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Maserati Quattroporte 2013: test drive, motore e caratteristiche

La Maserati Quattroporte si rinnova nell’estetica, nel telaio e nei motori biturbo da 3.000 o 3.800 cc. Ma presto arriverà anche il diesel…

Dopo una lunga attesa Maserati decide di rinnovare completamente la Quattroporte, mettendo in opera un mirabile connubio tra storia, passione e tecnologia automobilistica. Tutto questo in perfetta sintonia con quel quel marchio del Tridente, che campeggia sulla nuova calandra e con quanto sia da sempre legato alla sua storia. Non è infatti, facile realizzare un’auto lunga e spaziosa, confortevole e silenziosa, valida anche per la guida con un autista, ma al contempo capace di prestazioni da record e in grado di garantire una guida sportiva, piacevole ed efficace.

La sfida per i progettisti non era facile, perchè in grado mettere in difficoltà anche i più i primi della classe. Non è un segreto infatti che aspetti come peso elevato e grandi spazi interni poco si legano con parole come sportività, prestazioni e precisione di guida. Ma a tutto questo si aggiunge il blasone del modello Quattroporte, la trepidante attesa del rinnovamento di un progetto ambizioso, che rappresenta in pieno quell’eccellenza e audacia che Maserati insegue con successo sin dal 1963, quando la prima Quattroporte riuscì a proporre ad un mercato ancora ignaro, un’automobile al tempo stesso sportiva e lussuosa.

Gli amanti delle sfumature linguistiche lo definirebbero un ossimoro, cioè un insieme di parole che mette insieme termini apparentemente incompatibili tra di loro, ma che in realtà nella nuova Quattroporte trovano espressione e convivenza, nel tentativo di fissare il nuovo riferimento di mercato per un’auto in grado di fornire prestazioni da supercar associate al comfort di una berlina di lusso. Non stiamo parlando di un’Audi S7, una Lexus LS o di una Mercedes S AMG, tanto per essere chiari. Auto pur validissime, che fanno indiscutibile mostra di comfort e prestazioni assolute, ma che mancano di quel feeling di vera sportività che la Quattroporte prova con successo ad offrire, associati a doti dinamiche ben più accentuate.

Probabilmente un’Aston Martin Rapide o piuttosto una Porsche Panamera Turbo possono essere considerate più vicine a questo spirito, e decisamente più confrontabili per quanto concerne il piacere di guida, ma quando arriva il momento di accomodarsi sul divano posteriore, su queste ultime ci si troverà a dover pagare più di qualcosa in termini di comfort e abitabilità. La nuova Maserati Quattroporte invece, ha compiuto un significativo passo in avanti anche in questa direzione, regalando addirittura 105 mm di spazio in più rispetto al passato, alle gambe dei passeggeri posteriori, migliorando così uno dei punti più critici e significativi per una Gran Turismo che voglia fare del comfort uno dei suoi cavalli di battaglia. Tutto questo associando all’aumento di spazio il blasone di berlina a quattro porte di serie più veloce al mondo, grazie ai suoi 301 km/h. Il prezzo sarà di circa 145.000€.


Test Maserati Quattroporte 2013

Maserati ed il mercato: in arrivo 4 nuovi modelli

Sebbene le difficoltà del mercato nazionale non stiano premiando questo marchio (come in verità nessuno tra tutti quelli dalla vocazione sportiva), Maserati mantiene salda la sua identità e lungi dallo scoraggiarsi, continua a lavorare sodo investito sul proprio futuro. I segmenti di lusso non sono ancora totalmente coperti dal brand italiano e tanti nuovi clienti potranno ancora avvicinarsi a una Maserati nei prossimi anni.

