Porsche rilancia i motori a combustione ma svela il Cayenne Electric
Porsche reinveste nei motori a combustione mentre presenta il Cayenne Electric: display unificato, batteria 113 kWh, oltre 600 km WLTP e ricarica 400 kW
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La casa di Stoccarda si muove su un doppio binario: da una parte l’innovazione elettrica, dall’altra la tradizione dei motori termici. Il nuovo Porsche Cayenne Electric si presenta come la risposta più avanzata e concreta alle esigenze di un mercato automobilistico in piena trasformazione, senza però rinunciare a quella fetta di clientela ancora legata alle motorizzazioni tradizionali. Con questa strategia, la casa tedesca si conferma tra i leader nel segmento dei SUV sportivi di lusso, capace di coniugare performance estreme, tecnologia di ultima generazione e una visione pragmatica del futuro dell’automotive.
Il nuovo SUV tedesco
Il nuovo Cayenne Electric segna un punto di svolta nella gamma del marchio, grazie a una piattaforma tecnologica che ridefinisce il concetto di sportività sostenibile. Il cuore pulsante di questa evoluzione è la batteria 113 kWh, che garantisce una autonomia oltre 600 km secondo il ciclo WLTP. Si tratta di un salto qualitativo importante rispetto alle generazioni precedenti, grazie anche a un incremento del 7% nella densità energetica rispetto alla Taycan, la prima elettrica pura della casa.
Uno dei dati più sorprendenti riguarda la capacità di ricarica 400 kW, che consente di passare dal 10% all’80% della batteria in circa 15 minuti, in condizioni ottimali. Un risultato che pone il SUV elettrico di Porsche tra i migliori della categoria in termini di rapidità e praticità di utilizzo quotidiano. In prospettiva futura, il marchio tedesco ha già annunciato l’introduzione di una piattaforma di ricarica wireless da 11 kW, destinata inizialmente al mercato europeo entro il 2026, con successiva espansione globale.
Che potenza possiede
Sul fronte delle prestazioni, la nuova generazione di Cayenne a zero emissioni non teme confronti: la versione top di gamma vanta una potenza oltre 1073 CV e una coppia massima di 1.500 Nm. Numeri che si traducono in un’accelerazione da 0 a 100 km/h in meno di 3 secondi e una progressione fulminea fino ai 200 km/h in meno di 8 secondi. La velocità massima supera i 250 km/h, ponendo il SUV tedesco al vertice tra i veicoli sportivi elettrici di lusso.
L’esperienza di guida è ulteriormente esaltata da una dotazione tecnica di altissimo livello: sospensioni pneumatiche di serie, sterzo posteriore opzionale in grado di ridurre il diametro di sterzata di circa un metro, freni ceramici di grandi dimensioni riservati alla versione più potente e differenziale autobloccante elettronico. Il sistema Active Ride, già apprezzato su Panamera e Taycan, completa il pacchetto dedicato alla dinamica di guida, garantendo comfort e sportività in ogni condizione.
Abitacolo di qualità
L’abitacolo del nuovo SUV introduce una rivoluzione in termini di interni digitali: la superficie di display installata è la più ampia mai vista su una Porsche. Il guidatore dispone di un quadro strumenti digitale da 14,25 pollici, affiancato dal Flow Display OLED da 12,25 pollici che si estende verso la console centrale. Per il passeggero, è disponibile uno schermo da 14,9 pollici, per un’esperienza immersiva e interattiva. La riduzione dei comandi fisici e la riprogettazione delle bocchette d’aria – ora posizionate nella parte superiore della plancia – rappresentano un salto in avanti in termini di ergonomia e stile.
Il comfort, come da tradizione Porsche, resta una priorità assoluta. Tra le dotazioni spiccano braccioli riscaldati, console centrale termica e un innovativo tetto panoramico suddiviso in nove segmenti indipendenti, ciascuno dei quali può passare elettronicamente dallo stato trasparente a quello opaco. Un dettaglio raffinato che arricchisce l’esperienza di viaggio e sottolinea la vocazione premium del modello.
I motori termici resteranno
Nonostante l’accelerazione verso l’elettrificazione, Porsche conferma la volontà di mantenere in produzione i motori a combustione interna almeno per il prossimo decennio. Una scelta che risponde alle esigenze differenziate dei mercati globali e che si traduce in una coesistenza tra le due tecnologie. La strategia trova conferma anche nella futura gamma: il Macan elettrico sarà affiancato da una nuova versione a benzina prevista per il 2028, mentre il prossimo SUV a tre file di sedili debutterà inizialmente con motorizzazione termica, per poi ricevere una variante elettrica.
Questa doppia velocità, pur comportando sfide e costi legati alla gestione di due architetture industriali differenti, rappresenta la risposta pragmatica di Porsche a un settore in rapida evoluzione, dove la domanda non è ancora omogenea e la flessibilità resta un asset strategico fondamentale.
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