Preferisce i soldi subito e rifiuta la vincita di una Porsche

Michael Barton vince una Porsche 911 Turbo ma sceglie 75.000 sterline per acquistare la prima casa e pensare al futuro della famiglia. Una scelta di responsabilità

Di Fabrizio Caratani
Pubblicato il 22 set 2025
Preferisce i soldi subito e rifiuta la vincita di una Porsche

Immaginate di trovarvi di fronte a una scelta che farebbe sognare qualsiasi appassionato di motori: accettare una fiammante Porsche 911 Turbo vinta con una puntata di pochi penny oppure rinunciare all’iconica sportiva per incassare una somma considerevole e realizzare il sogno della prima casa. È proprio questa la situazione vissuta da Michael Barton, futuro papà britannico, che ha deciso di sorprendere tutti con una decisione che ha fatto il giro dei social network e ha acceso il dibattito tra chi vede l’auto come un simbolo di status e chi, invece, punta tutto sulla stabilità.

Un concorso fortunato

Il caso di Michael Barton è diventato virale nel giro di poche ore. Vincitore di un concorso online che metteva in palio una delle auto più desiderate al mondo, Barton si è trovato di fronte a un bivio: tenere la supercar tedesca, in grado di superare i 300 km/h e da sempre oggetto di culto per gli amanti delle prestazioni, oppure accettare la cifra alternativa di 75.000 sterline – poco meno di 86.000 euro – offerta dagli organizzatori. La sua scelta ha subito diviso l’opinione pubblica, con gli appassionati che gridavano allo scandalo e altri che, invece, lo hanno definito un esempio di lungimiranza e responsabilità.

A pesare sulla decisione di Barton sono stati diversi fattori. In primo luogo, la famiglia: con un bambino in arrivo, la prospettiva di garantire un futuro più sicuro e stabile è diventata prioritaria. “I costi di mantenimento di un veicolo così esclusivo sarebbero stati proibitivi nella mia situazione attuale”, ha spiegato Barton, evidenziando come la sicurezza economica sia oggi un valore imprescindibile, soprattutto per chi si trova a dover pianificare il futuro dei propri cari. Non solo: “Non avrei nemmeno il tempo di godermela appieno”, ha aggiunto, sottolineando quanto sia importante valutare la reale utilità di un bene di lusso rispetto alle necessità quotidiane.

Una scelta ponderata

La sua scelta pragmatica non rappresenta un caso isolato. Negli ultimi anni, infatti, sono sempre di più i vincitori di premi automobilistici che preferiscono convertire il premio in denaro piuttosto che affrontare le spese di assicurazione, bollo e manutenzione di veicoli di lusso. Si tratta di una tendenza che riflette un profondo cambiamento di mentalità, legato anche alle crescenti difficoltà di accesso al mercato immobiliare, soprattutto per le giovani coppie che vedono nella casa il simbolo della realizzazione personale e familiare.

L’episodio di Barton si inserisce così in un contesto più ampio di storie curiose e talvolta paradossali legate al mondo delle Porsche 911 Turbo. Non mancano infatti racconti di esemplari abbandonati per anni in parcheggi dimenticati, come quello ad Amsterdam, dove la vegetazione ha finito per inglobare la carrozzeria della supercar. O ancora, i corsi di guida specifici richiesti per poter mettere le mani su versioni ultra-esclusive come la 911 Manthey, testimonianza di quanto il possesso di questi gioielli su quattro ruote implichi costi e responsabilità spesso sottovalutati.

Storia che va oltre l’aneddoto

Ma la storia di Michael Barton va oltre il semplice aneddoto: solleva interrogativi profondi sulle priorità nella società contemporanea. Meglio puntare su un bene di lusso che rappresenta piacere immediato e status sociale, o investire in qualcosa che garantisca stabilità e tranquillità a lungo termine? Nel caso di Barton, la risposta è stata netta: “La fortuna più grande è saper riconoscere ciò che conta davvero”, ha dichiarato, invitando implicitamente tutti a riflettere su quali siano i veri valori su cui costruire il proprio futuro.

Nonostante la rinuncia alla Porsche 911 Turbo possa apparire impensabile agli occhi degli appassionati, la scelta di Barton si fa portavoce di una generazione che, di fronte alle incertezze economiche e alle sfide quotidiane, non esita a mettere al primo posto la sicurezza economica e il benessere della famiglia. Una decisione che, seppur apparentemente controcorrente, dimostra come il vero lusso oggi sia poter vivere senza rimpianti, investendo nel proprio futuro e in quello delle persone che si amano.

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