Il piano di ampliamento prevede un incremento dei punti vendita dagli attuali 250 a ben 400 nei prossimi 3 anni, dopo che ben 1,2 miliardi di euro verranno investiti tra il 2011 e il 2014 dal gruppo Fiat. Per il futuro infatti Maserati pone davanti a se l’ambizioso traguardo i produrre ben 50.000 vetture l’anno, un incremento ambizioso se confrontato con le attuali 6.200 auto immatricolate nel 2012. Questo sarà ovviamente possibile solo dopo un importante allargamento della gamma, con l’arrivo di nuovi e appetibili modelli tra i quali spiccano un Suv e una nuova piccola sportiva. In totale vedremo ben 4 nuovi modelli da quì al 2014 escludendo la Quattroporte che è già realtà, si tratta della Ghibli, del cross over Levante, più due modelli sportivi, a queste novità si aggiungerà anche una sostituzione di gamma come svelato dall’A.D. Herald Wester.

La nuova Quattroporte verrà prodotta nello stabilimento di Grugliasco che la Fiat ha rilevato da Bertone nel 2009. La produzione è stata avviata da pochi mesi e attualmente lavorano nell’impianto 450 dipendenti che saliranno a 1.500 quando, nella seconda parte del 2013, arriverà la più piccola Ghibli realizzata su un pianale condiviso con la Chrysler 300. A pieno regime Grugliasco è in grado di realizzare 135 vetture al giorno, ma l’obiettivo è di arrivare a 200 introducendo il terzo turno. L’altro stabilimento destinato a ospitare le nuove auto Maserati sarà Mirafiori dove verrà realizzato il Suv Levante, mentre invece la nuova Quattroporte resterà in produzione per circa sette anni.

Questa rappresenta la settima generazione della Quattroporte, con il primo modello che venne lanciato nel 1963 da una provocazione e una idea del giornalista Massimo Roncati e dalla sfida di vedere funzionare un motore da corda su una berlina da 240 orari. I modelli successivi risalgono agli anni ’74, ’79, ’94 (versione utilizzata anche dal presidente della repubblica), la quinta versione è quella del 2003 che vince 57 riconoscimenti internazionali e viene sostituito dalla sesta edizione nel 2006.

Purtroppo negli ultimi anni si è assistito, inevitabilmente, ad una leggera ma costante contrazione delle vendite delle auto del tridente, così dal picco del 2008, quando si raggiunsero le 8.565 auto immatricolate si è scesi stabilmente ai 6.200 esemplari del 2011 e del 2012. Una stabilità, quella degli ultimi due anni, fondata da un lato sulla crescita dei paesi dell’est con la Cina in testa (+42% zona APAC) e una forte diminuzione dei mercati europeo e americano (rispettivamente -21 e -27%).

Interessante notare infine, come l’Italia, da sempre ai primi posti mondiali nelle vendite di Maserati, sia passata da un secondo posto mantenuto stabilmente dal 2006 al 2010, al terzo del 2011, fino poi a scivolare all’ottavo nel 2012 (con solo il 2% del totale, vale a dire sole 115 auto immatricolate). Per contro vediamo la solita ascesa della Cina, che se nel 2005 non compariva affatto nelle statistiche e aveva una percentuale inferiore all’1%, oggi invece svetta al secondo posto assoluto, grazie al suo mercato in forte crescita.

Dal 2012 però notiamo degli incoraggianti segni di ripresa anche il mercato Nord Americano, che si pensa diventerà strategico e trainante per il futuro, insieme ovviamente a quello Asiatico, che continua a mostrare segni di crescita e un effettivo interesse per prodotti di questo tipo; non è quindi un caso quindi che la nuova Quattroporte è stata ufficialmente presentata al grande pubblico proprio al Salone di Detroit.

Maserati non ha comunque dimenticato le proprie origini e sta puntando anche ai mercati Europei attraverso l’ingresso in nuove fasce di mercato più appetibili per noi, come il segmento E (quello di BMW Serie 5, Mercedes E ed Audi A6, per capirci) con la Ghibli, attesa al salone di Francoforte a Settembre 2013, che prevede addirittura una motorizzazione diesel, diesel che arriverà a breve anche sulla Quattroporte per venire incontro soprattutto al mercato europeo.

