Un salto nel passato, la radio torna un optional: il caso che fa discutere

La Opel Frontera Edition elimina il display centrale e usa un supporto smartphone: risparmio sui costi, dipendenza dal telefono e reazioni contrastanti dei consumatori

Un salto nel passato, la radio torna un optional: il caso che fa discutere
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Giorgio Colari
Pubblicato il 7 ott 2025

C’è qualcosa di sorprendentemente radicale nell’assenza. Nel togliere, anziché aggiungere. E in un tempo in cui ogni auto sembra dover brillare di LED, sensori e schermi a cascata, la nuova Opel Frontera, nella sua versione Edition, decide di fare l’esatto opposto: eliminare il display centrale. Un vuoto pieno di significato, che ha acceso un dibattito acceso — e non solo tra gli appassionati.

Sì, perché mentre ci si abitua a vetture che parlano, ascoltano, proiettano mappe e playlist sul parabrezza, una pagina Reddit tedesca ha rilanciato la foto degli interni del nuovo SUV compatto di Opel con un dettaglio quasi provocatorio: nessuno schermo infotainment centrale. Al suo posto? Un semplice alloggiamento per lo smartphone. Con tanto di commento ironico: “Anche la radio è un optional”.

Minimalismo strategico o ritorno al passato?

Quello della Frontera non è un caso isolato. Prima di lei, la Fiat Grande Panda e la Citroën C3 — entrambe parte della galassia Stellantis — avevano scelto una via simile per gli allestimenti base: niente schermo, ma una docking station per lo smartphone. Un ritorno alle origini o, forse, una nuova idea di essenzialità.

Nel caso della Frontera, si tratta dell’allestimento Edition, il primo gradino della gamma, al di sotto delle versioni GS e Ultimate. Qui, la tecnologia non è assente, ma deliberatamente ridotta all’essenziale: un display digitale dietro al volante per le informazioni fondamentali di guida, e nient’altro. Per il resto, è lo smartphone a diventare il cuore del sistema multimediale. Una volta connesso via Bluetooth, si può ascoltare musica, navigare, gestire chiamate. In caso contrario? Silenzio. O meglio, si torna alla radio solo se acquistata come optional.

Prezzo, percezione e pragmatismo

L’Opel Frontera Edition parte da 24.190 euro in Germania, 24.300 euro in Italia. Una soglia d’ingresso accessibile per un SUV compatto dal design moderno e dall’anima condivisa con Citroën C3 Aircross e la futura Fiat Grizzly. Tuttavia, per chi volesse il comfort di un touch screen, basta aggiungere il pacchetto Tech da circa 1.000 euro, arrivando intorno ai 25.200 euro.

Un delta contenuto, certo, ma sufficiente per aprire una riflessione: quanto davvero serve quello schermo centrale? E soprattutto, quanto costa — in termini economici e simbolici — la sua assenza?

Va detto che Stellantis non ha adottato ovunque lo stesso approccio. In Italia e Francia, ad esempio, la versione Ultimate della Frontera include di serie il display centrale con la radio. Una scelta che pare tenere conto delle aspettative dei mercati locali, dove l’infotainment è ormai percepito come standard irrinunciabile. In Germania, invece, si è preferito lasciare più libertà: chi vuole uno schermo, lo sceglie. Chi no, risparmia.

Una sfida culturale

Ciò che sorprende — e forse affascina — è il valore simbolico di questa scelta. In un’epoca in cui la tecnologia è sempre più pervasiva, togliere diventa un atto di rottura. È una proposta che costringe l’automobilista a interrogarsi: davvero mi serve tutto questo? O posso vivere (e guidare) bene anche con meno?

La Frontera, nella sua forma più semplice, non rinuncia alla sicurezza, né alla funzionalità. Ma propone un’idea alternativa di interfaccia: non più un sistema chiuso e proprietario, ma un’apertura totale allo smartphone personale, ormai compagno inseparabile del nostro quotidiano. Non è un downgrade: è una diversa architettura dell’esperienza a bordo.

Il futuro è (anche) questo?

Ciò che Opel, Fiat e Citroën stanno sperimentando con questi modelli entry-level è qualcosa che va oltre il contenimento dei costi. È una riflessione sul ruolo dell’automobile in una società che cambia. Forse non tutti accetteranno volentieri una plancia senza schermo. Forse qualcuno lo vedrà come un passo indietro. Ma per altri, potrebbe essere l’inizio di un nuovo equilibrio tra tecnologia e semplicità.

Del resto, l’essenziale non è mai fuori moda. E magari, proprio in quel vuoto dove ci si aspetterebbe un display, c’è lo spazio per immaginare un modo diverso di guidare. Più libero, più personale, più autentico. Proprio come questa Opel Frontera Edition.

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