Fiat rinomina la Panda in Pandina, mentre il FireFly perde 5 CV

Fiat ufficializza il cambio da Panda a Pandina: la Pandina Hybrid arriva in tre allestimenti con il 1.0 mild hybrid a 65 CV. Prezzi di listino e differenze con la Grande Panda

Fiat rinomina la Panda in Pandina, mentre il FireFly perde 5 CV
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Giorgio Colari
Pubblicato il 6 ott 2025

Senza proclami né annunci roboanti, Fiat ha cambiato la denominazione della sua celeberrima citycar: la Panda ora si chiama ufficialmente Pandina. Il restyling è già visibile sul sito italiano del marchio e nel configuratore online, dove ogni versione porta il nuovo nome. Un cambiamento apparentemente piccolo, ma carico di significato.

Un’icona italiana che si reinventa

La Fiat Panda è una leggenda del design e della mobilità italiana: nata il 29 febbraio 1980, ha attraversato decenni di rivoluzioni automobilistiche. Nel 2024 era stata introdotta una versione speciale chiamata Pandina, su base Cross, come modello di punta della gamma. Ma finora quel nome era rimasto un allestimento di nicchia, non un’etichetta dominante.

Con la decisione attuale, però, Fiat sancisce una nuova strategia: tutte le versioni della citycar assumeranno la denominazione Pandina, trasformando quel vezzeggiativo in nome ufficiale e ridefinendo il rapporto con la Grande Panda, il nuovo modello più ampio e tecnologico.

Motore e potenza: una lieve decrescita

Un cambiamento tecnico accompagna questa trasformazione nominale: il motore mild hybrid 1.0 a 3 cilindri, che prima erogava 70 CV, vede la sua potenza ridotta a 65 CV. La modifica probabilmente risponde a nuove esigenze normative sulle emissioni, e allineerebbe l’unità a quella già impiegata sulla Fiat 500 Hybrid. Gli allestimenti confermati sono POP, Icon e Cross (ora versione di punta). I prezzi partono da 15.950 euro per la base, salendo a 16.800 euro per Icon e a 19.050 euro per Cross.

Distinguersi nella famiglia Fiat

Il cambio di nome non è un capriccio. Serve a chiarire la distinzione tra la citycar attuale – compatta, tradizionale – e la Grande Panda, che avrà dimensioni, architettura e ambizioni diverse. Il CEO Fiat, Olivier Francois, aveva già citato il termine “Pandina” in vari contesti, suggerendo che potesse essere più che un soprannome.

In altri mercati europei la transizione è già in atto (come in Germania), e ci si aspetta che nei prossimi mesi il nuovo nome venga esteso a livello internazionale.

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