Bentley segue l'esempio di Porsche: nessun addio alla benzina
Bentley mantiene motori a benzina per i futuri Bentayga, Continental GT e Flying Spur, posticipando l'obiettivo di elettrificazione completa al 2035 e lanciando modelli ibridi ed elettrici dal 2026
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La rivoluzione elettrica nel mondo dell’auto di lusso subisce una frenata: Bentley rivede i propri piani, scegliendo di prendersi cinque anni in più prima di abbandonare definitivamente i propulsori tradizionali. Il marchio britannico, simbolo di eccellenza e raffinatezza, posticipa infatti dal 2030 al 2035 il traguardo dell’elettrificazione totale, segnando una svolta importante nel programma Beyond100. Questo slittamento rappresenta molto più di un semplice ritocco al calendario: si tratta di un ridimensionamento sostanziale delle ambizioni, con una chiara conferma della presenza dei motori a benzina sulle ammiraglie della casa, come la Bentayga, la Continental GT e la Flying Spur.
Elettrificazione ricalibrata
Nonostante questa revisione, Bentley non rinuncia all’elettrificazione ma ne ricalibra i tempi, adeguandosi alle reali condizioni di mercato e alle esigenze della clientela internazionale. Il nuovo percorso prevede l’introduzione di veicoli completamente elettrici soltanto a partire dal 2026, mentre i modelli di punta continueranno a essere equipaggiati con motori tradizionali, per rispondere alla forte domanda ancora presente in mercati strategici come il Medio Oriente e il Nord America.
La strategia aggiornata della casa britannica prevede un piano preciso e graduale: dal 2026 in poi, ogni anno verrà presentato un nuovo modello ibrido o completamente elettrico, inaugurando questa fase con un SUV urbano a zero emissioni. Il futuro del marchio si gioca quindi su una doppia anima, in cui tradizione e innovazione convivono, e dove l’ibrido plug-in rappresenta una tappa intermedia fondamentale per accompagnare la clientela verso la mobilità del domani.
La trasformazione di Crewe
A supporto di questa trasformazione, lo storico stabilimento di Crewe è oggetto di investimenti significativi: nuove linee produttive dedicate ai veicoli elettrici e una modernizzazione delle infrastrutture sono in corso, a testimonianza dell’impegno concreto di Bentley verso una transizione sostenibile, seppur più diluita nel tempo.
La scelta di posticipare l’addio ai motori termici non è isolata: segue infatti la linea tracciata dagli altri marchi premium del gruppo Volkswagen. Porsche, ad esempio, ha recentemente annunciato ingenti investimenti per lo sviluppo di propulsori a combustione sempre più efficienti, mentre Audi ha rivisto i propri obiettivi, rinunciando alla completa conversione all’elettrico entro il 2033. Come ha sottolineato il CEO Frank-Steffen Walliser, la stretta collaborazione tra i brand del gruppo, soprattutto in termini di piattaforme e componentistica, rende inevitabile un allineamento delle strategie.
La logica commerciale alla base di questa decisione è evidente: secondo il management di Bentley, la domanda di veicoli elettrici nel segmento lusso non ha ancora raggiunto livelli sufficienti a giustificare un abbandono totale dei propulsori tradizionali. In particolare, in regioni dove la cultura dell’auto di prestigio è profondamente radicata e l’infrastruttura di ricarica premium ancora limitata, i clienti continuano a preferire le prestazioni e la personalizzazione offerte dai motori a combustione.
Non mancano le critiche
Non sono mancate le critiche da parte delle organizzazioni ambientaliste, che vedono in questa scelta una contraddizione rispetto all’urgenza climatica e agli obiettivi di riduzione delle emissioni. Tuttavia, molti analisti del settore sottolineano come il mercato del lusso sia caratterizzato da dinamiche uniche: i clienti sono più sensibili alle performance, all’esclusività e alle possibilità di personalizzazione, piuttosto che alla sola sostenibilità ambientale. In quest’ottica, il mantenimento di una gamma termica per modelli iconici come la Bentayga, la Continental GT e la Flying Spur appare una scelta razionale e coerente con le aspettative del target di riferimento.
In definitiva, la decisione di Bentley rappresenta un esempio emblematico della flessibilità richiesta oggi al settore automobilistico, chiamato a bilanciare esigenze ambientali, richieste della clientela e obiettivi di business. La revisione del piano Beyond100 segna l’inizio di una nuova fase, in cui la transizione verso l’elettrico non viene abbandonata, ma si adatta ai tempi e alle reali possibilità offerte dal mercato. Il percorso verso la mobilità a zero emissioni resta dunque una priorità, ma si sviluppa attraverso tappe intermedie, con una strategia che privilegia l’evoluzione graduale e la capacità di rispondere con prontezza ai cambiamenti dello scenario globale.
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