Vendite auto cinesi in Europa, qual è il brand che vende di più
Nel 2025 le immatricolazioni di auto cinesi in Europa crescono vistosamente: MG ZS domina, BYD Seal U, Jaecoo 7 e Dacia Spring segnano performance rilevanti
L’avanzata delle vendite auto cinesi in Europa non è più una semplice tendenza passeggera, ma una vera e propria rivoluzione che sta riscrivendo gli equilibri del mercato automobilistico continentale. Nei primi undici mesi del 2025, i dati Dataforce diffusi da Autonews parlano chiaro: le auto prodotte in Cina stanno conquistando i consumatori europei con una rapidità sorprendente, portando con sé un’ondata di novità, sfide e opportunità che nessun costruttore o operatore del settore può più permettersi di ignorare.
In cima alla classifica
In cima alla classifica delle auto cinesi più vendute in Europa svetta la MG ZS, con ben 112.582 immatricolazioni. Un risultato impressionante, che segna un incremento di 26.000 unità rispetto al 2024 e sottolinea la capacità del marchio di attrarre una clientela sempre più ampia grazie a una combinazione vincente di prezzo, tecnologia e stile. Ma non è l’unica protagonista di questa scalata: la BYD Seal U segue a ruota con 69.206 esemplari consegnati, mentre la MG HS si attesta a quota 67.057, consolidando il ruolo di MG come punto di riferimento tra i costruttori orientali.
A rendere ancora più interessante il panorama delle vendite auto cinesi in Europa è la presenza di nuovi attori pronti a sfidare i giganti del settore. Marchi come Jaecoo 7 e Omoda 5 stanno rapidamente guadagnando terreno, segno di un mercato in continua evoluzione e di una domanda sempre più aperta alle novità. In questo scenario, anche i produttori europei si muovono con strategie innovative: la Dacia Spring, pur appartenendo al Gruppo Renault, viene prodotta in Cina e rappresenta un esempio concreto di come la produzione asiatica sia diventata un asset fondamentale anche per i brand storici del Vecchio Continente.
Un successo che si fonda su tre punti
Il successo delle auto cinesi in Europa si fonda su tre pilastri solidi e ben identificabili. Il primo è rappresentato dalle tecnologie legate alle batterie, che garantiscono autonomie elevate e costi contenuti, rendendo modelli come la BYD Dolphin Surf e la Leapmotor T03 particolarmente appetibili per chi cerca un veicolo elettrico efficiente e accessibile. Il secondo pilastro è la rapida espansione delle reti commerciali: le case automobilistiche cinesi stanno investendo massicciamente nella creazione di showroom e punti assistenza in tutta Europa, riducendo le distanze con i potenziali clienti e offrendo un servizio sempre più capillare.
Il terzo elemento chiave è rappresentato dalle politiche di prezzo aggressive. I costruttori cinesi, grazie a una filiera produttiva ottimizzata e a una struttura dei costi competitiva, riescono a proporre veicoli con un rapporto qualità-prezzo difficilmente eguagliabile dai concorrenti occidentali. Questo aspetto si riflette soprattutto nella fascia delle utilitarie e dei SUV compatti, dove modelli come la MG3 e la Xpeng G6 stanno rapidamente conquistando quote di mercato, spingendo i consumatori europei a riconsiderare le proprie scelte d’acquisto.
Non mancano le sfide
Tuttavia, non mancano le incertezze e le sfide. Tra le principali preoccupazioni degli operatori e dei clienti si segnalano i dubbi sul valore residuo delle auto cinesi, la disponibilità di ricambi in alcuni mercati e le garanzie post-vendita, che in alcune realtà risultano ancora poco strutturate. Questi fattori rappresentano degli ostacoli che i produttori dovranno affrontare per consolidare la loro presenza e costruire una reputazione solida nel lungo periodo.
Il panorama che emerge è quello di una ridefinizione globale degli equilibri nel settore automobilistico. I costruttori europei, chiamati a fronteggiare una concorrenza sempre più agguerrita, sono costretti a innovare e a rivedere le proprie strategie, mentre i policymaker e le società di noleggio valutano con attenzione i costi totali di gestione delle flotte, considerando non solo il prezzo d’acquisto ma anche la manutenzione, l’affidabilità e la tenuta del valore nel tempo.