Esplode la domanda di Kia Niro e di altre elettriche usate: classifica

Kia Niro è l'auto usata più veloce a vendere a novembre. Le auto elettriche dominano la classifica, con i modelli 3-5 anni più ricercati e i rivenditori che devono adattarsi

Esplode la domanda di Kia Niro e di altre elettriche usate: classifica
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Giorgio Colari
Pubblicato il 28 nov 2025

La trasformazione del settore automobilistico di seconda mano rappresenta uno dei fenomeni più rilevanti degli ultimi mesi. Come sottolineato dalle parole di Marc Palmer, head of strategy and insights di Autotrader, il panorama delle quattro ruote usate sta subendo una vera e propria metamorfosi: le auto elettriche hanno ormai conquistato una posizione dominante nelle vendite, con tempi di commercializzazione straordinariamente ridotti. In media, un veicolo elettrico impiega appena 26 giorni per trovare un acquirente, rispetto ai 32 giorni della media generale del mercato. Una differenza che potrebbe sembrare minima, ma che nella realtà del business automobilistico rappresenta un cambio di paradigma significativo.

A novembre emerge il dato evidente

Il fenomeno che emerge dai dati del rapporto di novembre non è un episodio isolato, ma una tendenza consolidata che si ripete costantemente per il secondo mese consecutivo. Ciò che maggiormente colpisce è l’intensità con cui questo cambiamento si manifesta, in particolare nei modelli che hanno tra tre e cinque anni di vita. La Kia Niro, nella sua versione completamente elettrica, ha stabilito un primato impressionante: soltanto 13 giorni di permanenza in concessionaria prima di essere venduta. Un risultato che testimonia quanto forte sia diventata la domanda di veicoli alternativi nel segmento dell’usato.

Osservando la classifica dei modelli più velocemente commercializzati, emerge un dato particolarmente significativo: ben sei posizioni su dieci sono occupate da vetture a motorizzazione elettrica. Tra questi figurano nomi di prestigio come la Nissan Leaf e l’Hyundai Kona, due modelli che hanno dimostrato di godere di una fiducia consolidata presso il pubblico degli acquirenti di veicoli usati. I veicoli alternativi nel loro insieme occupano il 90% della classifica, un dato che fotografa inequivocabilmente la direzione verso cui si sta muovendo il mercato.

Le preferenze dei consumatori

Un elemento particolarmente interessante riguarda la preferenza dei consumatori per le auto leggermente datate. I dati rivelano che i veicoli “middle-aged”, cioè quelli con qualche anno sulle spalle, rimangono in stock mediamente 22 giorni, mentre le auto quasi nuove, con un’età inferiore a un anno, richiedono ben 35 giorni per essere vendute. Questo scostamento manifesta una strategia degli acquirenti ben precisa: ricercare il miglior rapporto qualità-prezzo, valutando le vetture con maggiore esperienza di utilizzo come scelte economicamente più vantaggiose.

La gerarchia che emerge dai tempi di commercializzazione rivela una transizione graduale ma inesorabile del mercato. Dopo le auto elettriche, che mantengono il primato con 26 giorni, seguono i plug-in hybrid con 31 giorni di permanenza media, mentre le tradizionali auto a benzina occupano il terzo posto con 32 giorni. Un ordine che non è casuale, ma rispecchia le mutevoli esigenze del pubblico, condizionato da considerazioni legate all’autonomia, ai costi gestionali e alla fiducia nel valore residuo.

Una sfida e un’opportunità

Per i rivenditori, questa evoluzione rappresenta contemporaneamente un’opportunità e una sfida. La rapida rotazione delle auto elettriche garantisce margini commerciali interessanti, tuttavia emerge chiaramente la necessità di possedere competenze specifiche. Diventa imprescindibile una conoscenza approfondita dello stato di salute delle batterie, della gestione delle garanzie e della capacità di comunicare in modo trasparente con i clienti. Molti dealer hanno già iniziato a riorientare strategicamente i loro acquisti verso modelli elettrici con comprovata affidabilità e una rete di assistenza solida.

I dubbi e le resistenze dei consumatori rimangono presenti nel dibattito pubblico: l’autonomia reale e i rischi di svalutazione futura continuano a rappresentare i principali ostacoli psicologici. Tuttavia, queste preoccupazioni vengono gradualmente superate dalla maggiore disponibilità di batterie performanti, dal potenziamento della rete di ricarica nazionale e dalla crescente consapevolezza dei benefici economici connessi alla gestione operativa di questi veicoli. Le infrastrutture pubbliche e private si rivelano il fattore critico per consolidare e accelerare questa tendenza nei trimestri a venire, rappresentando il vero discriminante nel processo di adozione massiccia delle tecnologie pulite.

Il rapporto di novembre delinea dunque un mercato dell’usato in piena evoluzione, dove le preferenze dei consumatori si trasformano con rapidità sorprendente. In questo contesto, la capacità di adattamento dei rivenditori diventerà il fattore determinante per il successo commerciale futuro, distinguendo i protagonisti che sapranno cogliere le opportunità da quelli che resteranno ancorati al passato.

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