Jeep Wrangler Sahara con la livrea Jurassic Park: c'è qualcosa che non va
La Jeep Wrangler 1989 in stile Jurassic Park è in vendita: ecco perché questa replica divide appassionati e collezionisti tra fascino e critiche
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C’è un fascino irresistibile nel vedere una Jeep Wrangler vestire i panni di una star hollywoodiana, soprattutto quando si tenta di replicare l’iconica vettura di Jurassic Park. Tuttavia, non sempre l’apparenza basta a ingannare gli occhi esperti degli appassionati. Un recente annuncio online propone una Sahara 1989 che, a prima vista, potrebbe sembrare la perfetta compagna d’avventure per chi ha amato i dinosauri di Spielberg. Ma, come spesso accade nel mondo delle auto da collezione, la realtà è ben più complessa di quanto lasci intendere una livrea appariscente e un prezzo invitante.
L’annuncio ha attirato l’attenzione
L’annuncio, che ha immediatamente attirato l’attenzione degli appassionati di cinema e motori, mette in vendita una replica a un prezzo che farebbe gola a molti: soli 3.700 dollari, cifra raggiunta grazie a una asta online che, a pochi giorni dalla chiusura, continua a suscitare dibattiti tra gli estimatori del genere. Ma cosa si nasconde davvero dietro questa offerta apparentemente allettante?
A saltare subito all’occhio sono le decalcomanie che, sebbene ispirate alle vetture originali utilizzate sul set, tradiscono una mancanza di autenticità. Il colore della carrozzeria, ad esempio, non riprende il celebre Sand Beige che caratterizzava le Jeep del film, ma si orienta verso una tonalità più vivace, quasi fuori luogo rispetto all’atmosfera originale. Il soft top beige e gli interni verde-beige, anziché richiamare la semplicità d’epoca, creano un contrasto che stona con l’insieme. Dal punto di vista estetico, anche i cerchi da 15 pollici sono stati modificati: verniciati di rosso, con pneumatici BFGoodrich All Terrain, cercano di emulare lo stile delle vetture cinematografiche. Tuttavia, l’effetto finale si allontana sensibilmente dall’originale, risultando più una libera interpretazione che una fedele riproduzione.
Il motore è stato sostituito
Sul piano tecnico, questa Jeep cela altre sorprese. Il motore originale è stato sostituito con un più potente motore 350ci, accoppiato a un cambio manuale a cinque marce non di serie. Questa modifica, pensata per aumentare le prestazioni, ha però richiesto l’adattamento della trasmissione: la trazione anteriore è stata scollegata, mentre quella posteriore è stata rivista per integrarsi con il nuovo propulsore. A completare il quadro ci sono accessori come il gancio di traino, il verricello e la caratteristica antenna a frusta, elementi che richiamano l’avventura ma che, nella maggior parte dei casi, restano solo decorativi. Emblematico il caso dei fari fendinebbia: montati per replicare l’aspetto delle Jeep del film, non sono nemmeno collegati all’impianto elettrico, rendendoli di fatto inutilizzabili.
L’abitacolo non fa eccezione a questa filosofia di “apparenza senza sostanza”. Qui troviamo strumenti aftermarket, una barra antirollio e un impianto stereo Sony abbinato ad altoparlanti Infinity: dettagli moderni che, invece di valorizzare l’autenticità della vettura, finiscono per accentuare la distanza dall’originale spirito anni ’90.
Aspetto e tecnica lasciano perplessi
Se l’aspetto e la tecnica lasciano perplessi, la storia del veicolo alimenta ulteriori dubbi. Nel 2006 la Jeep è stata coinvolta in un incidente che ha causato danni frontali significativi. Nel 2019, inoltre, il contachilometri ha subito un probabile rollback: oggi segna appena 8.000 miglia, ma le incongruenze nei dati suggeriscono una realtà ben diversa. A complicare ulteriormente la situazione c’è la discrepanza tra il numero identificativo sulla targhetta e quello riportato sul montante della portiera, una differenza che solleva interrogativi sulla reale corrispondenza del VIN e, di conseguenza, sulla storia documentale del veicolo.
Nonostante queste evidenti criticità, l’auto continua a esercitare un certo fascino sugli appassionati, divisi tra la nostalgia per il mito di Jurassic Park e il desiderio di possedere un pezzo, seppur imperfetto, della leggenda. Il prezzo relativamente basso, fissato dall’asta, riflette le perplessità sulla qualità e sull’autenticità di questa replica, che resta comunque un interessante oggetto di discussione nel panorama delle auto ispirate al cinema.
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