Fiat 500e spicca per sicurezza fra le citycar elettriche: leader del TÜV

Il rapporto TÜV 2026 premia la Fiat 500e tra le piccole elettriche. Mirafiori avvia la 500 Hybrid con un secondo turno e 400 assunzioni per 100.000 vetture annue

Fiat 500e spicca per sicurezza fra le citycar elettriche: leader del TÜV
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Giorgio Colari
Pubblicato il 1 dic 2025

Nel panorama automobilistico contemporaneo, dove l’innovazione tecnologica e la sostenibilità rappresentano i pilastri della trasformazione settoriale, emerge un quadro incoraggiante per il marchio torinese. I dati sono eloquenti: 9,5 milioni di ispezioni tecniche condotte, un tasso di difettosità del 4,2% per i veicoli con un’età compresa tra i 2 e i 3 anni, l’annuncio di 400 nuove assunzioni previste per marzo 2026 e un ambizioso obiettivo di raggiungere le 100.000 unità annue della 500 Hybrid. Questi numeri raccontano una storia di rilancio e fiducia, in cui la Fiat 500e viene riconosciuta come la migliore piccola auto elettrica secondo il rapporto TÜV 2026 della Germania, mentre lo stabilimento di Mirafiori si prepara ad accelerare significativamente la propria produzione nella cruciale transizione verso le tecnologie ibride ed elettriche.

Un riconoscimento internazionale

Il riconoscimento internazionale ottenuto rappresenta molto più di una semplice certificazione tecnica: costituisce una conferma concreta dell’affidabilità delle auto elettriche in un contesto di mercato dove la fiducia dei consumatori verso le batterie e l’elettronica rimane ancora un elemento critico e spesso determinante nelle decisioni d’acquisto. La city car torinese si posiziona all’undicesimo posto nella fascia di vetture con 2-3 anni di vita, superando modelli concorrenti di prestigio come la Mini Cooper SE, che registra un tasso di difettosità del 3,5%, e allineandosi perfettamente con l’Audi Q4 e-Tron, fermo al 4,0%. Questo risultato rappresenta una dimostrazione tangibile che le automobili elettriche non solo reggono il confronto con i veicoli tradizionali, ma mantengono un livello di durabilità e affidabilità equivalente se non superiore nel tempo.

Tuttavia, è fondamentale affrontare anche le evidenze meno confortanti che emergono dall’analisi più ampia condotta dal rapporto TÜV: il 21,5% del parco circolante complessivo non supera il primo controllo tecnico, un dato che suscita preoccupazione legittima nel settore. I difetti più frequentemente riscontrati riguardano principalmente i proiettori, i sistemi frenanti e gli pneumatici, un risultato che sottolinea come la manutenzione ordinaria e la sicurezza rimangono priorità assolute indipendentemente dal tipo di alimentazione del veicolo. Nel quadro generale, le batterie elettriche si confermano come componenti affidabili, tuttavia cresce esponenzialmente la complessità tecnica complessiva, una realtà che esercita una pressione crescente sulle officine autorizzate e sui concessionari, richiedendo competenze sempre più specializzate e aggiornate.

Investimenti concreti

Dal punto di vista produttivo, Stellantis risponde alla crescente domanda di mercato con investimenti concreti e visibili. L’avvio della produzione della 500 Hybrid presso lo stabilimento di Mirafiori e l’attivazione di un secondo turno di lavoro rappresentano segnali occupazionali particolarmente importanti per il territorio torinese, consolidando ulteriormente la strategia complessiva del marchio di offrire soluzioni innovative, ibride ed elettriche in una fase di trasformazione energetica ancora in corso di definizione e stabilizzazione.

Esperti e analisti del settore invitano tuttavia a valutare questi risultati positivi mantenendo una consapevolezza critica e una visione equilibrata: la comparazione tra classi e fasce d’età diverse può potenzialmente risultare fuorviante se non contestualizzata adeguatamente, e la rapida evoluzione tecnologica richiede aggiornamenti continui nelle procedure di controllo e nella formazione professionale per mantenere gli standard di affidabilità nel tempo. La disponibilità di ricambi originali, l’accesso all’assistenza specializzata e lo sviluppo capillare delle infrastrutture di ricarica rimangono variabili fondamentali e determinanti per consolidare la fiducia nel mercato dell’usato.

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