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La storia della Bugatti Type 68, supercar di taglia mini

Bugatti lanciò dopo la II Guerra Mondiale una spider lunga appena 3.82 metri, piccola ma non spoglia di contenuti: il motore quattro cilindri è sovralimentato e sviluppa 25 CV!


E’ consuetudine associare il nome Bugatti ad automobili potenti e velocissime, costose, realizzate in pochi esemplari e tutte dal notevolissimo valore collezionistico. La Type 68 rappresenta un’eccezione. Non perché sia una vettura di minor lignaggio, ma perché il suo physique du role non è paragonabile ad alcuna Bugatti storica: questa sportiva è infatti una micro car. E’ lunga appena 3.82 metri, il suo interasse misura 2.2 metri e vanta una carreggiata di soli 1.15 metri.

Pesa 400 chili, valore che più di tutti restituisce l’immagine di una sportiva davvero compatta e mignon. Ettore Bugatti non ha comunque realizzato un’automobile semplicemente piccola o povera di contenuti. La Type 68 è una sportiva vera, di sostanza, dai notevoli contenuti tecnici e spinta da un motore che possiamo serenamente definire un capolavoro della tecnica: è un quattro cilindri da 320 cc, a 16 valvole, sovralimentato con compressore e per cui venivano dichiarati 25 CV.

La trasmissione è manuale a 2 rapporti. In seguito fu costruito un 370 cc ad 8 valvole, anch’esso sovralimentato, che avrebbe dovuto alimentare un secondo esemplare (in realtà mai ultimato). A livello tecnico segnaliamo la presenza dell’asse rigido tanto all’anteriore quanto al posteriore, abbinato a molle di forma ellittica. La Bugatti Type 68 è rimasta un esemplare unico e venne costruita fra il 1945 ed il 1946.

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