Fiat 500 Hybrid, Filosa: "Mirafiori è casa, torniamo a crescere"

Mirafiori rilancia: produzione della Fiat 500 Hybrid avviata con obiettivo 6.000 unità, secondo turno e 400 assunzioni. Avviata la riqualificazione della Palazzina Uffici con soluzioni di sostenibilità fino al 2027

Fiat 500 Hybrid, Filosa: "Mirafiori è casa, torniamo a crescere"
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Fabrizio Caratani
Pubblicato il 25 nov 2025

C’è un momento, durante la presentazione della nuova Fiat 500 Hybrid a Mirafiori, in cui l’evento si trasforma da celebrazione a qualcosa di più concreto. E quel momento coincide con l’ingresso in scena dell’Amministratore Delegato di Stellantis, Antonio Filosa. La sua è una voce diversa da quella istituzionale di Elkann o dall’eleganza comunicativa di François: è la voce di chi vede la fabbrica dall’interno, di chi ne conosce gli odori, le fatiche, i turni all’alba e la responsabilità di ogni scelta industriale.

Filosa non parla per slogan. Parte dalla radice, dal concetto più semplice e più potente: la casa. «Per quanti chilometri si possano percorrere, e per quanto del mondo si possa conoscere, ci sarà sempre un luogo che chiamiamo “casa”. Buongiorno a tutti e benvenuti anche da parte mia a Mirafiori, la casa della FIAT». Una frase che risuona come una promessa: se c’è un luogo in cui ricomincia il futuro dell’auto europea, quel luogo è qui.

Un programma industriale rinnovato

Da Mirafiori, infatti, non esce solo una vettura: esce un programma industriale. Filosa lo dice con chiarezza assoluta: Stellantis non sta aspettando che l’Europa decida come muoversi, sta già facendo la sua parte. «Siamo qui per ribadire con fermezza e convinzione, e con la forza delle azioni concrete, la nostra determinazione a fare tutto il possibile affinché l’Italia faccia la sua parte nel riportare alla crescita l’industria automobilistica europea».

Poi arriva la notizia che pesa più di qualsiasi slide o dichiarazione politica: la 500 ibrida porta lavoro.

«Oggi celebriamo l’inizio della produzione della Nuova Fiat 500 ibrida, una piccola auto con un grande potenziale che ha già portato con sé 400 nuovi assunti e un secondo turno qui a Mirafiori».

Quattrocento nuovi contratti. Un secondo turno che riparte. Un segnale industriale che vale più di qualsiasi promessa.

I numeri del piano

E non è l’unico tassello. Perché Filosa apre il cassetto dei numeri veri — quelli che definiscono un piano, non uno slogan. «Solo quest’anno, due miliardi di euro investiti in Italia e sei miliardi in acquisti da fornitori italiani». Cifre che raccontano un impegno concreto, esteso a tutto il Paese: dal polo ingegneristico torinese alle linee di Atessa, fino allo stabilimento di Melfi dove hanno preso forma i nuovi DS N° 8 e Jeep Compass.

Ma non è un discorso solo industriale. È un discorso di mercato, e soprattutto di logica. Filosa lo dice senza girarci intorno: l’Europa rischia di sbilanciarsi sull’elettrico senza dare risposte immediate ai cittadini. «La nuova 500 ibrida è la nostra risposta alla forte richiesta dei nostri clienti di poter scegliere la 500 che desiderano». Perché in Europa circolano 150 milioni di auto con più di dieci anni, e pensare di sostituirle tutte con EV, oggi, è un’illusione. «Auto come la 500 ibrida sono pratiche sia per l’ambiente che per i nostri clienti».

È qui che Filosa entra nel cuore politico del suo intervento: l’Europa deve cambiare passo e deve farlo adesso.

«Ora abbiamo bisogno di azioni urgenti e definitive. Soprattutto nel segmento delle auto di piccole dimensioni». Perché sono queste le auto che garantiscono mobilità democratica, che sostengono l’occupazione, che rappresentano la vera anima industriale del continente.

L’impegno del Governo

E nella sua analisi, Filosa riconosce apertamente il ruolo dell’Italia e del governo: «Il governo italiano è stato ed è in prima linea nel sollecitare l’Europa a trovare modi sensati e pragmatici per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione… Ci è voluto coraggio per farlo». Il finale è un abbraccio a Torino, alla FIAT e a tutto ciò che questa fabbrica rappresenta per l’Italia e per l’Europa. «Il lancio odierno della 500 ibrida rappresenta il meglio di Torino, il meglio dell’Italia e il meglio dell’Europa». E poi un ringraziamento semplice, quasi familiare: «Grazie mille a tutti».

Mirafiori ascolta, applaude e capisce. Nelle parole di Antonio Filosa non c’è solo il lancio di una vettura: c’è la fotografia di un’Europa che può tornare a crescere partendo da una citycar che parla la lingua della concretezza, del lavoro, delle scelte realistiche. Una 500 che non promette miracoli: promette futuro.

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