Stellantis avanza la richiesta di rivedere le normative UE sulle emissioni
Il CEO Antonio Filosa conferma il rilancio a Mirafiori: 400 assunzioni per la Fiat 500 ibrida, chiede flessibilità sulle norme UE e dialogo con i sindacati per il Piano Italia
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Il futuro dell’industria automobilistica italiana torna sotto i riflettori grazie a un annuncio che segna una svolta significativa: Stellantis rilancia il proprio impegno a Mirafiori con un piano di crescita che prevede l’assunzione di 400 nuovi lavoratori e l’introduzione di un secondo turno produttivo a partire da febbraio. Questo cambio di passo è stato illustrato il 20 ottobre 2025 da Antonio Filosa, CEO del gruppo, durante un incontro con le rappresentanze sindacali nello storico stabilimento torinese, evidenziando la volontà di riportare centralità e competitività al comparto automobilistico nazionale.
Mirafiori centrale e revisione delle normative UE
Al centro della strategia presentata da Filosa vi è l’incremento della produzione della Fiat 500 ibrida, modello simbolo della transizione energetica e della capacità di adattamento dell’industria italiana alle nuove sfide della mobilità sostenibile. Il rafforzamento dell’impianto di Mirafiori non rappresenta soltanto una risposta concreta alle richieste dei sindacati, ma anche un segnale di attenzione verso il tessuto produttivo locale, storicamente legato all’automotive e oggi chiamato a rinnovarsi in chiave green.
Durante il confronto con le parti sociali, Antonio Filosa ha posto l’accento su un tema di grande attualità: la revisione delle normative europee sulle emissioni. Il CEO ha espresso dubbi sulla fattibilità degli obiettivi attualmente fissati dall’Unione Europea, in particolare sulla riduzione del 55% entro il 2030 e sullo stop alla vendita di motori termici previsto per il 2035. Secondo Filosa, un approccio più pragmatico, che tenga conto delle differenze infrastrutturali e di mercato tra i vari Paesi membri, sarebbe auspicabile per evitare ripercussioni negative sulle filiere industriali nazionali.
L’annuncio delle nuove assunzioni a Mirafiori è stato accolto positivamente dalle organizzazioni sindacali, che tuttavia hanno ribadito la necessità di interventi mirati anche negli altri stabilimenti italiani, dove circa il 60% della forza lavoro è attualmente coinvolta in regimi di ammortizzatori sociali. Da qui la richiesta di un rafforzamento del Piano Italia, attraverso ulteriori investimenti e l’introduzione di nuovi modelli che possano garantire stabilità e crescita a lungo termine.
Il Piano Italia: a che punto siamo
Nel dettaglio, il Piano Italia conferma le tempistiche già annunciate: a breve partirà la produzione della Jeep Compass nello stabilimento di Melfi, mentre il 2026 vedrà il debutto di modelli strategici come il DS N°7 e la nuova Lancia Gamma. Rimane invece ancora incerta la decisione definitiva sulla Gigafactory Termoli, un progetto chiave per la produzione di batterie e la competitività futura del gruppo, per il quale Filosa ha promesso aggiornamenti nei prossimi mesi.
Un aspetto di rilievo emerso dall’incontro riguarda la volontà di Stellantis di avviare una collaborazione attiva con tutti gli stakeholder, inclusi i sindacati, per definire una posizione condivisa da portare all’attenzione delle istituzioni europee. L’obiettivo dichiarato è quello di promuovere un dialogo costruttivo che tenga conto delle specificità produttive dei diversi Paesi, senza penalizzare le filiere industriali nazionali, in un contesto di transizione verso la decarbonizzazione e la mobilità sostenibile.
Gli analisti del settore valutano la mossa di Stellantis come un tentativo di trovare un equilibrio tra esigenze commerciali e istanze sociali, pur mantenendo una certa cautela di fronte alle incertezze normative che ancora gravano sul percorso di decarbonizzazione. Il dibattito resta aperto tra la richiesta di maggiore flessibilità da parte delle case automobilistiche e la determinazione delle istituzioni a rispettare gli impegni climatici, in particolare quelli legati al 2035.
Le iniziative per l’Italia
Per i territori coinvolti, il pacchetto di iniziative che va dalle nuove assunzioni a Mirafiori, passando per la produzione della Jeep Compass a Melfi fino alla possibile realizzazione della Gigafactory Termoli, rappresenta una concreta opportunità di rilancio industriale. Tuttavia, permangono interrogativi sulla capacità di queste misure di risolvere in modo strutturale il problema degli ammortizzatori sociali che interessa una parte significativa degli altri stabilimenti italiani.
La sfida per il futuro dell’automotive italiano si gioca su più fronti: produttivo, sociale e politico. La nuova strategia delineata da Antonio Filosa punta a riportare l’Italia al centro delle strategie europee di Stellantis, ma il successo dipenderà dalla capacità di creare sinergie efficaci tra azienda, sindacati e istituzioni, gestendo con visione e concretezza la complessa transizione verso una mobilità sempre più sostenibile e competitiva.
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