Home Notizie Peugeot celebra 20 anni di realtà virtuale nella progettazione delle sue auto

Peugeot celebra 20 anni di realtà virtuale nella progettazione delle sue auto

La tecnologia digitale e di simulazione aiuta a definire meglio e più in fretta le nuove creature automobilistiche.

Il mondo virtuale può essere messo efficacemente al servizio di quello reale. Le case automobilistiche ne fanno tesoro da tempo. Peugeot è in prima linea. Alcuni degli strumenti di questo tipo usati dal marchio francese saranno svelati al pubblico di VivaTech, il salone tecnologico che andrà in scena a Parigi dal 22 al 25 maggio. Per gli amanti del genere, si profila una bella immersione nei processi creativi di un mezzo a quattro ruote.

Peugeot usa da 20 anni la realtà virtuale per lo sviluppo dei suoi modelli. L’esordio di questo approccio nella progettazione del “leone” risale, infatti, al 2004, quando la prima installazione delle strutture necessarie allo scopo prese forma in uno spazio di 500 metri quadri nel cuore dell’ADN (Automotive Design Network), a Vélizy, vicino Parigi.

Come sottolinea il direttore del design Matthias Hossann, il sodalizio con i simulatori ha permesso di esplorare molti più percorsi creativi in un lasso di tempo più breve, facendone degli ottimi partner nella fase creativa delle nuove vetture.

Le armi hi-tech di Peugeot

Peugeot e-3008

 

Sono passati quattro lustri dal battesimo del primo impianto aziendale di questo tipo, chiamato CAVE 1. Si tratta di uno strumento di realtà virtuale, con sala immersiva dotata di 5 proiettori da 1280 x 1024 pixel di risoluzione, associati a cinque schermi fissi ampiamente dimensionati, in una stanza cubica dove le immagini vengono proiettate su ciascuna delle pareti.

In questa tela tridimensionale, i veicoli e i loro componenti possono essere presentati in modo realistico, offrendo la possibilità di giudicarne i pregi e i difetti prima della realizzazione fisica. Attraverso questi mezzi tecnologici è possibile valutare un più ampio assortimento di soluzioni, valutandone preliminarmente i vantaggi e gli svantaggi, con la preziosa possibilità di apportare rapidi cambiamenti, prima di vincolare le scelte in processi aziendali rigidi, dove le possibilità di manovra sono limitate.

Nel CAVE 1 c’è pure l’Holobench, un tavolo per la realtà virtuale composto da due schermi, che aggiunge il feedback tattile, restituendo le sensazioni fisiche, ad esempio, di un tasto o di un materiale, anche in termini di ritorno di forza. Nel 2015, Peugeot è passata a CAVE 2, con sei proiettori 4K (4096 x 2160 pixel) che irradiano le immagini su 5 schermi a parete di 4,50 metri di larghezza, 2,37 metri di altezza e 3,50 metri di profondità.

La potenza di calcolo è stata accresciuta in modo esponenziale, grazie a 30 computer che incorporano 70 schede grafiche. Di questo strumento si avvalgono diversi marchi della galassia Stellantis, giovandosi della possibilità di valutare, modificare e validare rapidamente i vari elementi di ogni progetto, prima di passare ai prototipi fisici, con un chiaro risparmio sui tempi e sui costi. Anche questo è efficientamento aziendale.

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