Xiaomi, grande accelerata: oltre 500.000 consegne in 19 mesi

Xiaomi Auto raggiunge 500000 consegne in 19 mesi; YU7 guida le vendite. Produzione annua oltre 350000, ricavi e investimenti R&D in crescita e obiettivo Europa 2027

Xiaomi, grande accelerata: oltre 500.000 consegne in 19 mesi
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Giorgio Colari
Pubblicato il 2 dic 2025

500mila auto consegnate, 40mila unità a novembre 2025, obiettivi annuali già superati e una produzione che non accenna a rallentare. Questi sono i numeri che raccontano l’ascesa vertiginosa di Xiaomi Auto nel competitivo mercato dei veicoli elettrici, a soli 19 mesi dal lancio commerciale che ha preso il via ad aprile 2024. Un risultato straordinario che poggia su due colonne portanti: la berlina SU7 e il crossover YU7, quest’ultimo ormai competitor diretto della Tesla Model Y con volumi di vendita che hanno iniziato a superare quelli della casa americana proprio nel mercato cinese.

Grande capacità produttiva

La capacità produttiva ha subito un’accelerazione impressionante. Tra la Fase 1 e la Fase 2dello stabilimento, la struttura ha raggiunto una produzione annua di 350mila unità, con turni raddoppiati per fronteggiare la domanda crescente che continua a sorprendere gli osservatori del settore. I tempi di consegne si sono progressivamente contratti in modo significativo: dai 62 giorni iniziali per il YU7 ai 32-38 settimane attuali, mentre la SU7 rimane nei range di 6-31 settimane e la versione sportiva SU7 Ultra raggiunge i soli 6-9 giorni. Il mezzo milionesimo veicolo uscito dalla linea di assemblaggio, un YU7 Max in verde smeraldo con finiture di pregio, simboleggia pienamente l’ambizione dell’azienda di affermarsi sia nel volume complessivo che nella fascia premium del mercato.

I dati commerciali confermano e rafforzano questa strategia che finora si è rivelata vincente. A ottobre 2025, il YU7 ha raggiunto 33.662 unità all’ingrosso, battendo per la prima volta le consegne domestiche della Tesla Model Y ferme a 26.100 nello stesso mese. La cumulata del crossover elettrico ha già superato le 70mila unità, consolidando la posizione tra i best seller nel segmento dei veicoli elettrici di medie dimensioni in Cina. Nel trimestre precedente, il gruppo ha registrato ricavi per 113,1 miliardi di yuan, con la divisione auto, intelligenza artificiale e innovazione che ha generato 29 miliardi. La ricerca e sviluppo ha ricevuto ulteriori risorse: 9,1 miliardi nel trimestre, con previsioni di oltre 30 miliardi per l’anno completo.

Cosa c’è dietro al boom

Dietro questo boom gli analisti identificano chiaramente l’elemento differenziale: l’integrazione tra hardware e software tipica dell’ecosistema Xiaomi Auto, che sfrutta sinergie con smartphone, servizi cloud e interfacce user-friendly particolarmente apprezzate dal pubblico più giovane e tecnologicamente consapevole. Tuttavia, esperti del settore avvertono sui rischi concreti della transizione dal mercato consumer all’automotive: margini più ridotti, complessità della catena di approvvigionamento e ostacoli normativi rimangono variabili da non sottovalutare assolutamente.

Lo sguardo è già rivolto all’internazionale con determinazione. L’obiettivo di vendita per il 2025 è stato rivisto al rialzo a oltre 400mila veicoli elettrici, mentre il 2027 segnerà l’inizio delle operazioni estere con ingresso previsto dall’Europa, già testato attraverso prove su strada della SU7 Ultra in Germania. L’espansione globale obbligherà l’azienda ad adattarsi a normative locali, reti di assistenza territoriale e strategie di pricing differenziate per ogni mercato. La vera sfida per Xiaomi Auto nei prossimi anni sarà trasformare questo straordinario volume di 500.000 consegne in redditività sostenibile, mantenendo l’equilibrio delicato tra innovazione continua, controllo rigoroso dei costi e qualità eccellente del servizio post-vendita in un mercato sempre più competitivo e globalizzato.

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