Xiaomi SU7 Ultra prende fuoco in un incidente, falliscono i tentativi di salvataggio
Grave incidente a Chengdu: una Xiaomi SU7 Ultra si schianta e prende fuoco. Testimoni non riescono a rompere i vetri e si riaprono dubbi su porte, soccorsi e regolamentazione dei sistemi di assistenza
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Le immagini delle fiamme che avvolgono una Xiaomi SU7 Ultra nel cuore della notte, con i passanti impotenti di fronte a porte bloccate e vetri impossibili da rompere, hanno riacceso il dibattito sulla sicurezza dei veicoli elettrici e sui protocolli di salvataggio in caso di emergenza. L’incidente mortale avvenuto il 13 ottobre 2025 a Chengdu solleva interrogativi profondi sulle reali possibilità di intervento in situazioni critiche e mette in luce le sfide che l’innovazione automobilistica pone sia agli utenti che ai soccorritori.
La vicenda
Nelle prime ore del mattino, lungo Tianfu Avenue, una Xiaomi SU7 Ultra si è schiantata contro uno spartitraffico, innescando un violento incendio. I video diffusi rapidamente sui social mostrano cittadini accorsi per aiutare, ma le immagini raccontano una realtà drammatica: ogni tentativo di rompere i finestrini, sia con gomiti che con calzature, si è rivelato inutile. Anche l’uso di un estintore non ha consentito di avvicinarsi al veicolo, tanto era l’intensità delle fiamme. La combinazione tra la rapidità del fuoco e l’impossibilità di accedere all’abitacolo ha avuto conseguenze fatali, lasciando aperti molti interrogativi sulle procedure di emergenza per i veicoli di nuova generazione.
Le autorità cinesi, al momento, non hanno ancora fornito dettagli ufficiali sulla dinamica dell’accaduto e le indagini sono tuttora in corso. Tuttavia, l’episodio ha subito richiamato alla memoria un altro tragico incidente, avvenuto nel marzo 2025 nella provincia di Anhui: anche in quel caso una Xiaomi SU7 Ultra, operante in modalità NOA (Navigate on Autopilot), si era schiantata contro un guardrail e l’impatto aveva provocato un incendio letale, causando la morte di tre persone.
La preoccupazione
Questi eventi, così ravvicinati nel tempo, hanno generato un’ondata di preoccupazione sia sull’affidabilità dei sistemi di assistenza alla guida sia sulla reale efficacia dei meccanismi di salvataggio in caso di emergenza. Le testimonianze video hanno evidenziato criticità importanti: la resistenza dei vetri laminati, pensata per aumentare la sicurezza in caso di urto, può trasformarsi in un ostacolo insormontabile quando è necessario uscire rapidamente dal veicolo o soccorrere gli occupanti. Analogamente, i sistemi di apertura delle porte, spesso elettrici e sofisticati, rischiano di bloccarsi o diventare inutilizzabili in caso di cortocircuito o guasto dovuto a un incendio.
Dal punto di vista della regolamentazione, il governo cinese sta valutando nuove e più severe direttive per i sistemi di assistenza alla guida di livello 2. Le proposte attualmente in consultazione pubblica fino al 15 novembre potrebbero diventare operative dal 2027 e imporrebbero l’obbligo per questi sistemi di rilevare la disattenzione del conducente, disattivandosi automaticamente se gli avvisi non vengono recepiti. Una svolta che punta a rafforzare la sicurezza stradale e a ridurre il rischio di incidenti causati da un eccessivo affidamento alla tecnologia.
Distinguere le cause
Gli esperti sottolineano come sia fondamentale distinguere tra le cause tecniche e le circostanze specifiche di ciascun incidente. La presenza di sistemi di assistenza alla guida avanzati non implica automaticamente una responsabilità del costruttore: è indispensabile un’analisi dettagliata dei dati di bordo e del comportamento del conducente per attribuire eventuali colpe o individuare carenze progettuali. In questo senso, Xiaomi ha dichiarato in passato la propria disponibilità a collaborare con le autorità, ma sul caso di Chengdu non sono ancora state rilasciate dichiarazioni ufficiali.
Il tema della sicurezza nei veicoli elettrici va ben oltre la dinamica dell’incidente. Gli incendi che coinvolgono batterie ad alta energia sviluppano temperature elevatissime e fumi tossici, rendendo estremamente difficili le operazioni di salvataggio. La progettazione dei vetri e la presenza di efficaci meccanismi di apertura d’emergenza sono elementi che, oggi più che mai, devono essere al centro delle scelte progettuali delle case automobilistiche. Una maggiore attenzione a questi dettagli può fare la differenza tra la vita e la morte in situazioni critiche.
In attesa che le indagini facciano piena luce sulla tragedia di Chengdu, il settore automobilistico si trova di fronte a una sfida complessa: conciliare l’innovazione tecnologica con la necessità di garantire protocolli di salvataggio realmente efficaci e una regolamentazione all’altezza delle nuove criticità. Migliorare i sistemi di monitoraggio, aggiornare le procedure di emergenza e ripensare alcune soluzioni progettuali sono passi indispensabili per prevenire nuove tragedie e tutelare la sicurezza di tutti.
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