Una Porsche 911 Dakar si sostituisce al bus della scuola

Una Porsche 911 Dakar è stata avvistata in Norvegia mentre accompagna il figlio a scuola. Con motore 3.0 litri twin turbo e trazione integrale, lo scatto ha fatto discutere online

Una Porsche 911 Dakar si sostituisce al bus della scuola
G C
Giorgio Colari
Pubblicato il 6 ott 2025

C’è chi la Porsche 911 Dakar la sogna su una duna del deserto, con le sospensioni in estensione e il motore che ruggisce in mezzo alla polvere. E poi c’è chi, molto più semplicemente, la usa per accompagnare il figlio a scuola. Siamo in Norvegia, in un tranquillo quartiere suburbano dove il rumore della campanella delle 8:00 si mescola, incredibilmente, al borbottio di un sei cilindri biturbo da 473 CV. Sì, perché una 911 Dakar – la versione rialzata e “off-road” della sportiva tedesca per eccellenza – è stata avvistata nel traffico del mattino, in mezzo a zaini, semafori e attraversamenti pedonali.

Le foto fanno il giro del web

Le foto, pubblicate su Reddit dall’utente Guilty_Lavishness227, raccontano tutto: nessun deserto all’orizzonte, solo un’auto da quasi 300.000 euro impegnata nella più banale delle routine quotidiane. E proprio questo contrasto ha fatto esplodere la curiosità online. “Un bambino fortunato”, ha scritto un utente. “Il papà è un mito”, ha commentato un altro. Secondo diversi residenti, la stessa auto è stata vista anche al supermercato. Nessuna paura dei carrelli o dei parcheggi stretti: questa Dakar è più hatchback da famiglia che supercar da collezione.

Rally car con lo zaino sul sedile

La Porsche 911 Dakar nasce per i rally raid: sospensioni rialzate, trazione integrale, modalità specifiche per la sabbia e un’estetica che richiama le 911 del Safari Rally anni ’80. Ma sotto sotto, è pur sempre una 911: motore 3.0 biturbo, 0-100 in 3,4 secondi, interni rifiniti e tecnologia da pista. Vederla impiegata per portare i figli a scuola è come usare un coltello da chef giapponese per tagliare il pane in cassetta. Eppure, funziona.

È forse proprio questo mix surreale – prestazioni esagerate e vita normale – che rende la scena così affascinante. Una supercar da mezzo milione di euro (sì, col listino e gli optional ci si arriva) usata per l’equivalente automobilistico del “prendere il latte”.

Non è un caso isolato

Situazioni del genere si stanno moltiplicando. In Regno Unito, due prototipi di McLaren Artura sono stati visti fuori da un supermercato Morrisons. A Monaco, una rarissima Porsche 911 GT1 con carrozzeria interamente in carbonio è stata fotografata tra scooter e aiuole. A Los Angeles, una Superlite SL-C è rimasta imbottigliata nel traffico della 101. Insomma, le supercar stanno scendendo dai piedistalli, e sempre più spesso si mescolano alla quotidianità.

Forse è un segno dei tempi. Forse è il vero lusso oggi: usare davvero le auto, non tenerle sotto vetro. E magari portare i propri figli a scuola con un’auto costruita per attraversare il Sahara a tutta velocità.

Flex silenzioso

In fondo, il vero “flex” non è possedere una Porsche 911 Dakar in Norvegia. È usarla. Ogni giorno. Tra una frenata e una corsa contro il tempo, tra lo zaino dimenticato e il parcheggio impossibile. E se anche l’asfalto del quartiere non sarà mai sabbia, la scena rimane indimenticabile. Perché sì, il deserto può aspettare. I genitori, invece, no.

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