Come far durare il motore termico fino a 600.000 km: consigli utili
Scopri i consigli pratici per far durare il motore fino a 600.000 km: cambio olio, cinghia, cura batteria, ricarica corretta e vantaggi delle BEV
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Nel mondo dell’automotive, la longevità dei veicoli è un tema che appassiona e coinvolge sia i proprietari di auto tradizionali sia coloro che hanno scelto la mobilità elettrica. Il segreto per percorrere centinaia di migliaia di chilometri senza problemi risiede in una combinazione di cure attente, manutenzione regolare e abitudini di guida consapevoli. Prendersi cura del proprio motore – sia esso a combustione interna o alimentato da energia elettrica – è la chiave per assicurarsi una lunga vita su strada, come suggerisce Scotty Kilmer, noto meccanico e punto di riferimento per gli appassionati del settore.
Cosa fare con un propulsore tradizionale
Per chi possiede un’auto con motore tradizionale, le regole d’oro sono semplici ma imprescindibili. La manutenzione programmata rappresenta la base per mantenere prestazioni elevate e prevenire danni gravi. Un primo passo fondamentale è il cambio dell’olio motore, da effettuare ogni 8.000 chilometri. Questo semplice intervento protegge i componenti interni dall’usura e dall’accumulo di impurità, garantendo una lubrificazione ottimale e prevenendo fenomeni di surriscaldamento. Non meno importante è la sostituzione periodica dei filtri, che contribuiscono a mantenere il sistema pulito ed efficiente, e il ricambio del liquido refrigerante ogni cinque anni, indispensabile per evitare danni da corrosione e mantenere la temperatura sotto controllo.
Un altro elemento cruciale nella manutenzione dei motori a combustione è la cinghia di distribuzione. Questa componente, spesso sottovalutata, è il vero cuore pulsante del sistema di trasmissione e va sostituita attorno ai 160.000 chilometri, come raccomanda Kilmer. Ignorare questa scadenza può avere conseguenze devastanti: la rottura della cinghia di distribuzione può infatti causare danni irreparabili al propulsore, rendendo necessario un costoso intervento di riparazione o addirittura la sostituzione dell’intero motore.
Lo stile di guida
Oltre agli aspetti tecnici, lo stile di guida incide in modo significativo sulla durata del veicolo. Guidare in modo fluido, evitando accelerazioni improvvise e mantenendo regimi moderati, riduce lo stress sulle parti meccaniche e contribuisce anche a ottimizzare i consumi. Questa attenzione non solo prolunga la vita del motore, ma permette anche di risparmiare sul lungo periodo.
Il panorama si trasforma radicalmente quando si parla di auto elettriche. Questi veicoli eliminano molte delle classiche operazioni di manutenzione legate ai motori termici, come il cambio dell’olio motore o la sostituzione della cinghia di distribuzione. Tuttavia, introducono una nuova variabile fondamentale: la batteria di trazione. Questo componente, vero e proprio cuore pulsante delle auto elettriche, determina in larga parte la durata complessiva del veicolo.
Il mondo elettrico
Per preservare la batteria di trazione e garantire una lunga autonomia, gli esperti consigliano un’attenta gestione della ricarica. Mantenere il livello di energia tra il 20% e l’80%, evitando scariche complete e ricariche al 100% troppo frequenti, aiuta a rallentare il naturale processo di degrado. Un monitoraggio costante del sistema di gestione termica della batteria è altrettanto essenziale: il surriscaldamento, infatti, è uno dei principali nemici della longevità delle celle. Con queste accortezze, la necessità di sostituire la batteria di trazione si presenta generalmente solo dopo 10-12 anni di utilizzo, riducendo così l’impatto economico dell’operazione.
Un vantaggio significativo delle auto elettriche è rappresentato dalla frenata rigenerativa. Questo sistema innovativo permette di recuperare energia durante le decelerazioni, riducendo in modo sensibile l’usura dell’impianto frenante tradizionale. Nonostante ciò, restano fondamentali i controlli periodici su pneumatici, sospensioni e impianti elettrici accessori, elementi che, se trascurati, possono compromettere la sicurezza e l’efficienza del veicolo.
Dal punto di vista economico, la gestione di un’auto con motore termico comporta interventi di manutenzione più frequenti, ma generalmente meno onerosi per singola operazione. Le auto elettriche, al contrario, offrono costi di gestione inferiori, ma richiedono una pianificazione attenta in vista della futura sostituzione della batteria di trazione, un intervento che può incidere in modo significativo sul bilancio familiare.
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