Successivamente alla Ghibli giungerà sul mercato anche il nuovo Suv, il primo per Maserati, che dovrebbe chiamarsi Levante e che è direttamente derivato dal concept Kubang visto negli ultimi saloni dell’auto e che dovrebbe finalmente trovare realizzazione nel 2014. Il Suv è destinato in particolare al mercato russo, dove ad oggi il marchio ha qualche difficoltà a far apprezzare le proprie auto sportive con le rigidissime temperature quì presenti per gran parte dell’anno.

Un piano di sviluppo forte e deciso quello di Maserati, che continua a consolidare utile nelle vendite e che insegue obbiettivi di vendita sempre più alti, e se anche il valore di 50.000 unità appare decisamente elevato, la probabilità di avvicinamento appare piuttosto alta.

Maserati Quattroporte: estetica ed interni

Test Maserati Quattroporte 2013

Fin dal primo contatto diventa immediato e naturale, ritrovare anche nell’ultima versione della Quattroporte quell’intrigante connubio tra futuro e tradizione, entrambi necessari per un marchio che vuole (e deve) valorizzare la sua storia, ma che al contempo la deve restare al passo con i tempi e, se possibile, anche un pò più in là. La volontà degli stilisti è stata quindi quella di dare un nuovo slancio ad elementi fortemente caratterizzanti la linea di questa berlina non solo nel profilo della calandra anteriore, ma anche in quei familiari piccoli sfoghi sui parafanghi anteriori e nel montante posteriore, dal profilo pronunciato ed impreziosito dal logo del Tridente.

Se al primo sguardo, l’estetica appare molto simile alla precedente versione all’interno è tutto completamente nuovo, con il tunnel centrale che sparisce e linee del cruscotto continuano senza interruzione alcuna da un lato all’altro della auto. Tutto è molto soft in modo da creare un ambiente rarefatto e di alta classe, con linee sobrie, naturali, fluide e prive di forzature, come lo stampo del tridente sottopelle nei sedili e i particolari in metallo.

Ma quì il design si sposa con la tecnologia, infatti il suo profilo snello e pulito ha permesso un miglioramento del CX del 12% sceso a 0.31 e soprattutto un’eccezionale riduzione della portanza del 24% per una migliore stabilità alle alte velocità, quando automobili non dotate di vistose appendici aerodinamiche come questa, tendono inesorabilmente ad alleggerirsi. Una buona parte della tecnica aerodinamica è infatti nascosta sotto la vettura, dove ad un pianale piatto ed aerodinamicamente sofisticato che riduce le turbolenze e convoglia aria fresca al differenziale per il suo raffreddamento, fa riscontro un profilo estrattore posteriore efficace quanto discreto.

All’interno della vettura si nota immediatamente il maggiore spazio a disposizione per tutti i passeggeri ed uno stile piuttosto elegante ma dalle linee pulite e semplici che celano abbastanza bene la grande tecnologia a disposizione. Molte delle impostazioni di bordo sono infatti controllabili dal grande display touch screen da 8,4″ dotato del sistema Maserati Touch Control (MTC) che, oltre alle solite funzioni audio e video espandibili attraverso le prese USB e AUX-IN o il lettore schede SD, gestisce ulteriori controlli quali il riscaldamento e ventilazione dei sedili anteriori, il riscaldamento del volante e il funzionamento della tendina del lunotto, oltre a visualizzare le immagini della telecamera di retromarcia. Il tutto per ripulire la plancia dalla miriade di tasti altrimenti necessari per tanta sofisticazione, e lasciare quindi spazio libero ad espressioni invece puramente estetiche come il celebre ed immancabile orologio Maserati posto al centro della fascia alta della plancia libera e dallo stile pulito con un espressione simile a quanto ricercato nella linea esterna.

