Christian Horner, buonuscita da 90 milioni: ora pensa al ritorno in F1

Christian Horner si separa da Red Bull con una buonuscita di circa 80 milioni di sterline; possibile ritorno in F1 nella primavera 2026 con ipotesi Alpine e progetti tecnici

Di Renato Terlisi
Pubblicato il 23 set 2025
Christian Horner, buonuscita da 90 milioni: ora pensa al ritorno in F1

Un vero e proprio terremoto scuote il mondo della Formula 1: dopo oltre vent’anni di leadership e successi, Christian Horner lascia la Red Bull, segnando la fine di un’era e l’inizio di nuove, intriganti prospettive per il circus. Il manager britannico, figura centrale nella trasformazione della scuderia austriaca in una delle potenze assolute del motorsport, ha salutato il team accompagnato da una liquidazione monstre che ha già fatto storia: ben 80 milioni di sterline, cifra che al cambio attuale supera i 90 milioni di euro. Un importo che riflette sia il valore della sua esperienza che la volontà di chiudere il rapporto senza strascichi legali.

Le indiscrezioni

Secondo fonti autorevoli come The Times e Daily Mail, riprese poi da Reuters e dal Corriere della Sera, questa buonuscita da record ha permesso a Horner di liberarsi con largo anticipo da un contratto che lo avrebbe legato alla scuderia fino al 2030. Il suo palmarès parla chiaro: otto titoli piloti e sei costruttori sotto la sua gestione, risultati che lo hanno consacrato come uno dei top manager più influenti della storia recente della Formula 1.

Ma ciò che più intriga addetti ai lavori e appassionati è il futuro che attende Christian Horner. Nel paddock, infatti, si rincorrono voci insistenti di un suo ritorno anticipato ai box, già nel ritorno 2026, con una nuova avventura professionale al fianco di una scuderia in cerca di rilancio. Tra le possibili destinazioni, spicca con forza il nome di Alpine, squadra francese che proprio nel 2026, anno di profondi cambiamenti regolamentari e tecnici, potrebbe trarre enorme vantaggio dall’esperienza di un manager così navigato.

Ipotesi Alpine

Il 2026, infatti, rappresenta uno spartiacque per la Formula 1: l’introduzione di nuovi regolamenti tecnici e motoristici promette di ridisegnare completamente la gerarchia tra i team, offrendo opportunità inedite a chi saprà coglierle con tempestività e visione strategica. In questo scenario rivoluzionario, la presenza di una figura come Christian Horner in una squadra come Alpine potrebbe risultare decisiva per puntare subito ai vertici e riscrivere le dinamiche della competizione.

La notizia dell’addio ha inevitabilmente generato reazioni contrastanti all’interno del paddock. Da un lato, prevale l’ammirazione per il percorso di un manager capace di trasformare la Red Bull da outsider a forza dominante del campionato. Dall’altro, cresce la curiosità su come la scuderia austriaca saprà riorganizzarsi senza una delle sue colonne portanti. Per alcuni analisti, la generosa liquidazione rappresenta semplicemente il prezzo di mercato di un top manager sportivo; per altri, invece, è la dimostrazione della volontà di entrambe le parti di evitare dispute legali pubbliche e di garantire una transizione ordinata.

Ora pensa alla famiglia

Dopo l’uscita ufficiale, avvenuta durante la pausa estiva, Christian Horner ha scelto di allontanarsi temporaneamente dai riflettori, dedicandosi alla moglie Geri Halliwell e agli interessi personali, in attesa di valutare con calma le nuove opportunità. Tuttavia, le fonti a lui vicine sottolineano come questa sia soltanto una fase di pausa e non un vero e proprio ritiro definitivo dal mondo delle corse.

Per i tifosi e gli addetti ai lavori, la prospettiva più affascinante resta quella di vedere Christian Horner protagonista di una nuova sfida proprio nell’anno della rivoluzione tecnica. Un possibile approdo in Alpine nel ritorno 2026 potrebbe ridefinire alleanze e antagonismi, aggiungendo ulteriore suspense e interesse a una stagione che già si preannuncia ricca di colpi di scena. Il circus della Formula 1 si prepara così ad accogliere una nuova pagina di storia, dove il carisma e l’esperienza di Horner potrebbero ancora una volta fare la differenza.

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