Ferrari svela un nuova pista privata, per restare al vertice mondiale

La casa di Maranello inaugura l'e-Vortex: 1.887 m di pista, rettilineo da 600 m, porfido speciale e workshop 1.000 m² per test NVH, comfort e durabilità

Ferrari svela un nuova pista privata, per restare al vertice mondiale
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Giorgio Colari
Pubblicato il 7 ott 2025

Un’aria nuova soffia su Maranello. Un vento sottile, ma deciso, che sa di futuro, asfalto caldo e passione ingegneristica. È il profumo dell’innovazione che si respira tra le colline modenesi, dove Ferrari ha appena scritto un nuovo capitolo della sua leggenda: si chiama e-Vortex, ed è più di una pista. È un laboratorio dinamico, una sfida al tempo stesso tecnico e simbolico, completato in meno di quattro mesi. Un tracciato che non ruba la scena alla storica Fiorano, ma che si affianca ad essa, alzando l’asticella dello sviluppo in casa Cavallino.

La rivoluzione nei test Ferrari

Per chi conosce il marchio, sa bene che a Maranello il test non è mai stato solo “collaudo”. È un rito. Un processo meticoloso dove ogni curva, ogni vibrazione, ogni sussurro del motore viene ascoltato come se fosse l’ultima nota di un’orchestra sinfonica. Con Ferrari e-Vortex, questa sinfonia si suona su 1.887 metri di tracciato e oltre 37.000 metri quadrati di superficie, pensati per riprodurre in scala controllata le condizioni reali — ma con una precisione che la strada pubblica non può offrire.

La pista è divisa in settori funzionali: due curve ampie con banking e pendenze studiate per stressare il telaio in modo sicuro; un rettilineo da 600 metri per testare accelerazioni e frenate; curve di handling che svelano i segreti della dinamica. E poi le superfici speciali, come il pavé in blocchi di porfido e i tratti disconnessi, veri e propri strumenti di analisi per l’NVH: rumore, vibrazioni, durezza. Perché anche il silenzio, in una Ferrari, ha la sua voce.

Dalla strada alla pista: un cambiamento strategico

La decisione di spostare il cuore dei test da strada a circuito non è solo una scelta tecnica. È una strategia. In un mondo in cui i dati guidano l’eccellenza, serve un ambiente dove ogni parametro sia sotto controllo, ogni anomalia identificabile al primo battito di ruota. Il traffico, il meteo, l’imprevedibilità delle condizioni urbane: tutto questo resta fuori dai cancelli di e-Vortex.

Il vantaggio è duplice: da un lato si riducono i margini d’errore nei test; dall’altro, si abbassa l’impatto sulle comunità locali. Meno vetture in prova su strada significa meno disagi per il territorio, meno emissioni, meno rumore. È un modo elegante di fare industria: efficace, silenzioso, responsabile. Come una gran turismo che sfreccia veloce ma non disturba.

La nuova officina: efficienza al centro

E se l’e-Vortex è la pista dove si corre verso il domani, la nuova officina adiacente – 1.000 metri quadrati di efficienza operativa – è il centro di controllo di questa rivoluzione. Qui si svolgono le verifiche statiche, le revisioni tra un test e l’altro, le analisi tecniche. Un flusso continuo tra pista e banco, tra velocità e precisione. È l’anello mancante che unisce la passione alla scienza.

Numeri alla mano, l’infrastruttura è una dichiarazione d’intenti:

  • 1.887 metri di pista, con larghezze variabili fino a 14 metri;
  • 600 metri di rettilineo centrale;
  • pavé e superfici scolpite per il test estremo di comfort e durabilità;
  • officina attrezzata per lavorazioni rapide e coordinate;
  • tutto completato in meno di quattro mesi.

Un tempio moderno della tecnica, dove l’ossessione per il dettaglio incontra la velocità dell’azione.

Maranello guarda avanti

Nel tempo in cui l’industria automobilistica cambia pelle — tra elettrificazione, IA, guida assistita — Ferrari continua a parlare la lingua della passione meccanica, ma con un vocabolario sempre più evoluto. Il tracciato e-Vortex è la risposta a una domanda che a Maranello non smette mai di essere posta: come possiamo migliorare ancora?

Ecco allora che mentre altri rincorrono il cambiamento, Ferrari lo progetta, lo costruisce, lo mette in pista. In silenzio, con classe. Con la determinazione di chi sa che la perfezione non è un punto d’arrivo, ma una curva dietro cui spingere ancora. E dietro quella curva, oggi, c’è e-Vortex: dove ogni nuova Ferrari nasce, respira, e impara a correre.

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