Il mezzo anfibio che anticipò la trazione integrale: storia dimenticata

Scopri la storia del Porsche 597 Jagdwagen: progetto anfibio degli anni '50, primo approccio Porsche alla trazione integrale e rarità da collezione con soli 71 esemplari prodotti

Il mezzo anfibio che anticipò la trazione integrale: storia dimenticata
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Giorgio Colari
Pubblicato il 6 ott 2025

Immagina un universo parallelo in cui Porsche non è solo il marchio dei coupé da sogno, ma anche quello dei pickup e SUV di fascia alta europei. Potrebbe sembrare un’idea folle, un’ipotesi da sognatori, eppure — sorprendentemente — in un’epoca non così lontana Porsche tentò davvero una strada simile. Il protagonista è il Porsche 597 “Jagdwagen”, un prototipo militare che avrebbe potuto riscrivere parti della storia automobilistica europea.

Il sogno della “Jeep tedesca”

Negli anni ’50, la neonata Repubblica Federale Tedesca cercava un veicolo leggero e versatile per sostituire i mezzi militari dell’epoca. Porsche partecipò al bando con un progetto audace: un fuoristrada compatto, agile, con trazione integrale selezionabile. Il 597 — detto “Jagdwagen” (macchina da caccia) — nacque con queste ambizioni.

Il prototipo montava un motore boxer raffreddato ad aria derivato dalla Porsche 356, inizialmente da 1,5 litri e successivamente 1,6 litri, sviluppando circa 50 CV. Il telaio era leggero — appena meno di 1.000 kg — e il 597 poteva raggiungere i 100 km/h.

Uno degli aspetti più ambiziosi era la trazione integrale commutabile. In modalità 4WD il veicolo poteva affrontare pendenze fino al 65%. Per migliorare la versatilità in ambienti difficili, la scocca — progettata tipo monoscocca “a vasca” — era perfettamente sigillata e poteva galleggiare sull’acqua in alcune versioni. In alcune prime versioni mancavano persino le portiere, perché l’idea era che si potesse salire superando il bordo del telaio.

Dal prototipo alla cancellazione

Nonostante le caratteristiche promettenti, la Bundeswehr scelse invece il DKW Munga per ragioni pratiche ed economiche, e il progetto 597 fu abbandonato. Porsche comunque produsse 71 unità tra il 1955 e il 1958, di cui circa 49 per uso civile. Oggi si stima che circa 50 esemplari siano sopravvissuti. Alcuni di questi sono apparsi in aste recenti: un modello del 1958 è stato venduto per circa 330.000 dollari

Porsche spese circa 1,8 milioni di marchi tedeschi per lo sviluppo del progetto — una cifra molto elevata per l’epoca — ma fu proprio questo investimento a scoraggiare la produzione in serie, dato che l’azienda non era strutturata per produrre grandi volumi.

E se fosse andata diversamente?

È intrigante chiedersi: che volto avrebbe avuto oggi Porsche, se il 597 fosse diventato realtà? Forse avremmo visto già negli anni ’60 una versione di massa della “Jeep” tedesca, con una gamma SUV realizzata in Europa prima che emergessero i grandi colossi americani. Il 597 fu in realtà il primo modello Porsche con trazione integrale, molto prima del Cayenne.

Ma forse è anche meglio così. La scelta di restare concentrati sulle vetture sportive permise a Porsche di diventare quel riferimento per chi guida con passione. Un veicolo militare o SUV di massa avrebbe potuto distrarre o compromettere quell’identità. In ogni caso, nel multiverso delle ipotesi, quel “Jeep Porsche” avrebbe potuto essere un capitolo affascinante nella storia dell’automobile. Oggi, il 597 rimane un pezzo raro, quasi leggendario, che ricorda un’epoca in cui tutto era possibile.

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