Alfa Romeo, piattaforma STLA a Pomigliano: cosa equipaggerà

Alfa Romeo punta a un nuovo crossover da 4,3 m su piattaforma STLA Small: produzione prevista a Pomigliano nel 2028, potenziando lo stabilimento con altri modelli Stellantis

Alfa Romeo, piattaforma STLA a Pomigliano: cosa equipaggerà
G C
Giorgio Colari
Pubblicato il 30 set 2025

Un nuovo capitolo si prepara ad aprirsi nella storia di Alfa Romeo, con un progetto destinato a lasciare il segno sia sul mercato sia nell’industria automobilistica italiana. Il marchio del Biscione, infatti, sta pianificando l’introduzione di un inedito crossover lungo 4,3 metri, che vedrà la luce tra le mura dello storico stabilimento di Pomigliano nel 2028. Un piano che si inserisce in una strategia più ampia di rilancio industriale e di posizionamento competitivo, con l’obiettivo di rafforzare la presenza del brand nel segmento dei SUV compatti e di garantire una nuova linfa produttiva a uno dei siti simbolo dell’automotive nazionale.

La nuova vettura, attualmente identificata con il nome provvisorio di Alfetta, promette di diventare un tassello fondamentale nell’offerta di Alfa Romeo. Il modello si collocherà esattamente tra la Junior e la Tonale, andando così a colmare un vuoto strategico nella gamma e rispondendo a una domanda di mercato in continua evoluzione. Grazie alle sue dimensioni, con una lunghezza di 4,3 metri, la nuova Alfetta offrirà una soluzione ideale per chi cerca un SUV compatto ma allo stesso tempo spazioso, distinguendosi dalla più piccola Junior (4,17 metri) e proponendosi come alternativa più accessibile rispetto alla Tonale.

Una piattaforma chiave

Dal punto di vista tecnico, la scelta della piattaforma modulare STLA Small rappresenta un elemento chiave. Sviluppata dal gruppo Stellantis, questa architettura permetterà di offrire il nuovo crossover sia in versione completamente elettrica sia con motorizzazioni ibride, in linea con le tendenze di elettrificazione che stanno rivoluzionando il settore. Una flessibilità che consentirà a Alfa Romeo di soddisfare le esigenze di una clientela sempre più attenta alle tematiche ambientali, senza rinunciare a prestazioni e piacere di guida.

La decisione di assegnare la produzione del nuovo modello allo stabilimento di Pomigliano non è affatto casuale. Il sito produttivo campano, infatti, si trova in una fase di transizione e necessita di nuovi progetti per garantire la continuità occupazionale e la piena valorizzazione delle proprie competenze. Secondo fonti interne, il 2028 sarà un anno cruciale non solo per l’arrivo della Alfetta, ma anche per l’avvio di altri due modelli strategici: la futura Fiat Pandina e una nuova vettura a marchio Lancia, con ogni probabilità la tanto attesa nuova Delta. Un portafoglio produttivo che punta a consolidare il ruolo di Pomigliano come hub fondamentale per il futuro di Stellantis in Italia.

Un impatto enorme

L’impatto del progetto va ben oltre i confini dello stabilimento. Le organizzazioni sindacali e le istituzioni locali osservano con grande attenzione questa operazione, riconoscendone il potenziale per generare effetti positivi sull’intero indotto e sull’economia del territorio. La produzione di tre nuovi modelli, tra cui la Alfetta, potrebbe rappresentare una vera svolta per l’occupazione e per la competitività dell’industria automobilistica nazionale, in un momento in cui il settore affronta sfide senza precedenti.

Nonostante l’entusiasmo, restano ancora alcuni punti interrogativi. La denominazione commerciale definitiva del nuovo crossover non è stata ancora ufficializzata, così come non sono stati diffusi dettagli sulle specifiche tecniche complete e sulla gamma di motorizzazioni previste. Tuttavia, l’intenzione di presentare il progetto come parte integrante del nuovo piano industriale che l’amministratore delegato Antonio Filosa illustrerà all’inizio del 2026 lascia intendere che il modello sarà uno dei pilastri della strategia futura di Alfa Romeo.

Sfida di posizionamento

L’inserimento della Alfetta nella gamma del Biscione comporta anche una sfida in termini di posizionamento: dovrà sapersi distinguere dalla Junior per personalità, dotazione e stile, ma al contempo offrire una proposta più compatta e accessibile rispetto alla Tonale. Un equilibrio delicato, in un segmento di mercato caratterizzato da una concorrenza sempre più agguerrita e da clienti esigenti.

In attesa di comunicazioni ufficiali da parte di Stellantis, che dovrebbero arrivare in concomitanza con la presentazione del nuovo piano industriale, rimangono aperte diverse questioni sulle specifiche del veicolo e sulle strategie di motorizzazione. Ciò che appare ormai certo è la volontà di rafforzare la presenza produttiva in Italia, con Pomigliano che si conferma come sito strategico per il futuro del gruppo e per la rinascita di una tradizione automobilistica che guarda al domani senza dimenticare le proprie radici.

Se vuoi aggiornamenti su Anticipazioni inserisci la tua email nel box qui sotto:

Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.

Ti potrebbe interessare: