Lancia torna nel WRC(2), ma le vendite sono criticamente basse

Lancia chiude i primi nove mesi del 2025 con 8.623 immatricolazioni in Europa, concentrate in Italia. La Gamma 2026 e il WRC2 sono opportunità, ma servono investimenti Stellantis

Lancia torna nel WRC(2), ma le vendite sono criticamente basse
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Giorgio Colari
Pubblicato il 22 ott 2025

La situazione attuale di Lancia si presenta come una delle più complesse e delicate nella storia recente del settore automobilistico italiano. I dati delle vendite nei primi nove mesi del 2025 parlano chiaro: appena 8.600 unità immatricolate, con una concentrazione schiacciante sul mercato nazionale. L’85% delle registrazioni riguarda infatti l’Italia, lasciando il marchio quasi invisibile nel panorama europeo. Un quadro che solleva interrogativi sulla strategia futura e sulle reali possibilità di rilancio di un brand iconico, oggi parte integrante del gruppo Stellantis.

Analizzando i numeri nel dettaglio, emerge con forza la dipendenza di Lancia dal proprio Paese d’origine. Su 8.623 vetture immatricolate tra gennaio e settembre 2025, ben 7.325 sono state vendute in Italia. Questo dato sottolinea come il marchio sia rimasto legato a doppio filo a un solo mercato, mentre la sua presenza all’estero si rivela estremamente marginale. Un esempio significativo arriva dal mese di settembre, quando sono state registrate solo 712 unità, un dato ben distante dal picco di marzo (1.110 auto), segno di una domanda interna ormai instabile e frammentata.

Il bilancio in Italia ed Europa

A pesare sulle difficoltà commerciali è anche la gamma prodotti, oggi ridotta all’unico modello Ypsilon. Questa piccola utilitaria, un tempo protagonista tra le citycar, sta vivendo un declino evidente: è scivolata al 47° posto nella classifica dei modelli più venduti in Italia, superata da rivali come Audi A1 (7.453 unità) e Suzuki Swift (8.690 unità). Il calo di attrattività della Ypsilon riflette la mancanza di innovazione e di una proposta capace di intercettare le nuove esigenze del pubblico, lasciando il marchio sempre più in difficoltà rispetto alla concorrenza.

Sul fronte internazionale, la situazione si fa ancora più preoccupante. In Francia, le registrazioni si fermano a 571 unità nei primi nove mesi dell’anno, con appena 61 vetture vendute a settembre. In Spagna, nonostante la produzione della Ypsilon sia localizzata proprio lì, il totale si attesta a 459 esemplari, con soli 20 a settembre. I numeri in Belgio (161) e Paesi Bassi (107) sono quasi simbolici, mentre il marchio risulta del tutto assente dal fondamentale mercato tedesco, un’assenza che pesa come un macigno sulle prospettive di crescita futura.

In questo contesto, raggiungere le 10.000 vendite entro la fine del 2025 appare un obiettivo modesto ma realistico. Tuttavia, questo traguardo rappresenta più un palliativo che una soluzione strutturale ai problemi di lancia. Il confronto con altri brand del gruppo Stellantis è impietoso: modelli come Peugeot 208 e Opel Corsa beneficiano di una gamma completa e di massicce campagne di comunicazione, elementi che mancano totalmente all’attuale strategia del marchio italiano.

Speranze riposte nella Gamma

Le speranze di rilancio sono ora tutte concentrate sulla futura Gamma, il nuovo SUV atteso per il 2026 che promette di ridefinire l’identità di Lancia e di rilanciarla anche fuori dai confini nazionali. Questo modello, insieme al ritorno nel motorsport attraverso la partecipazione al WRC2 a partire dal 2026, rappresenta una doppia scommessa: da un lato si punta a riconquistare credibilità e appeal sportivo, dall’altro si cerca di ampliare la base clienti e la presenza internazionale. Tuttavia, senza una reale integrazione tra attività sportive e strategie commerciali, l’impatto sulle vendite rischia di essere limitato e poco duraturo.

Secondo molti analisti, il rilancio di Lancia richiede tre interventi fondamentali: un ampliamento deciso della gamma prodotti, investimenti sostanziali in comunicazione e il rafforzamento della rete vendita in Europa. Senza questi elementi, la dipendenza dal mercato italiano e dall’unico modello attualmente in commercio continuerà a rendere il marchio vulnerabile alle oscillazioni del settore e ai cambiamenti delle preferenze dei consumatori.

Il 2025 si configura quindi come un anno di transizione per Lancia, con dati che sottolineano l’urgenza di una svolta strategica. Il lancio della nuova Gamma e il ritorno sulle scene sportive con il WRC rappresentano opportunità importanti, ma il futuro del brand sarà legato indissolubilmente alla volontà di Stellantis di investire in una visione di lungo periodo, capace di andare oltre semplici operazioni di prodotto e di restituire a Lancia un ruolo da protagonista nel panorama automobilistico europeo.

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