Multe da infarto con il sorpassometro: l'autovelox che ti becca anche se sorpassi male!

Il nuovo sorpassometro SV3 non misura solo la velocità, ma giudica anche la guida: a rischio il conto corrente.

Multe da infarto con il sorpassometro: l'autovelox che ti becca anche se sorpassi male!
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Giulia Darante
Pubblicato il 17 ott 2025

Se pensavate che bastasse tenere d’occhio la velocità per evitare una multa, preparatevi: da oggi anche un sorpasso distratto potrebbe costare fino a 1.300 euro. Il motivo è l’avvento sulle strade dell’apparecchiatura chiamata SV3 – ma gli automobilisti l’hanno già ribattezzata “il sorpassometro” – ovvero un nuovo mostro tecnologico che, in pratica, ti vede anche quando credi di essere invisibile.

Cos’è e come funziona il “sorpassometro”

L’SV3 è una combinazione “letale! di sensori nel manto stradale e telecamere ad altissima definizione. Non appena viene superata una linea continua o effettuata una manovra vietata, il sistema registra tutto: video di 15 secondi, targa ben visibile e invio automatico alla Polizia Stradale. Tradotto: addio “era solo un secondo”, addio “non c’era nessuno”, addio scuse.

Dove lo stanno installando

L’Italia è tra i primi Paesi in Europa ad adottarlo. Gli SV3 saranno piazzati solo nelle zone a rischio incidenti, con l’autorizzazione del Prefetto. Parliamo di curve cieche, rettilinei con scarsa visibilità e tratti dove i sorpassi vietati sono una piaga quotidiana. Ogni cittadino può controllare la liceità dell’installazione nei decreti prefettizi – ma quanti lo faranno davvero?

Multe da brivido

Le sanzioni vanno da 42 euro fino a 666 euro, ma nei casi più gravi (come la guida contromano) si arriva a 1.300 euro. E non basta dire “non l’ho visto”: il video parla da solo, ed è difficilissimo contestarlo. Come per gli autovelox tradizionali, si può fare ricorso entro 30 giorni al Giudice di Pace o 60 al Prefetto… ma in pochi riescono a cavarsela.

Dopo anni passati a preoccuparsi solo dei radar di velocità e dei semafori rossi, ora gli automobilisti dovranno cambiare mentalità: il sorpasso selvaggio è ufficialmente sotto sorveglianza. Forse non è la fine della libertà al volante, ma di certo è la fine del “tanto non mi vede nessuno”.

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