Maserati Quattroporte: la tecnica, motori biturbo e telai in alluminio

Test Maserati Quattroporte 2013

E’ probabilmente nella parte tecnica dell’auto, dove i tecnici hanno riversato il loro maggiore impegno e dove è stata ricercata l’eccellenza in modo ancora più deciso. A partire dalla scelta dei materiali della scocca, realizzata intorno ad una cella di sicurezza, in acciaio nella sua parte più portante e decisiva per la gestione delle energie in gioco negli urti, ma che fa anche largo uso di leghe d’alluminio (le quattro porte, il cofano motore, i parafanghi e il portellone sono tutti in alluminio) per minimizzare il peso ed ottenere la sua migliore ripartizione possibile: 50 e 50 tra anteriore e posteriore.

Se scocca e carrozzeria posso essere considerati lo scheletro e la pelle di questa creatura, il cuore è di certo rappresentato dalla nuovissima gamma di propulsori sviluppati dalla stessa Maserati Powertrain e realizzati dalla fabbrica Ferrari a Maranello: come diceva qualcuno… scusate se è poco. Anche in Maserati si sono adattati alla moda del momento, il cosiddetto downsizing, che nel caso specifico fa un pò specie definire tale visto che il motore di punta è rappresentato pur sempre da un V8 da 3,8 litri dotato di doppio turbocompressore ed iniezione diretta a 200 bar, che però va confrontato con il V8 da 4,7 litri della Quattroporte precedente, svelando al tempo stesso un incremento del 18% di potenza e del 39% in coppia con una riduzione del 20% nelle emissioni.

Il motore sviluppa infatti una potenza di 390 kW (530 CV) a 6.800 giri/min e una coppia di 650 Nm da 2.000 a 4.000 giri/min che può essere incrementata con la funzione overboost a 710 Nm ad un regime compreso tra 2250 e 3.500 giri/min. La combinazione vincente di scocca più leggera e motore più potente conferisce alla Quattroporte V8 anche il miglior rapporto peso/potenza della classe: soli 3,6 kg per cavallo. Questi valori permettono di catapultare la Quattroporte ai 100 km/h in appena 4,7 secondi, ovvero 0,3 secondi in meno della precedente Sport GT S. Ma un altro importante record abbattuto è quello della velocità massima, che in questo caso supera la barriera dei 300 km/h, attestandosi a quota 307 km/h. Lo fa attraverso due turbo twin-scroll paralleli (uno per bancata) a bassa inerzia, ciascuno seguito dal proprio intercooler aria-aria, che aiutano a garantire una coppia corposa già a partire dai 1.500 giri/min.

Dal punto di vista della logica di controllo, il motore può operare nelle due modalità Normal e Sport, entrambe presenti anche nella logica Manual del cambio automatico che fa uso dei paddles allungati e fissati al piantone dello sterzo. La nuova Quattroporte introduce inoltre la modalità I.C.E. (Increased Control and Efficiency), finalizzata a ridurre consumi, emissioni e rumore. Si tratta di una strategia selezionabile dall’utente che permette una più delicata risposta del pedale dell’acceleratore per una guida morbida, annulla la funzione di overboost del turbocompressore e tiene comunque chiusi i flaps di scarico fino a 5.000 giri/min.

Il sistema regola infine anche le cambiate per renderle più morbide attraverso la riduzione della coppia all’innesto di ogni marcia. Oltre ad assicurare la massima efficienza dei consumi questa modalità è molto utile anche per la guida su superfici a bassa aderenza. Andando ad analizzare il nuovissimo motore V6 Twin turbo della Quattroporte, si scopre che esso ha molto in comune con il V8 con il quale condivide infatti la maggior parte dei componenti chiave, e rappresenta anche l’unico propulsore attualmente disponibile per l’abbinamento alla trazione integrale, progettata ad hoc per garantire comunque esperienze di guida molto dinamiche grazie alla capacità di trasferire quasi istantaneamente (150 millisecondi) la coppia dal 100% dall’asse posteriore ad una ripartizione bilanciata tra l’asse anteriore e quello posteriore.

