Questa Ferrari è stata creata per celebrare la carriera di un leggendario designer

La Ferrari GG50 di Giorgetto Giugiaro reinterpreta la 612 Scaglietti con un design fastback con portellone, interni più pratici e il V12 5.7 da 540 cavalli

Questa Ferrari è stata creata per celebrare la carriera di un leggendario designer
F C
Fabrizio Caratani
Pubblicato il 24 dic 2025

Quando il design automobilistico incontra la praticità, nascono progetti destinati a lasciare il segno nella storia. È il caso della Ferrari GG50, una vettura che rappresenta molto più di una semplice reinterpretazione: è un omaggio personale di Giorgetto Giugiaro al suo mezzo secolo di carriera, presentato in grande stile al Salone di Tokyo 2005. Partendo dalla base della celebre Ferrari 612 Scaglietti, la GG50 si distingue per un approccio innovativo che riesce a fondere in modo magistrale prestazioni elevate, soluzioni ergonomiche all’avanguardia e un design inedito, aprendo un dibattito interessante tra puristi e innovatori.

Una filosofia è chiara

La filosofia che guida la creazione della Ferrari GG50 è chiara: mantenere intatta la meccanica d’eccellenza della 612, ma ridefinirne completamente l’aspetto e la funzionalità. Rispetto al modello originale, la GG50 è più corta di 9 centimetri, un dettaglio che si traduce in una silhouette più filante e compatta. Il vero colpo di scena, però, è rappresentato dalla coda hatchback fastback: una soluzione che unisce la sportività tipica del marchio a una praticità sorprendente. Il portellone posteriore, abilmente celato, si rivela un vero e proprio manifesto della filosofia di Giugiaro: la bellezza non deve mai essere in contrasto con la funzionalità.

Entrando nell’abitacolo, l’innovazione diventa protagonista assoluta. La GG50 propone una configurazione interna che riscrive le regole delle granturismo ad alte prestazioni. Gli schienali dei sedili posteriori sono completamente ribaltabili, trasformando lo spazio in una piattaforma di carico piatta lunga ben 1,4 metri. Un risultato reso possibile grazie allo spostamento strategico del serbatoio, che permette di ampliare la versatilità dell’auto senza intaccare la distribuzione dei pesi, elemento cruciale per la dinamica di guida. Un ulteriore tocco di praticità arriva dal lunotto posteriore abbassabile, che agevola l’accesso ai sedili posteriori e aumenta la percezione di spazio a bordo.

Motore a 12 cilindri

Dal punto di vista tecnico, la Ferrari GG50 resta fedele alla tradizione. Sotto il cofano pulsa il celebre V12 5.7 litri, un motore capace di sprigionare 540 cavalli a 7.250 giri al minuto, offrendo un’esperienza di guida coinvolgente e prestazioni di altissimo livello. La trasmissione è affidata a un cambio sequential F1 a sei rapporti, una soluzione che garantisce cambi marcia rapidi e precisi, trasmettendo tutta la potenza alle ruote posteriori e assicurando una risposta dinamica in linea con il DNA Ferrari.

La realizzazione del progetto è stata un esempio di efficienza e sinergia tra creatività e ingegneria. Gli schizzi iniziali, datati febbraio 2005, hanno rapidamente lasciato spazio a un prototipo in scala reale, completato da Italdesign e Ferrari già nell’aprile dello stesso anno. Questo processo dimostra come una visione estetica audace possa convivere con i vincoli tecnici e produttivi, portando alla nascita di una vettura che riesce a essere al tempo stesso iconica e funzionale.

Opinioni contrastanti

Non sorprende che la Ferrari GG50 abbia suscitato opinioni contrastanti tra gli appassionati e gli addetti ai lavori. Da un lato, molti hanno riconosciuto il merito di Giugiaro nell’aver saputo reinterpretare una delle granturismo più amate senza tradirne l’essenza tecnica. Dall’altro, i puristi hanno espresso qualche perplessità riguardo alle proporzioni modificate rispetto alla 612 classica, temendo un allontanamento dai canoni stilistici tradizionali. Tuttavia, è innegabile che il progetto abbia raggiunto il suo obiettivo principale: celebrare il genio creativo di uno dei più grandi maestri del car design contemporaneo.

La Ferrari GG50 si impone così come un punto di riferimento nel panorama delle concept car, dimostrando che la ricerca della praticità quotidiana può convivere armoniosamente con la passione per le prestazioni e l’innovazione tecnica. Questa vettura rappresenta una sintesi perfetta tra esercizio stilistico e concretezza progettuale, un esempio virtuoso di come la sperimentazione possa arricchire la tradizione senza snaturarla. Un tributo autentico al passato, ma con lo sguardo rivolto al futuro del design automobilistico.

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