Incentivi auto elettriche, la piattaforma sarà attiva dal 22 ottobre
Dal 22 ottobre ore 12 apre la piattaforma per prenotare gli incentivi auto elettriche: 597 milioni, ISEE, FUA, rottamazione e plafond microimprese. Preparare documenti e SPID
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Il nuovo piano di incentivi auto elettriche per il 2025 è ormai alle porte e si presenta come una delle misure più attese dagli automobilisti e dalle aziende che puntano sulla mobilità sostenibile. Con un budget complessivo di 597 milioni di euro, il programma mette a disposizione contributi fino a oltre 11.000 euro per i privati e fino a 20.000 euro per le microimprese, offrendo così una concreta opportunità per il rinnovo del parco veicoli nelle aree urbane e per la riduzione delle emissioni inquinanti. La finestra temporale per accedere ai fondi sarà di soli otto mesi, un fattore che rende cruciale la tempestività nella preparazione della domanda.
Quando e come presentare la domanda per gli incentivi
A partire da mercoledì 22 ottobre alle ore 12:00, la piattaforma ministeriale per la prenotazione degli incentivi auto elettriche sarà ufficialmente operativa. I fondi resteranno disponibili fino al 30 giugno 2026, ma l’eventualità di un esaurimento anticipato è tutt’altro che remota, considerata la forte domanda attesa. L’obiettivo dichiarato dalle istituzioni è quello di favorire un rapido turnover delle vetture circolanti nelle città, promuovendo così una mobilità più pulita e sostenibile.
Chi può accedere agli incentivi e a quali condizioni
La platea dei beneficiari è ben definita e include principalmente due categorie:
- Cittadini residenti nelle FUA (Functional Urban Areas): per accedere al bonus, il veicolo prescelto deve avere un prezzo di listino non superiore a 35.000 euro più IVA. L’entità dell’incentivo è modulata in base all’ISEE del richiedente: si va da un massimo di 11.000 euro per chi presenta un ISEE fino a 30.000 euro, a 9.000 euro per chi rientra nella fascia tra 30.000 e 40.000 euro. In entrambi i casi, è obbligatoria la rottamazione di un’auto fino a Euro 5.
- Microimprese: per queste realtà imprenditoriali, il contributo può arrivare fino al 30% del prezzo di acquisto (IVA esclusa), con un tetto massimo fissato a 20.000 euro. Le microimprese dovranno inoltre verificare il proprio plafond residuo secondo il regime de minimis tramite il Registro Nazionale degli Aiuti di Stato.
Procedura di prenotazione e autenticazione digitale
Una delle principali novità di questa edizione riguarda la procedura di richiesta, ora completamente a carico dell’utente finale. Per accedere alla piattaforma Sogei e presentare la domanda sarà indispensabile autenticarsi tramite SPID o Carta d’Identità Elettronica (CIE). Durante la compilazione della richiesta, il richiedente dovrà caricare documenti che attestino la residenza in una FUA, l’ISEE aggiornato e i dati relativi al veicolo da rottamare.
Al termine della procedura, verrà generato un voucher che dovrà essere validato presso una concessionaria entro 30 giorni dalla sua emissione, pena l’annullamento della prenotazione. Per agevolare gli utenti, il Ministero ha messo a disposizione video tutorial dedicati sia ai privati che alle microimprese, in modo da guidare passo dopo passo nella compilazione della domanda e nella raccolta della documentazione necessaria.
Consigli pratici per non perdere l’opportunità
Considerata la possibilità che i fondi si esauriscano rapidamente, è fondamentale prepararsi con anticipo. Ecco alcuni suggerimenti utili:
- Raccogliere preventivamente tutta la documentazione richiesta, in particolare l’ISEE aggiornato e la certificazione di residenza in FUA.
- Verificare con la concessionaria la disponibilità del modello di auto elettrica desiderato e che rientri nei limiti di prezzo previsti dal bando.
- Accedere alla piattaforma ministeriale già nelle prime ore del 22 ottobre per massimizzare le possibilità di ottenere il voucher.
Per le concessionarie, la vera sfida sarà quella di gestire in modo efficiente la validazione dei voucher entro i termini stabiliti, evitando che le prenotazioni dei clienti decadano per ritardi o errori procedurali.
Uno sguardo alle prospettive future
Nonostante l’ampio stanziamento di risorse e l’importanza degli incentivi auto elettriche per la transizione verso una mobilità più sostenibile, gli esperti del settore sottolineano la necessità di accompagnare queste misure con un deciso potenziamento delle infrastrutture di ricarica, soprattutto al di fuori dei grandi centri urbani. Le associazioni di categoria, in particolare quelle che rappresentano le microimprese, auspicano inoltre una semplificazione delle procedure e tempi certi per l’erogazione dei contributi, così da garantire un accesso più rapido ed efficace agli incentivi e favorire la diffusione delle auto elettriche su tutto il territorio nazionale.
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