Garantisce comunque una potenza di 301 kW (410 CV) a 5.500 giri/min, ed una coppia di 550 Nm tra 1.500 e 5.000 giri/min in modalità Sport, valori già in grado di migliorare le prestazioni della precedente Quattroporte GTS. In Modalità Normal la coppia è addolcita a 500 Nm ai bassi giri ma permette di raggiungere la soglia di 550 Nm a 5000 giri/min, per garantire comunque la potenza massima di 301 Kw. Come abbiamo accennato il motore condivide con il V8 i valori di alesaggio e il design della camera di combustione, la stessa tecnologia di controllo valvole, lo stesso approccio al sistema turbocompressore e lo stesso sistema di iniezione diretta. Anche gli ausiliari motore sono identici (alternatore, motorino d’avviamento e idroguida) ed altri componenti comunque dello stesso livello tecnologico.

In ogni modo, mentre la sua potenza d’uscita specifica è leggermente inferiore a quella del V8 (137 CV per litro), la coppia specifica è superiore rispetto a quella standard dell’altro motore di maggiori dimensioni (183 Nm per litro). Ma va sottolineato che la Quattroporte con motore V6 è anche un’auto più leggera, che pesa 1860 kg nella configurazione a trazione posteriore e soli +70 kg con la trazione integrale, comunque molto sofisticata ed efficiente, tanto che Maserati dichiara un consumo equivalente di 10,5 litri/100 km nel ciclo combinato per entrambe, con un vantaggio sulle emissioni per la versione a trazione posteriore (244 grammi di CO2/km contro 246).

A dar voce ad entrambi questi capolavori della tecnica è un sofisticato sistema di scarico a regolazione pneumatica delle valvole che, a seconda della modalità impostata (Normal o Sport), regola la lunghezza del percorso dei gas di scarico regalando un’esperienza anche sonora degna del marchio e della sua tradizione. Scelta obbligata invece per il cambio a otto rapporti ZF AT8 – HP70, ottimizzato quindi anche per la trazione integrale e che, attraverso dei pulsanti posti in prossimità del pomello, permette la selezione delle possibili modalità di funzionamento: Auto Normal, Auto Sport, Manual Normal, Manual Sport e I.C.E. (Increased Control Efficiency) con logiche di cambiata differenti.

Ovviamente non poteva mancare un differenziale meccanico a slittamento limitato, con bloccaggio asimmetrico tra tiro (35%) e rilascio (45%). La scelta delle sospensioni sono un altro segnale decisivo della ricerca delle prestazioni senza compromessi: un quadrilatero a doppio braccio oscillante all’anteriore per assicurare sempre il migliore allineamento possibile tra ruote ed asfalto, e un multilink a cinque bracci al posteriore (di cui quattro in alluminio) per il migliore compromesso possibile tra prestazioni sportive, comfort e ingombri.

Il tutto gestito dal noto e comunque ulteriormente migliorato sistema di ammortizzazione Skyhook che permette il controllo elettronico indipendente di ogni singola ruota e, tramite la pressione di un semplice tasto in abitacolo, il passaggio da un intervento più soft votato al comfort ad uno più rigido e deciso che riduce in maniera drastica i trasferimenti di carico longitudinali e trasversali e quindi il rollio e beccheggio. Trasferimenti di carico provocati in verità anche dalla potenza frenante dei dischi freno ventilati e forati da 380 mm x 34 mm all’anteriore per la versione V8 (ventilati e forati da 360 mm x 32 mm per la versione V6), e ventilati e forati da 350 mm x 28 mm al posteriore, per entrambe V8 e V6.

