Nuova Jeep Compass 2026: primo contatto con il SUV americano nato a Melfi
Primo contatto con al nuova Jeep Compass durante Auto Europa 2026. La nuova generazione cresce, si elettrifica e diventa la Compass più convincente di sempre.
Abbiamo avuto modo di toccare con mano e provare in anteprima la nuova Jeep Compass durante l’edizione 2026 di Auto Europa, l’evento organizzato da UIGA (Unione Italiana Giornalisti Automotive) che ogni anno raduna le principali novità del mercato. Tra le finaliste in gara, spicca proprio lei, la nuova Jeep Compass, un modello chiave per il marchio americano e costruito con orgoglio tutto italiano nello stabilimento di Melfi.
La nuova Compass è basata sulla piattaforma STLA Medium di Stellantis, la stessa delle nuove Peugeot 3008, Citroën C5 Aircross e Opel Grandland, ma, come scopriremo, non è una “cugina travestita" bensì una Jeep nel Dna, capace di mantenere intatto lo spirito che ha reso leggendario il marchio americano.
Design e dimensioni: più grande, più filante, più Jeep
Lunga 4,55 metri (14 cm in più rispetto alla precedente), la nuova Compass cresce in tutte le direzioni, guadagnando abitabilità interna e presenza su strada. Il design evolve in chiave moderna, pur restando fedele ai tratti iconici della tradizione Jeep: le sette feritoie frontali, ora chiuse per motivi aerodinamici, sono incorniciate da una firma luminosa a LED sottile e tecnologica. I passaruota squadrati, i parafanghi muscolosi e le ampie protezioni in plastica nera trasmettono solidità e carattere.
Particolarmente curato l’aspetto aerodinamico: con un Cx inferiore a 0,30, è la Jeep più efficiente di sempre da questo punto di vista. La coda introduce elementi stilistici inediti, come la scritta Jeep illuminata di rosso e i gruppi ottici posteriori a X, che richiamano volutamente il family feeling con la più piccola Avenger.
Addio al diesel, benvenuta elettrificazione
Una svolta epocale: nessun motore diesel nella gamma della nuova Compass. Il listino si apre con due versioni:
- un mild hybrid 1.2 tre cilindri turbo da 145 CV, con cambio automatico a doppia frizione e trazione anteriore;
- la versione 100% elettrica da 213 CV e 500 km di autonomia WLTP, alimentata da una batteria da 74 kWh.
Entrambe saranno disponibili da fine 2025, con prezzi rispettivamente a partire da circa 40.000 euro (ibrida leggera) e 46.500 euro (elettrica). Nel 2026 arriveranno poi la plug-in hybrid da 195 CV con circa 95 km di autonomia in modalità EV e, soprattutto, le versioni long range e 4×4 elettriche, fino a 375 CV: la trazione integrale tornerà così a disposizione, ma in chiave tutta nuova, senza più albero di trasmissione, bensì con un motore per asse.
Interni: più digitali, più spaziosi, più robusti
Salendo a bordo, la prima impressione è quella di un grande passo avanti in termini di qualità percepita e tecnologia. La plancia, completamente ridisegnata, ospita un ampio display centrale da 16 pollici per l’infotainment e una strumentazione digitale da 10”. L’interfaccia è intuitiva, fluida, e finalmente all’altezza dei migliori sistemi del gruppo.
C’è Android Auto e Apple CarPlay wireless, ma anche integrazione con Google Maps e Alexa Built-in. Un plus interessante è il manopolone del Selec-Terrain, il comando che permette di scegliere i vari programmi di guida (Auto, Sand, Snow, Mud, ecc.), ora più ergonomico e coerente con l’immagine “outdoor” della Jeep.
I materiali sono robusti e facili da pulire: un dettaglio non da poco per un’auto che non disdegna strade sterrate e weekend avventurosi. Molto comodi i sedili, rivestiti in tessuti riciclati e resistenti, e ottima l’abitabilità posteriore, complice il passo maggiorato di 5,5 cm. Il bagagliaio offre circa 550 litri, ampliabili abbattendo lo schienale posteriore frazionato in tre parti.
Su strada: comfort e controllo, ma con un’anima Jeep
Durante il primo contatto ad Auto Europa 2026, abbiamo potuto percorrere un breve ma significativo test drive della versione elettrica che sorprende per elasticità e silenziosità, con un ottima spinta in partenza e una grande agilità anche nella guida urbana.
Il comfort acustico è ottimo, grazie a un efficace lavoro di insonorizzazione, e lo sterzo, pur non sportivo, è preciso e progressivo. Le sospensioni, tarate in chiave comfort, assorbono bene le asperità, senza compromettere la stabilità in autostrada.
La luce da terra di 19 cm e gli angoli di attacco/uscita di 20 e 25° la rendono più capace della media delle SUV compatte conservando una vocazione “trail ready” in grado di soddisfare i clienti Jeep più tradizionali. E i consumi? Nella nostra prova, il computer di bordo ha indicato 6 l/100 km, un valore coerente con le aspettative.
Elettrica: 500 km e ricarica fino a 160 kW
La versione a batteria, protagonista di grande curiosità durante l’evento, promette 500 km reali di autonomia con la batteria da 74 kWh. Può ricaricare in corrente continua fino a 160 kW, con un tempo dichiarato di 30 minuti per passare dal 20 all’80%, mentre il caricatore AC di serie è da 11 kW (22 kW opzionale). Nel 2026 arriverà anche la variante 4×4 elettrica, con due motori e potenze fino a 375 CV, capace – secondo Jeep – di percorrere oltre 600 km con una carica. Sarà la più prestazionale e, per molti versi, la più autenticamente Jeep della gamma.
La migliore Compass di sempre
La nuova Jeep Compass segna un punto di svolta per il marchio. È più grande, più efficiente, più tecnologica, ma anche più fedele al Dna originario del brand. È un SUV globale, sì, ma con un’anima italiana e un progetto tecnico maturo. Rispetto alla generazione precedente, compie un vero salto di qualità in termini di piacere di guida, comfort e design, abbandonando definitivamente l’era delle piattaforme datate e dei compromessi progettuali. E se il verdetto finale arriverà solo dopo una prova su strada completa, il primo contatto durante Auto Europa 2026 lascia poche incertezze: la Compass 2026 è la Jeep più equilibrata e convincente degli ultimi anni — e, non a caso, una delle favorite per il Premio Auto Europa.