Incendio nella fabbrica Tesla in Germania: stop produzione batterie
Incendio nello stabilimento Tesla in Germania: evacuati i dipendenti, nessun ferito. Produzione batterie interrotta, indagini in corso sulle cause dell'incidente
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Un nuovo incendio ha colpito lo stabilimento Tesla di Brandeburgo, riaccendendo il dibattito sulla sicurezza nella produzione di batterie ad alta densità energetica. L’incidente, avvenuto nel cuore della fabbrica tedesca specializzata nella realizzazione di accumulatori per veicoli elettrici, ha visto la caduta di ben 512 celle da un nastro trasportatore situato al primo piano, precipitate fino al piano terra e responsabili dell’innesco delle fiamme. Un episodio che, oltre a bloccare temporaneamente la produzione, solleva interrogativi sulle criticità legate ai sistemi automatizzati e sulle strategie di prevenzione in uno dei settori industriali più strategici del momento.
L’evento capitato nei giorni scorsi
L’evento si è verificato nel pomeriggio di lunedì, intorno alle ore 15:00, all’interno della gigafactory di Tesla situata nella regione di Brandeburgo. Il reparto coinvolto è quello dedicato alla produzione di batterie per veicoli elettrici, una delle linee più avanzate d’Europa per tecnologia e capacità produttiva. La dinamica dell’incidente è stata tanto rapida quanto pericolosa: le 512 celle, equivalenti a circa due terzi di un pacco batteria completo destinato alle auto elettriche, sono cadute improvvisamente dal nastro trasportatore, causando un principio di incendio che ha costretto all’evacuazione immediata dell’intero stabilimento.
La prontezza delle squadre di emergenza interne, affiancate dai vigili del fuoco locali, ha evitato conseguenze peggiori. Tutti i dipendenti, inclusi quelli impegnati nell’assemblaggio delle unità di azionamento, sono stati evacuati in sicurezza e nessuno ha riportato ferite. Lo spegnimento dell’incendio ha richiesto diverse ore di lavoro, ma le procedure di contenimento sono state eseguite con grande efficienza: l’acqua utilizzata per domare le fiamme è stata interamente trattenuta all’interno della struttura, come confermato dall’Ufficio per l’Ambiente del Brandeburgo, scongiurando così il rischio di contaminazione delle falde acquifere e di danni ambientali.
Bruciate le batterie per la Model Y
Un aspetto particolarmente rilevante riguarda la tipologia delle celle coinvolte. Nello stabilimento vengono infatti impiegate sia batterie LFP, fornite dal colosso cinese CATL e destinate alle versioni base del Model Y, sia celle NCM prodotte da LG Energy Solution. Al momento, però, non è stato ancora possibile stabilire con certezza quale delle due tecnologie sia stata protagonista dell’incidente. Le indagini interne sono tuttora in corso per chiarire l’origine dell’anomalia che ha interessato il sistema di trasporto automatizzato.
Le conseguenze operative sono state immediate: la produzione è stata completamente arrestata subito dopo l’incidente. Solo nella giornata di martedì si è assistito a una graduale ripresa delle attività, con la riapertura del reparto di assemblaggio delle unità di azionamento nel pomeriggio. Tuttavia, la linea di produzione dei pacchi batterie è rimasta temporaneamente sospesa, una situazione che potrebbe avere ripercussioni sull’intera catena di fornitura, proprio in un momento in cui la domanda di veicoli elettrici è in costante crescita a livello globale.
Un campanello di allarme
Questo episodio rappresenta un campanello d’allarme per tutto il comparto, mettendo in evidenza le sfide legate alla sicurezza nei processi industriali che coinvolgono batterie ad alta densità energetica. I sistemi di trasporto automatizzato, pur essendo fondamentali per garantire efficienza e velocità nelle operazioni, si confermano punti particolarmente sensibili, dove anche una minima anomalia può tradursi in un rischio concreto di incendio e di blocco della produzione.
Gli esperti del settore sottolineano la necessità di continuare a investire in tecnologie avanzate di monitoraggio e prevenzione, con l’obiettivo di elevare ulteriormente gli standard di sicurezza. L’episodio avvenuto nello stabilimento Tesla di Brandeburgo dimostra quanto sia fondamentale mantenere alta l’attenzione su questi aspetti, soprattutto in una fase storica in cui la transizione verso la mobilità elettrica richiede affidabilità e continuità produttiva. Solo attraverso l’innovazione costante e la collaborazione tra produttori, fornitori come CATLe LG Energy Solution, e istituzioni locali, sarà possibile ridurre al minimo i rischi e garantire un futuro sostenibile per l’industria dell’auto elettrica.
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