Maserati Quattroporte: la guida

Test Maserati Quattroporte 2013

Il frutto dell’evoluzione tecnica viene chiaramente evidenziato già dai primi metri percorsi al volante della nuova Quattroporte. Lo sterzo è più rapido e diretto, non certo assimilabile a quello di una vera sportiva del tridente ma decisamente più preciso e comunicativo del precedente modello. Il comfort appare da subito ad altissimi livelli e il piacere di guida si fonde con la l’iterazione tattile e visiva con tutti gli elementi dell’abitacolo. La qualità è elevatissima e ogni particolare appare ben studiato, ergonomico, intuitiva e dall’assemblaggio impeccabile. La selleria e i rivestimenti sono degli dell’antico artigianato fiorentino, mentre i rivestimenti in radica, carbonio o alluminio completano un quadro globale di inevitabile eccellenza.

Una volta in movimento si apprezza il cambio rapido e dolce negli innesti e l’erogazione del motore dolce e progressiva sin dai bassissimi regimi. In configurazione standard le cambiate avvengono a regime relativamente basso e anche l’insonorizzazione interna è di ottimo livello. Anche in autostrada e all’aumentare della velocità l’abitacolo resta perfettamente isolato dall’esterno e anche il rotolamento dei pneumatici di grande sezione non crea rumorosità aggiuntiva.

Per massimizzare il comfort e ridurre i consumi, come già accennato la modalità denominata I.C.E. gestiste con apposite logiche il cambio, il motore e le sospensioni, mentre per il massimo delle prestazioni possiamo scegliere la modalità sport che rende il motore più pronto, amplifica la sonorità di scarico agli alti regimi e irrigidisce automaticamente le sospensioni. In questa configurazione l’auto appare ancor più rapida nel rispondere ai comandi del guidatore con la cambiata che si velocizza, il motore che sale rapidissimo di giri e l’assetto che minimizza i fenomeni di rollio e beccheggio. Lo sterzo appare leggermente più demoltiplicato rispetto ad altre auto del tridente per rendere la guida sulle lunghe percorrenze più rilassante e meno impegnativa.

Lasciando i sistemi di controllo della stabilità e della trazione inseriti riusciamo a tenere un buon passo sia in autostrada, sia sui tratti montani ricchi di curve e tornanti. Sui percorsi più veloci l’auto resta stabilissima e scarica a terra con facilità gli oltre 500 cv a disposizione del suo motore, sullo stretto o sui tornanti freddi e umidi notiamo un inevitabile sottosterzo in inserimento, mentre in uscita il traction control è spesso chiamato in causa.

Proviamo poi a disabilitare ogni dispositivo elettronico e lasciamo l’auto libera da ogni coercizione, rispondendo ora solo alla realtà bontà del suo telaio e della sua meccanica. In questa configurazione ci stupiamo di come l’auto si mantenga stabile e sicura da guidare, per farla entrare in crisi occorre infatti esagerare con l’acceleratore in prima e seconda marcia e con lo sterzo completamente ruotato. Sul veloce invece il comportamento è impeccabile con nostro grande stupore, soprattutto se consideriamo il peso totale dell’auto non certo contenuto e che sfiora i 2.000kg.

Il segreto è nel lavoro del differenziale che riesce a bilanciare la coppia trasferendola sulla ruota motrice esterna alla curva e maggiormente gravata dal carico, oltre all’attenta distribuzione dei pesi e al lavoro per l’abbassamento del baricentro. In modalità sport ovviamente si velocizza anche la cambiata che diventa rapidissima anche senza raggiungere gli estremismi proposti oggi da Ferrari e Lamborghini, ma parliamo sempre di una gran turismo che fa del comfort il suo aspetto predominante.

