Si assopisce con l'Autopilot, la macchina si schianta contro la Polizia

A Barrington Hills una Tesla in Autopilot si scontra con una vettura di polizia. Conducente addormentato, nessuna grave ferita, ma crescono le preoccupazioni sulla sicurezza e sull'uso improprio dei sistemi di assistenza alla guida

Si assopisce con l'Autopilot, la macchina si schianta contro la Polizia
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Renato Terlisi
Pubblicato il 28 ott 2025

Un nuovo episodio riaccende il dibattito sulla sicurezza delle tecnologie di Tesla e sulle responsabilità legate all’uso della guida autonoma. Il 15 ottobre 2025, a Barrington Hills, Illinois, un veicolo della casa californiana in modalità Autopilot si è schiantato contro un’auto della polizia ferma sulla carreggiata. Il conducente, che ha confessato di essersi addormentato durante la marcia, è stato arrestato con l’accusa di molteplici violazioni del codice della strada. L’incidente, fortunatamente, non ha causato gravi feriti, ma ha portato nuovamente sotto i riflettori le problematiche legate all’affidamento eccessivo ai sistemi di assistenza alla guida.

La dinamica dell’incidente

La dinamica dell’incidente mette in luce una serie di criticità ormai note ma ancora troppo spesso sottovalutate. Secondo quanto dichiarato dal vicecapo Adam Puralewski del South Barrington Police Department, il conducente si sarebbe completamente affidato alle capacità dell’Autopilot, perdendo la vigilanza necessaria a garantire la sicurezza propria e degli altri utenti della strada. Il sistema automatizzato, seppur avanzato, non è in grado di sostituire la prontezza di riflessi e la capacità decisionale umana, soprattutto in situazioni impreviste come la presenza di veicoli di emergenza fermi.

Il tema della distrazione alla guida, in questo contesto, assume una rilevanza ancora maggiore. La tecnologia, pensata per supportare il conducente e ridurre il rischio di errore umano, può trasformarsi in un fattore di rischio se utilizzata con superficialità o, peggio, con la convinzione di poter delegare totalmente il controllo del veicolo. In questo caso, la distrazione non è stata causata da fattori esterni, ma da una fiducia eccessiva riposta nel sistema di assistenza.

Non si tratta, purtroppo, di un caso isolato. La NHTSA (National Highway Traffic Safety Administration) sta conducendo un’indagine approfondita su una serie di collisioni simili che hanno visto coinvolti veicoli Tesla in modalità Autopilot, spesso con dinamiche analoghe: impatti contro mezzi di emergenza fermi o ostacoli stazionari sulla carreggiata. Questi episodi sollevano dubbi sull’efficacia dei sistemi di rilevamento degli ostacoli e sulla reale capacità della tecnologia di prevenire situazioni pericolose.

Non va sopravvalutato il potere della tecnologia

Le autorità e le associazioni per la sicurezza stradale puntano il dito anche contro la comunicazione commerciale dei costruttori. Messaggi pubblicitari che enfatizzano le potenzialità della guida autonoma possono indurre molti automobilisti a sopravvalutare le capacità del sistema, convincendoli che sia possibile affidarsi completamente al software senza mantenere l’attenzione sulla strada. Questa percezione errata alimenta comportamenti rischiosi, come l’addormentarsi al volante o il distrarsi con dispositivi elettronici, con conseguenze potenzialmente drammatiche.

In risposta a questi eventi, si fa sempre più pressante la richiesta di normative più severe in materia di certificazione, comunicazione e controllo dei sistemi di assistenza alla guida. Le proposte avanzate comprendono l’introduzione di controlli più stringenti sulla pubblicità, l’obbligo di sistemi di monitoraggio dell’attenzione del conducente più sofisticati e l’inasprimento delle sanzioni per l’uso improprio delle tecnologie di guida autonoma. L’obiettivo è duplice: da un lato, tutelare la sicurezza pubblica, dall’altro evitare che i progressi tecnologici vengano vanificati da comportamenti irresponsabili.

Le tecnologie sono importanti

Nonostante le criticità emerse, diversi esperti del settore sottolineano come le tecnologie di assistenza, se utilizzate correttamente, possano effettivamente contribuire a ridurre il numero di incidenti causati da errori umani. Il vero nodo da sciogliere resta quello della responsabilizzazione degli utenti e dell’implementazione di protezioni efficaci contro l’uso scorretto. Il progresso tecnologico, infatti, offre opportunità straordinarie per migliorare la sicurezza sulle strade, ma richiede un approccio consapevole e regolamentato.

Mentre proseguono le indagini sull’incidente di Barrington Hills, le autorità ribadiscono un principio fondamentale: la tecnologia può essere un alleato prezioso nella prevenzione degli incidenti, ma non può e non deve sostituire la responsabilità individuale del conducente. Solo mantenendo alta l’attenzione e la prontezza di intervento sarà possibile sfruttare appieno i vantaggi offerti dalla guida autonoma senza mettere a rischio la sicurezza collettiva.

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