Fermato uomo con tasso alcolemico da record: 11 volte oltre limite

Maxi controlli a Mantova: automobilista con tasso alcolemico record, denunce per guida in stato di ebbrezza, sanzioni e prevenzione nei luoghi pubblici.

Fermato uomo con tasso alcolemico da record: 11 volte oltre limite
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Renato Terlisi
Pubblicato il 22 ott 2025

Un episodio senza precedenti ha scosso le strade di Mantova durante l’ultimo fine settimana, portando alla luce una situazione allarmante che richiama l’attenzione su uno dei temi più critici della mobilità moderna: la guida in stato di ebbrezza. Nel corso di una serie di controlli straordinari coordinati dalle autorità locali, un automobilista di 59 anni è stato fermato con un tasso alcolemico di 5,53 grammi per litro, un valore che supera di undici volte il limite consentito dalla legge, fissato a 0,5 g/l. Un record negativo che riaccende il dibattito sulla prevenzione e la necessità di una maggiore attenzione verso la sicurezza stradale.

Operazione dirompente

L’operazione, orchestrata dal prefetto, ha visto il coinvolgimento di numerose pattuglie dei Carabinieri di Mantova e della Guardia di Finanza, impegnate in una vasta attività di monitoraggio. I controlli non si sono limitati alle arterie principali della città, ma hanno interessato anche luoghi di aggregazione pubblica come i giardini Nuvolari e il supermercato Esselunga, dove gli agenti hanno interagito direttamente con dipendenti e clienti per sensibilizzare la popolazione sui rischi connessi alla guida in stato di ebbrezza.

Il bilancio dell’operazione è stato particolarmente significativo: sono state identificate 66 persone grazie all’impiego di cinque pattuglie, alcune delle quali in abiti civili per rendere più efficaci i controlli straordinari. Oltre al caso eclatante del 59enne di Valeggio sul Mincio, denunciato e privato della patente per il suo altissimo tasso alcolemico, altri automobilisti sono incappati nei controlli delle forze dell’ordine. Un cittadino tunisino di 39 anni è stato trovato alla guida con un tasso di 1,09 g/l, mentre un giovane di 23 anni, residente a Bussolengo, ha rifiutato di sottoporsi all’alcoltest, ricevendo anch’egli una denuncia.

Altri comportamenti illeciti

Ma l’azione delle forze dell’ordine non si è fermata alla sola lotta contro la guida in stato di ebbrezza. Durante i controlli, sono emersi altri comportamenti illeciti che minano la sicurezza stradale e il benessere della comunità. Un diciottenne di San Giorgio Bigarello è stato denunciato per il possesso di un bastone telescopico, mentre un 52enne di Curtatone è stato sorpreso a circolare con un coltello dalla lama di 18 centimetri. Non sono mancate, inoltre, sanzioni per ubriachezza molesta e atti osceni in luogo pubblico, con protagonisti un tunisino di 27 anni e un giovane di Roncoferraro di 26 anni.

L’attenzione delle autorità si è estesa anche al fronte della lotta alle droghe: tre giovani, tra cui un minorenne, sono stati segnalati alla Prefettura per possesso di hashish. Questi episodi dimostrano come i controlli straordinari non siano solo uno strumento repressivo, ma rappresentino un tassello fondamentale nella strategia di prevenzione e contrasto ai comportamenti pericolosi che mettono a rischio la sicurezza stradale e la serenità dei cittadini.

Le attività di monitoraggio

Le autorità locali hanno già annunciato che le attività di monitoraggio proseguiranno nei prossimi giorni, con particolare attenzione alle aree di aggregazione giovanile, ai parchi cittadini e ai comuni della provincia di Mantova. L’obiettivo dichiarato è quello di garantire un ambiente sicuro e protetto, attraverso una sinergia tra Carabinieri, Guardia di Finanza e Prefettura, e di rafforzare la cultura della responsabilità individuale.

In quest’ottica, la collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine diventa fondamentale: le autorità invitano tutti a segnalare comportamenti sospetti e a partecipare attivamente alla costruzione di una comunità più sicura. La prevenzione, infatti, non si esaurisce nei controlli straordinari, ma si nutre del senso civico e della consapevolezza collettiva che ogni singolo gesto può contribuire a salvare vite umane.

Questo episodio, seppur drammatico nei numeri, rappresenta un importante campanello d’allarme per l’intera provincia di Mantova e un’occasione per riflettere sulla necessità di rafforzare le politiche di prevenzione e sensibilizzazione. La lotta contro la guida in stato di ebbrezza e gli altri comportamenti pericolosi sulle strade deve rimanere una priorità, non solo per le forze dell’ordine, ma per tutta la società, nell’ottica di un futuro più sicuro e responsabile.

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