai conclusi

Con la presentazione del “Piano per l’Italia” si son perse le tracce di altri modelli fondamentali, soprattutto per l’immagine del gruppo e attesi proprio per l’inizio del nuovo decennio, come le Alfa Romeo Giulia, Mito GTA e Cabriolet. In passato, si è parlato anche della commercializzazione in Europa per la Fiat Linea e della nuova Croma, mentre dal piano emerge che l’attuale uscirà di produzione tra il 2010 e il 2011. Ma le vere “vittime” sono le più volte annunciate sportive di piccola dimensione, come le Abarth Bravo e l’anti Lotus Elise a motore centrale, nonché le Lancia Deltina a 3 porte, la coupé-cabriolet derivata dalla concept Fiat Suagnà di Bertone e la tanto sognata versione di serie della Fulvia Concept del 2003, tutte da realizzare sulla piattaforma di Punto Evo e MiTo.

Progetti Fiat sospesi e mai conclusi
Progetti Fiat sospesi e mai conclusi
Progetti Fiat sospesi e mai conclusi
Progetti Fiat sospesi e mai conclusi

Tra le altre cose, Marchionne non ha più parlato della gamma low cost composta da tre differenti tipologie di auto che potevano riportare in auge marchi storici come Autobianchi e Innocenti. Oltre alle auto, non sono stati portati a termine anche alcuni progetti di Powertrain, come il 3.0 JTD V6 di origine Isuzu e il potente 3.0 JTDm V6 sviluppato con VM Motori, entrambi destinati ad essere alloggiati sotto il cofano delle vetture alto di gamma di Alfa Romeo. Si sono arenate anche alcune alleanze per la Casa del Biscione, come l’integrazione con Maserati, la joint venture con Mini e il tanto atteso ritorno negli Stati Uniti, previsto inizialmente per il 2005 e ora posticipato al 2011. Nel frattempo, però, Fiat ha preferito concentrarsi su altri programmi come la 500, la Lancia Delta, l’Alfa Romeo MiTo e la rinascita di Abarth e anticipare le scelte future alleandosi con Chrysler, nella previsione di creare un gruppo da 6 milioni di auto all’anno che permetta al Lingotto di rivestire ancora un ruolo da protagonista nel mondo dell’auto.

Progetti Fiat sospesi e mai conclusi
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