La prima europea col turbocompressore, un mito che cambiò la storia

La BMW 2002 Turbo del 1973 rivoluzionò l'automotive europeo come prima vettura di serie sovralimentata: dettagli tecnici, design, mercato e legato storico

La prima europea col turbocompressore, un mito che cambiò la storia
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Giorgio Colari
Pubblicato il 17 ott 2025

Quando si parla di rivoluzioni nel mondo delle auto sportive europee, è impossibile non citare la BMW 2002 Turbo. Questa vettura non fu solo la prima auto di serie europea dotata di turbo, ma rappresentò anche un audace passo avanti nell’ingegneria automobilistica degli anni Settanta. Con i suoi 170 CV, uno scatto da 0 a 100 km/h in appena 7 secondi e una produzione limitata a 1672 unità, la 2002 Turbo è oggi una delle icone più ricercate dai collezionisti, nonché una pioniera che ha anticipato tendenze e tecnologie che avrebbero rivoluzionato il settore decenni dopo.

Un cambio di paradigma

La storia della BMW 2002 Turbo inizia nel 1973, quando la casa bavarese la presenta al Salone di Francoforte. In un periodo in cui l’industria automobilistica europea era ancora poco incline a esplorare la sovralimentazione nelle auto di produzione, BMW sorprende tutti con una sportiva dotata di KKK turbocharger e iniezione meccanica Kugelfischer. Il cuore pulsante della vettura è un quattro cilindri 2.0 litri, capace di erogare una coppia di 240 Nm a 4.000 giri/min e di raggiungere una velocità massima di 211 km/h, numeri che ancora oggi fanno battere il cuore degli appassionati.

L’evoluzione che portò a questa pietra miliare tecnica ebbe origine dalla 1600-2 del 1966, proseguendo con la 2002 del 1968 e culminando nelle versioni più sportive, come la 2002 tii. Ma fu la volontà degli ingegneri BMW di spingersi oltre, di ricercare nuove vette prestazionali, a far nascere l’idea di applicare un turbo alle vetture di serie. Così nacque un’auto capace di cambiare le regole del gioco e di ispirare generazioni di modelli successivi.

Il design della BMW 2002 Turbo non lasciava spazio a dubbi sulla sua natura sportiva. Gli ampi parafanghi, gli spoiler pronunciati sia all’anteriore che al posteriore, e la celebre grafica laterale con la scritta “Turbo” erano dettagli che ne esaltavano l’indole aggressiva. All’interno, l’abitacolo era studiato per il pilota più esigente: sedili sportivi, strumentazione dedicata e una cura maniacale per ogni dettaglio funzionale alla guida dinamica.

L’effetto turbo

Dal punto di vista tecnico, la trasmissione della 2002 Turbo prevedeva un cambio manuale rinforzato a quattro marce, con la possibilità di optare per una versione a cinque rapporti, oltre a un differenziale a slittamento limitato. Tuttavia, una delle caratteristiche più peculiari era il turbo lag: la risposta ritardata del turbo che imponeva al guidatore un approccio attento e una certa esperienza per sfruttare al meglio il potenziale dell’auto. Questo elemento, all’epoca poco familiare, contribuiva a rendere la guida un’esperienza coinvolgente ma anche impegnativa.

Purtroppo, il tempismo del lancio non fu dei migliori. Nel 1973, la crisi petrolifera cambiò radicalmente le priorità degli automobilisti, orientando il mercato verso modelli più parsimoniosi nei consumi. A ciò si aggiungeva la reputazione della BMW 2002 Turbo come vettura impegnativa, soprattutto per chi non era abituato alle reazioni del turbo. Questi fattori determinarono un successo commerciale limitato, con la produzione che si fermò dopo soli due anni e appena 1672 unità costruite, rendendo oggi la 2002 Turbo una vera rarità.

Un valore inestimabile

Nonostante ciò, l’eredità della BMW 2002 Turbo è rimasta intatta e il suo valore storico è indiscutibile. Le soluzioni tecniche introdotte da BMW su questo modello anticiparono innovazioni che sarebbero diventate standard nei decenni successivi, segnando una svolta per la casa bavarese e per l’intero panorama automobilistico europeo. Il suo spirito pionieristico ha influenzato profondamente la filosofia progettuale di BMW, che ancora oggi fa della ricerca tecnologica e della sportività i suoi tratti distintivi.

Guardando alla BMW 2002 Turbo con gli occhi di oggi, è evidente come questa vettura abbia rappresentato un perfetto connubio tra visione ingegneristica e le sfide imposte dal contesto storico. Un’auto che ha saputo anticipare l’era del turbo, aprendo la strada a una nuova generazione di sportive e lasciando un segno indelebile nella storia dell’automobile.

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