Del resto non dimentichiamo neanche che il facoltoso acquirente di questo concentrato di tecnologia potrebbe addirittura decidere di privarsi del piacere di guida, lasciando il posto di comando ad un fortunato autista (!). Per questo troviamo i sedili posteriori decisamente curati e ricchi di regolazioni. Chiudiamo il nostro test con un elogio al sistema frenante, che abbiamo pesantemente stressato nei tratti di montagna con lunghe e ripetute decelerazioni in discesa da alta velocità. Ma nonostante il carico offerto dalla somma del peso e delle forte decelerazione l’impianto non ha mai mostrato il minimo calo della potenza decelerante ne tanto meno variazioni nella corsa del pedale.

In definitiva la nuova Quattroporte mantiene inalterati i valori cardine del precedente modello e tanto cari ai clienti Maserati, migliorandoli però tutti in modo evidente. Al contempo la berlina riprende lo scettro della berlina di serie più veloce al mondo, ma al contempo anche quella di sempre più rispettosa dell’ambiente.

Molto interessante anche il nuovo processo industriale completamente rinnovato rispetto al passato e molto più flessibile e razionale, questo permette anche una grandissima possibilità di personalizzazione dell’auto sia all’esterno che nell’abitacolo. Di grande pregio infine anche il sistema di intrattenimento con impianto realizzato dal prestigioso marchio inglese Bowers and Wilkins che regala all’auto una fedeltà acustico di grande pregio.

Maserati Quattroporte: Pregi e difetti

Test Maserati Quattroporte 2013

PIACE
Abitabilità e cura dei dettagli
Estetica e innovazione
Prestazioni
Assetto
Guidabilità in relazione al peso
Velocità
Nuovi motori turbocompressi

NON PIACE
Sterzo troppo filtrato nella guida sportiva
Agilità nello stretto

Maserati Quattroporte: Scheda tecnica

Test Maserati Quattroporte 2013

Di seguito la scheda tecnica del modello V8 da 3.8 litri:

Maserati Quattroporte: il motore
Architettura V8 a 90°
Alimentazione Iniezione diretta
Pressione di iniezione 200 Bar
Sovralimentazione due turbo compressori Twin Scroll
Albero motore cinque cuscinetti di banco
Albero a camme 4 indipendenti (1 per albero a camme)
Lubrificazione Carter umido
Distribuzione Doppia catena per albero a camme x bancata
Cilindrata 3798 cc
Alesaggio e corsa 86.5mm x 80.8mm
Rapporto di compressione 9.5:1
Potenza massima 390kW (530 CV) a 6800 giri/min.
Coppia Massima 650Nm a 2000-4000 giri/min.
Coppia massima con overboost 710Nm a 2250-3500 giri/min.
Velocità massima di rotazione motore 7200 giri/min.

Freni 118.000€ circa
Anteriore 380mm x 32mm dual-cast
Pinze a sei pistoncini
Posteriore 350mm x 28mm
Pinze a quattro pistoncini

Dimensioni
Passo 3.171 mm
Lunghezza 5.262 mm
Larghezza 1.948 mm
Larghezza (con specchietti) 2.100 mm
Altezza 1.481 mm
Carreggiata anteriore 1.634 mm
carreggiata posteriore 1.647 mm
capacità vano bagagli 530 litri
Capacità serbatoio 8o litri
Peso 1900kg
Distribuzione pesi 50 Anteriore : 50 Posteriore
Raggio di sterzata 11.8 metri

Pneumatici Anteriori 245/45 R19, 245/40 R20, 245/35 R21
Posteriori 275/40 R19, 285/35 R20, 285/30 R21

Prezzo: 145.000€ circa (prezzi ancora in via di definizione)

Maserati Quattroporte: prestazioni e consumi dichiarati

0-100km/h 4.7 secondi
0-200km/h 14.7 secondi
0-1000 metri 22.7 secondi
Velocità massima 307km/h
Spazio di frenata (100km/h-0) 34 metri
0-400 metri 12.8 secondi
Rapporto peso/potenza 3.6 kg/CV

Consumi
Urbano 17.6 litri/100km
Extra urbano 8.6 litri/100km
Combinato NEDC 11.9 litri/100km
Emissioni CO2 278 grammi/km

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