Addio alla Jeep Renegade, l'ultimo esemplare esce da Melfi
L'ultima Jeep Renegade lascia Melfi. Stellantis riconverte lo stabilimento verso l'elettrificazione con la piattaforma STLA Medium e modelli come Compass e Avenger
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La fine di un’era si consuma tra le mura dello stabilimento Melfi, dove l’ultima Jeep Renegade destinata al mercato europeo ha lasciato la linea di produzione. Dopo otto anni di successi, oltre due milioni di esemplari venduti nel mondo e un impatto profondo sul panorama automobilistico, il celebre SUV compatto esce dai listini europei, segnando un passaggio epocale nella strategia di Stellantis. La decisione, ormai definitiva, riflette una chiara volontà di guardare al futuro, puntando su innovazione e sostenibilità.
Lo stabilimento lucano si prepara infatti a diventare un vero e proprio polo dell’elettrificazione, grazie a investimenti ingenti e a una riorganizzazione produttiva che vede già in essere l’assemblaggio della nuova Compass e della DS N°8. Entrambi i modelli nascono sulla piattaforma STLA Medium, sviluppata appositamente per ospitare tecnologie a zero emissioni e sistemi di assistenza alla guida di ultima generazione. Un cambiamento radicale che segna il tramonto della vecchia generazione di SUV e l’alba di una mobilità sempre più attenta all’ambiente.
Un successo per oltre dieci anni
Lanciata nel 2014, la Jeep Renegade ha rappresentato una vera rivoluzione per il marchio americano. Primo modello Jeep interamente prodotto fuori dagli Stati Uniti, il SUV compatto (lungo 424 cm) ha saputo conquistare una nuova clientela grazie alle sue dimensioni contenute, perfette per l’uso cittadino, e a uno stile immediatamente riconoscibile. Tuttavia, la piattaforma tecnica su cui poggiava non è più in linea con gli standard attuali richiesti dal mercato, in particolare per quanto riguarda l’elettrificazione e i più avanzati sistemi di sicurezza e assistenza.
Stellantis ha già delineato una strategia chiara per colmare il vuoto lasciato da questo modello: la più compatta Avenger (408 cm), proposta anche in versione completamente elettrica, e la rinnovata Compass (455 cm) saranno chiamate a soddisfare le esigenze di chi cercava nella Renegade un SUV urbano ma con carattere. A partire dal 2026, la gamma di modelli prodotti a Melfi si arricchirà ulteriormente con l’arrivo della nuova Lancia Gamma, completando così la transizione verso una produzione interamente orientata ai veicoli nativi elettrici.
L’ultima unità italiana
Nonostante l’uscita di scena, il nome Jeep Renegade potrebbe non essere destinato a scomparire definitivamente dal panorama europeo. Secondo indiscrezioni di settore, il marchio Jeep starebbe infatti valutando un ritorno della Renegade attorno al 2027, questa volta su una base completamente rinnovata e costruita sulla piattaforma Smart Car. La produzione, in questo caso, sarebbe affidata agli stabilimenti polacchi, a conferma della volontà di non abbandonare un segmento che ha contribuito in modo significativo alla popolarità del brand nel Vecchio Continente.
Il processo di riconversione produttiva a Melfi ha richiesto uno sforzo considerevole, sia in termini di investimenti che di formazione del personale. Le organizzazioni sindacali restano vigili, monitorando costantemente l’impatto occupazionale di questa transizione tecnologica e l’effettivo mantenimento dei livelli di impiego nel sito produttivo lucano.
Continua in Brasile
Se in Europa la Jeep Renegade chiude il suo ciclo, la produzione continuerà senza interruzioni in Brasile, presso lo stabilimento di Goiânia. Qui il modello mantiene una solida base di clienti e condizioni di mercato favorevoli, a dimostrazione di una strategia di Stellantis che si adatta alle diverse realtà globali: accelerare sull’elettrificazione nei mercati più maturi, come quello europeo, e proseguire con le piattaforme tradizionali dove queste sono ancora competitive.
L’eredità della Jeep Renegade è significativa: ha dimostrato che un’autentica Jeep può essere compatta, versatile e perfettamente adatta ai contesti urbani, contribuendo a rendere il marchio americano più accessibile e popolare anche al di fuori dei suoi confini storici. Per Stellantis, il suo addio all’Europa rappresenta un passaggio necessario verso un futuro in cui l’innovazione tecnologica e la riduzione delle emissioni guideranno ogni scelta industriale e strategica.
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