La piccola italiana molto pepata che fa tanto "Vacanze di Natale"
Scopri la storia della Innocenti De Tomaso Turbo: design di Marcello Gandini, motore Daihatsu 1.0 turbocompresso, dati tecnici, legami con Maserati e valore da collezione
Nel panorama automobilistico italiano degli anni ’80, poche vetture incarnano lo spirito di audacia e originalità come la Innocenti De Tomaso Turbo. Prodotta in circa produzione 6000 esemplari tra il 1982 e il 1990, questa piccola sportiva rappresenta una delle più intriganti fusioni tra ingegneria europea e tecnologia giapponese, distinguendosi come un vero e proprio oggetto di culto tra gli appassionati e i collezionisti contemporanei. La sua storia è fatta di scelte coraggiose, soluzioni tecniche innovative e un design che ancora oggi riesce a colpire per aggressività e personalità.
Al cuore della Innocenti De Tomaso Turbo pulsa un propulsore che, a dispetto delle dimensioni compatte, seppe lasciare il segno: si tratta di un tre cilindri Daihatsu da 1.0 litro, dotato di turbocompressore. Questa unità, capace di erogare 71 cavalli, rappresentò una svolta rispetto alle precedenti motorizzazioni di derivazione Leyland. Il piccolo motore turbo permetteva alla vettura di raggiungere una velocità massima di 165 km/h e di coprire lo 0-100 km/h in circa 14,4 secondi. Numeri che, se confrontati con le sportive attuali, possono sembrare modesti, ma che negli anni ’80 restituivano un’esperienza di guida brillante e inconfondibile, capace di emozionare chiunque si mettesse al volante.
Un piccolo motore giapponese
L’adozione del motore Daihatsu e la scelta di un turbocompressore furono decisioni che segnarono profondamente la filosofia progettuale della vettura. Innocenti, sotto la guida di Alejandro de Tomaso, volle offrire un’auto che sapesse coniugare prestazioni vivaci e piacere di guida, pur mantenendo dimensioni contenute e costi accessibili. Non a caso, l’approccio si ispira direttamente al percorso intrapreso da De Tomaso stesso con la Maserati Biturbo: rendere la tecnologia turbo, fino ad allora riservata a vetture di fascia alta, disponibile anche per un pubblico più ampio, democratizzando un’innovazione che avrebbe segnato un’epoca.
Il design della Innocenti De Tomaso Turbo è un altro dei suoi punti di forza, grazie alla matita geniale di Marcello Gandini. L’estetica compatta ma aggressiva, fatta di linee tese e dettagli curati, trasmette ancora oggi una forte personalità. All’interno, elementi come il volante Momo in pelle e il manometro del turbo sottolineano l’attenzione riservata al piacere di guida e all’esperienza sensoriale del conducente. Tutto, dagli interni all’esterno, racconta la volontà di creare una piccola sportiva capace di distinguersi e di offrire emozioni autentiche.
Icona del cinema nostrano
Un capitolo importante della notorietà della Innocenti De Tomaso Turbo si deve anche al suo ruolo nel cinema: la vettura appare infatti nel celebre film Vacanze di Natale (1983), diventando così simbolo di stile e tendenza per l’intera decade. Questa esposizione mediatica ha contribuito a consolidare il mito della piccola sportiva italiana, facendola entrare nell’immaginario collettivo e rendendola un’icona degli anni ’80.
Oggi, la Innocenti De Tomaso Turbo è sempre più ricercata sul mercato del collezionismo. Gli esemplari meglio conservati, soprattutto quelli accompagnati da documentazione originale e certificata, sono oggetto di un interesse crescente. Tuttavia, chi desidera avventurarsi nell’acquisto deve mettere in conto alcune difficoltà: i costi di restauro possono essere elevati e la reperibilità dei ricambi originali non è sempre semplice, fattori che contribuiscono a mantenere una certa cautela tra i potenziali acquirenti.
Le opinioni sulla Innocenti De Tomaso Turbo restano divise. Da un lato, gli estimatori ne celebrano il fascino vintage, la raffinatezza del design firmato Marcello Gandini, l’originalità tecnica e il valore storico come testimonianza di un’epoca di grande fermento nell’automobilismo italiano. Dall’altro, i critici sottolineano le prestazioni limitate rispetto agli standard attuali, il comportamento su strada talvolta imprevedibile e la manutenzione complessa. Ma proprio queste caratteristiche, unite all’esclusività garantita dalla produzione 6000 unità, rendono la De Tomaso Turbo un investimento soprattutto emozionale, destinato a chi ricerca autenticità, carattere e un legame diretto con la storia dell’automobile italiana.