Record vendite in Cina, 34 milioni di auto: la metà sono elettriche

Nel 2025 la Cina vende 34 milioni di auto, con 16 milioni di NEV e quasi 7 milioni di esportazioni. Cresce la produzione e l'influenza dei brand cinesi

Record vendite in Cina, 34 milioni di auto: la metà sono elettriche
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Giorgio Colari
Pubblicato il 2 dic 2025

L’industria automobilistica mondiale sta attraversando un momento di trasformazione radicale, e il protagonista indiscusso di questa rivoluzione è la Cina. I numeri parlano da soli: 34 milioni di auto vendute, 16 milioni a propulsione elettrica, 7 milioni destinate all’export. Questi dati rappresentano ben più di semplici statistiche; essi raccontano la storia di come il 2025 sia diventato l’anno della consacrazione globale dell’industria automobilistica cinese, ormai in grado di competere alla pari con i tradizionali colossi occidentali. Ciò che rende questa competizione particolarmente interessante è la capacità delle aziende cinesi di proporre modelli non solo accessibili economicamente, ma anche tecnologicamente maturi e sofisticati.

Balzo esplosivo

Il fenomeno più sorprendente riguarda certamente il balzo esplosivo nelle esportazioni. Analizzando l’arco temporale che va dal 2022 fino a oggi, osserviamo come i veicoli a nuova energia (NEV) cinesi spediti verso i mercati internazionali abbiano fatto registrare un incremento davvero vertiginoso: da 3,11 milioni di unità nel 2022 a quasi 7 milioni nel 2025. È praticamente un raddoppiamento che ha elevato la Cina al rango di nuovo epicentro del commercio automobilistico mondiale. Aziende come BYD, SAIC e Geely hanno iniziato a penetrare sistematicamente i mercati europei e nordamericani, portando con sé non solo veicoli innovativi, ma soprattutto un nuovo paradigma nella concezione della mobilità urbana e sostenibile.

Cosa rende così competitivi questi produttori? La risposta è riassumibile in un concetto semplice ma potente: il rapporto qualità-prezzo senza precedenti. Prendiamo ad esempio la Leapmotor B05, che in Cina raggiunge prezzi intorno ai 14.000 euro nella sua versione più ricca di dotazioni. Confrontate questo valore con i prezzi delle auto elettriche tradizionali offerte dai produttori occidentali, e capirete perché questi veicoli stanno conquistando i consumatori dei mercati globali. Si tratta di un vantaggio competitivo difficile da contrastare, soprattutto per chi vuole accedere alla mobilità elettrica senza spendere cifre proibitive.

Una produzione massiccia

Sul fronte della produzione automobilistica, i dati disponibili confermano una crescita solida e sostenuta. Circa 27,7 milioni di unità sono state assemblate nei primi mesi del 2025, con proiezioni che superano i 35 milioni di veicoli per il 2026. Tale capacità produttiva non solo consolida la sovranità della filiera nazionale cinese, ma riduce significativamente la dipendenza dalle importazioni di componenti strategici. La Cina sta costruendo un ecosistema automobilistico completo e autosufficiente.

Tuttavia, la risposta dei mercati occidentali presenta un quadro contrastante e complesso. Da un lato, i consumatori apprezzano notevolmente l’innovazione tecnologica, l’autonomia delle batterie e l’affidabilità complessiva. Dall’altro lato, persistono dubbi legittimi concernenti l’assistenza post-vendita, la capillarità delle reti di servizio e le questioni critiche legate alla protezione dei dati generati dai veicoli connessi. I governi europei e nordamericani mostrano posizioni decisamente divergenti: alcuni favoriscono un’apertura commerciale per stimolare la concorrenza e ridurre i prezzi, mentre altri richiedono verifiche più rigorose sui processi produttivi e sugli standard di sicurezza.

Nel frattempo, i produttori automobilistici consolidati stanno accelerando i propri programmi di transizione energetica per mantenere intatte le loro quote di mercato. Gli esperti sottolineano che questo nuovo equilibrio competitivo dovrà accompagnarsi a investimenti paralleli nelle infrastrutture di ricarica, nello sviluppo di batterie ecosostenibili e in un’armonizzazione delle normative internazionali. Il quadro che emerge è quello di un’industria automobilistica cinese ormai in piena maturità e proiezione globale, destinata a ridisegnare completamente gli equilibri della concorrenza mondiale e le preferenze dei consumatori nei prossimi anni.

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