Le sette finaliste del Premio Auto Europa 2026: battaglia serrata

Le finaliste di Auto Europa 2026: innovazione, design e sostenibilità protagoniste all’evento UIGA a Milano

Le sette finaliste del Premio Auto Europa 2026: battaglia serrata
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Giorgio Colari
Pubblicato il 31 ott 2025

L’autunno dell’auto parla italiano. O, meglio, europeo con accento tricolore. L’UIGA, Unione Italiana Giornalisti Automotive, ha scelto le sette finaliste del premio Auto Europa 2026, il riconoscimento che da quasi quarant’anni misura non solo il valore tecnico dei modelli, ma anche la loro capacità di interpretare lo spirito del tempo. Il verdetto arriverà a Milano, nella sede di Bosch Italia, il 10 e 11 novembre: due giorni di test, incontri e votazioni, con i giornalisti di settore, gli opinion leader e il pubblico chiamati a dire la loro su www.premioautoeuropa.it. Sette auto, sette modi diversi di raccontare il futuro.

Audi Q3, sobria maturità

La nuova Audi Q3 non urla, sussurra. Linee tese, proporzioni perfette, un’eleganza che non ha bisogno di esibire muscoli. Dentro, il “Digital Stage” con doppio schermo è un manifesto di tecnologia silenziosa: niente effetti speciali, solo sostanza e precisione tedesca. Sotto il cofano, dai mild hybrid ai TFSI più cattivi, c’è sempre la sensazione che nulla sia lasciato al caso. È il SUV per chi preferisce la concretezza all’apparenza: il potere tranquillo dell’equilibrio.

BMW X3, piacere digitale

La BMW X3 resta fedele al suo credo: sportività elegante e controllo assoluto. Il frontale, con la calandra illuminata “Iconic Glow”, è puro teatro bavarese. Dentro, il Curved Display e il nuovo OS9 trasformano la plancia in una cabina high-tech da cui si governa tutto con naturalezza. Mild hybrid, plug-in o M50 da quasi 400 cavalli, poco importa: il risultato è sempre lo stesso. Precisione chirurgica, comfort totale. Il piacere di guida, quello vero, non si negozia.

Dacia Bigster, non manca l’autenticità

Basta guardarne le spalle larghe per capire che la Bigster non finge. È il SUV di chi vuole spazio, libertà e zero fronzoli. Linee squadrate, materiali onesti, soluzioni pratiche. Dentro, il sistema YouClip e i comandi fisici riportano l’auto al suo mestiere: servire, non stupire. Hybrid, GPL o mild, la sostanza non cambia: spendi poco, vai lontano, ti godi il viaggio. L’unico lusso? La sincerità. Dacia, ancora una volta, vince senza fare rumore.

Fiat Grande Panda, un nuovo capitolo

È tornata la Panda, ma con più carattere e meno timidezza. La “Grande” cresce nelle dimensioni e nella personalità: fari a pixel, scritta in rilievo e una dose irresistibile di simpatia tutta italiana. Dentro, colori vivi e logica chiara: è la praticità che si è fatta bella. Motori per tutti i gusti — benzina, mild hybrid o elettrica da oltre 300 km — e una certezza: la Grande Panda resta l’amica della città, anche quando veste da regina. Moderna, ma con l’anima di sempre.

Jeep Compass, una nuova generazione

La Compass ha imparato l’arte del cambiamento senza dimenticare le sue origini. Griglia a sette feritoie, ma linee più tese e uno sguardo LED che parla di futuro. Dentro, comfort e tecnologia si abbracciano nel silenzio di un abitacolo premium. Dall’e-Hybrid da 145 CV al 4xe plug-in fino all’attesissima versione elettrica, ogni Compass conserva il DNA Jeep: trazione, solidità e voglia di strada. È la libertà che diventa intelligente, senza perdere l’odore di polvere.

Mercedes-Benz CLA, eleganza elettrica

Più che una berlina, una dichiarazione di stile. La CLA scivola nell’aria con un Cx da record e un design che sembra disegnato dal vento. Dentro, la Superscreen MBUX è un pianoforte digitale dove l’intelligenza artificiale suona al posto tuo. Architettura a 800 volt, autonomia da quasi 800 km e prestazioni da sportiva silenziosa. La Stella si fa elettrica, ma resta sé stessa: eleganza che non ha bisogno di spiegarsi.

Renault 4 E-Tech, ritorna il mito

Un nome che fa sorridere chiunque ami l’auto. La nuova R4 è la nostalgia che si fa innovazione: un SUV compatto, rétro e futurista insieme. Sagoma rassicurante, cuore elettrico. Dentro, tanto spazio e un’anima semplice come quella di una volta. Due versioni, fino a 409 km di autonomia e 30 minuti per ricaricare l’80%. La R4 E-Tech è la prova che il futuro non cancella la memoria — la illumina.

Sette contendenti per un solo posto

Dal rigore tedesco all’allegria italiana, dalla concretezza rumena al romanticismo francese: Auto Europa 2026 è un piccolo atlante del continente. Ognuna di queste sette finaliste racconta un’idea diversa di mobilità, di bellezza, di progresso. Alla fine, vincerà una sola auto. Ma il vero trionfo sarà capire che il futuro — fatto di elettroni, emozioni e un pizzico di coraggio — è già qui, pronto a partire.

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