Lancia, il flop è servito: quest'anno vende meno di Ferrari

Nel primo semestre 2025 Ferrari ha venduto 7.087 auto contro le 6.500 di Lancia. La Ypsilon fatica e la Gamma 2026 dovrà dimostrare il rilancio del marchio torinese

Lancia, il flop è servito: quest'anno vende meno di Ferrari
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Giorgio Colari
Pubblicato il 23 set 2025

Il primo semestre del 2025 segna un momento storico per il settore automobilistico italiano: Ferrari supera Lancia nelle vendite, registrando 7.087 vetture contro le 6.500 del marchio torinese. Questo sorpasso, più che una semplice curiosità statistica, rappresenta un segnale di allarme per chi segue da vicino le vicende del rilancio di Lancia, soprattutto alla luce degli sforzi compiuti con la nuova Ypsilon.

Analizzando i dati, emergono criticità significative per il marchio torinese. La nuova Ypsilon, lanciata a febbraio 2024 e considerata il pilastro della rinascita di Lancia, ha raggiunto nei primi otto mesi del 2025 circa 7.886 immatricolazioni in Europa. Tuttavia, restringendo il focus al primo semestre, il quadro si fa meno rassicurante: 5.367 unità vendute in Italia e appena 981 nel resto del continente, per un totale di circa 6.348 vetture. Questi numeri sottolineano le difficoltà di penetrazione nei mercati europei e pongono interrogativi sulla reale efficacia delle strategie adottate.

Impietoso il confronto con la precedente generazione

Il confronto con la generazione precedente della Ypsilon appare impietoso. Sebbene la casa madre sottolinei che ogni nuova Ypsilon generi un fatturato pari a due modelli della generazione passata, il volume delle vendite attuali si attesta a circa un terzo rispetto al passato. Un divario che i margini unitari più elevati non riescono a colmare, soprattutto in un segmento – quello delle city car ibride – sempre più affollato e competitivo, e in alcuni mercati in contrazione.

Nonostante la nuova Ypsilon parta da un prezzo di 17.990 euro e possa beneficiare di incentivi statali fino a 11.000 euro, le promozioni messe in campo non sembrano essere sufficienti a stimolare la domanda. La clientela, sempre più esigente in termini di design e qualità, guarda con attenzione alle alternative, spesso preferendo modelli concorrenti più consolidati o proposte più aggressive sul fronte degli sconti.

Una strategia (forse) da rivedere

La strategia di Lancia rimane comunque orientata verso un rilancio graduale e strutturato. Dopo la Ypsilon, il 2026 vedrà il debutto della nuova Gamma, una berlina di segmento superiore lunga 4,7 metri. Questo modello rappresenta una scommessa importante per il futuro del marchio, che punta a riconquistare prestigio e a inserirsi in segmenti più redditizi. Tuttavia, la visione di espansione delineata dal piano industriale sembra oggi in contrasto con i risultati ottenuti: la capacità di sostenere contemporaneamente volumi e immagine di marca appare incerta, sollevando dubbi sulla solidità del percorso intrapreso.

Gli esperti del settore sottolineano che il confronto diretto tra Lancia e Ferrari presenta limiti evidenti. Ferrari opera come brand di lusso, con volumi volutamente ridotti e margini elevatissimi, mentre Lancia mira a riconquistare la fascia premium di massa, un mercato dove la pressione competitiva è altissima e i margini sono più contenuti. Tuttavia, l’impatto mediatico del sorpasso non va sottovalutato: la notizia di Ferrari davanti a Lancia rischia di minare ulteriormente la reputazione e la percezione del marchio torinese presso il grande pubblico e gli addetti ai lavori.

Tanti aspetti da valutare

Il dibattito interno ed esterno al gruppo Stellantis si anima attorno a diversi aspetti: dalla qualità del prodotto alla forza della rete di vendita, fino alla capacità di offrire un servizio post-vendita all’altezza delle aspettative. Alcuni analisti suggeriscono che sia necessario rivedere la comunicazione, ricalibrare le politiche di prezzo e rafforzare la motivazione della rete dei concessionari. Altri, invece, sostengono che la vera chiave per il rilancio risieda nello sviluppo di una gamma più distintiva e meno dipendente da promozioni a breve termine, puntando proprio su modelli come la futura Gamma per recuperare margini e autorevolezza.

I risultati del 2025 si configurano quindi come un campanello d’allarme per Lancia. La strada verso la ripresa si prospetta lunga e accidentata: la trasformazione delle scelte tecniche e commerciali in volumi sostenibili rappresenta una sfida complessa. Il 2026, con il lancio della Gamma, sarà un banco di prova decisivo. Il destino del marchio torinese si giocherà sulla capacità di coniugare innovazione, qualità e appeal commerciale in un mercato sempre più esigente e in rapida evoluzione.

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