Ferrari sceglie una soluzione aerospaziale per il suo launch control

Ferrari deposita un brevetto per un sistema di launch control con maniglia sul tetto: un ritorno all'analogico che punta a migliorare l'esperienza di guida, la praticità e la sicurezza

Ferrari sceglie una soluzione aerospaziale per il suo launch control
F C
Fabrizio Caratani
Pubblicato il 17 ott 2025

Nell’era della digitalizzazione spinta, dove ogni comando sembra passare attraverso schermi e pulsanti touch, Ferrari sorprende tutti riportando l’interazione tra uomo e macchina a un livello più tangibile e istintivo. L’ultima novità depositata dal Cavallino Rampante è un’idea che fonde analogico e avanguardia, recuperando il fascino di un gesto fisico e quasi rituale per accendere l’adrenalina della partenza. Parliamo di una semplice maniglia sul tetto, pensata per attivare il sofisticato sistema di launch control: un ritorno all’essenziale che promette di ridefinire l’esperienza di guida sulle sportive di Maranello.

Un brevetto sorprendente

Il cuore dell’innovazione risiede in un brevetto che mette al centro la semplicità e la fisicità del gesto. Il funzionamento è sorprendentemente intuitivo: il conducente, dopo aver premuto il pedale del freno, abbassa la maniglia posizionata sul padiglione dell’auto. Questo movimento attiva il launch control e, una volta rilasciata la maniglia, il meccanismo torna automaticamente nella posizione iniziale. Si tratta di un’alternativa concreta ai consueti pulsanti sulla plancia o ai sempre più diffusi comandi touchscreen, restituendo centralità all’azione manuale.

Questa scelta progettuale porta con sé molteplici vantaggi, sia dal punto di vista pratico sia emozionale. Da un lato, la richiesta di un’azione fisica richiama le atmosfere delle cabine dei piloti militari, dove ogni movimento ha un significato preciso e contribuisce a creare una sorta di rituale. Il gesto di abbassare la maniglia sul tetto prima di una partenza sportiva diventa così parte integrante della coreografia di guida, accentuando la scenografia e il pathos del momento. Dall’altro lato, la soluzione meccanica è pensata per ridurre le distrazioni: il conducente non deve più distogliere lo sguardo dalla strada per cercare un comando sulla plancia, con benefici diretti sui tempi di reazione e sulla sicurezza nelle partenze rapide.

Il potenziale economico

Non va sottovalutato, inoltre, il potenziale impatto economico di questa soluzione. Un sistema prevalentemente meccanico, rispetto ai complessi apparati elettronici, può essere più semplice e meno costoso da produrre e integrare nei veicoli. Questo non significa però rinunciare all’affidabilità: la maniglia sarà comunque collegata a controlli elettronici e sistemi di sicurezza, garantendo un equilibrio tra tradizione e tecnologia.

L’approccio di Ferrari è coerente con la filosofia del marchio, che da sempre punta a offrire un’esperienza di guida unica, emozionante e distintiva. L’introduzione di un comando fisico come la maniglia sul tetto diventa un elemento iconico, capace di rafforzare il legame emotivo tra pilota e vettura. Il gesto, quasi teatrale, di tirare la maniglia non è solo funzionale, ma rappresenta anche un simbolo di appartenenza al mondo delle auto ad alte prestazioni.

Non mancano le perplessità

Naturalmente, non mancano le domande e le perplessità da parte degli esperti del settore. Alcuni sollevano dubbi sull’ergonomia e sulla reale applicabilità della soluzione, soprattutto su modelli decappottabili o su vetture dotate di sistemi di protezione avanzati come airbag e roll-bar. Resta da valutare, inoltre, l’effettiva integrazione del sistema con le normative di sicurezza internazionali e l’usabilità per conducenti con differenti caratteristiche fisiche.

C’è però chi sottolinea come il sistema possa contribuire ad aumentare la sicurezza attiva: mantenendo le mani in una posizione naturale e lo sguardo fisso sulla strada, si riducono i rischi legati alle distrazioni, un aspetto fondamentale nelle situazioni di guida sportiva o su pista. Gli appassionati di motorsport potrebbero trovare in questa soluzione una connessione ancora più stretta con il mondo delle corse, dove ogni gesto ha un significato preciso e il controllo manuale è sinonimo di autenticità.

Solo per le più esclusive

Dal punto di vista commerciale, è probabile che questa innovazione venga inizialmente riservata ai modelli più esclusivi della gamma Ferrari, rafforzando il valore esperienziale e l’esclusività del marchio. Resta da vedere se e quando la maniglia sul tetto entrerà effettivamente in produzione di serie, o se rimarrà una suggestione destinata a restare confinata nei laboratori di ricerca e sviluppo.

Va ricordato, infine, che il deposito di un brevetto non implica necessariamente l’immediata implementazione della tecnologia: nel settore automobilistico molte idee restano allo stadio concettuale per anni, in attesa di superare test, processi di omologazione e ricevere il feedback dei potenziali clienti. Tuttavia, questa proposta evidenzia quanto il tema dell’interazione tra conducente e vettura sia strategico per il futuro della mobilità sportiva, e come Ferrari continui a investire per mantenere la sua leadership anche sul fronte dell’innovazione.

I prossimi mesi saranno cruciali per capire se questa soluzione saprà conquistare il cuore degli appassionati e, soprattutto, se rappresenterà davvero un valore aggiunto rispetto alle tecnologie già presenti sul mercato. Nel frattempo, la maniglia sul tetto si candida a diventare il nuovo simbolo di un modo di intendere la guida dove il piacere del gesto analogico si sposa con la perfezione meccanica e l’eccellenza tecnologica.

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