Omoda 5 SHS-H, nuova full hybrid da 224 CV: come va su strada
Scopri la Omoda 5 SHS-H: sistema 1.5 TGDi + motori elettrici, 224 CV totali, consumi WLTP contenuti, doppio allestimento e garanzia lunga per la crossover cinese
C’è un nuovo nome che si sta facendo largo tra i marchi automobilistici più discussi del momento: Omoda & Jaecoo, i brand “premium” del gruppo Chery, colosso cinese che in poco più di un anno ha saputo trasformarsi da outsider a protagonista del mercato europeo. In appena sedici mesi, le vendite hanno superato le 97.000 unità nel continente, un risultato che in pochi avevano pronosticato. E al centro di questo successo c’è lei, la Omoda 5 SHS-H, la versione full hybrid del crossover che sta convincendo anche i più scettici. L’abbiamo provata.
Linee tese e cuore ibrido
Lunga 4,45 metri, la Omoda 5 si colloca a metà strada tra i segmenti B e C, con proporzioni moderne e un design che punta a stupire: frontale affilato, fari a lama, spalle muscolose e una coda dinamica che ricorda certi modelli europei ben più costosi. Dentro, l’impressione è quella di un’auto matura: la plancia è pulita, il doppio schermo orizzontale domina la scena, i materiali alternano plastiche rigide (solo nella parte inferiore) a inserti soft-touch, pelle sintetica e finiture curate. Un abitacolo costruito per convincere anche chi non si fidava troppo della “nuova ondata” orientale.
Sotto il cofano batte un 1.5 turbo benzina TGDi accoppiato a due motori elettrici, uno dei quali funge da generatore. Il sistema lavora con una batteria da 1,8 kWh e può funzionare in serie o in parallelo, a seconda delle condizioni di guida. Quando serve potenza, il termico e l’elettrico spingono insieme le ruote anteriori; quando si procede tranquilli, il motore a benzina diventa un generatore e lascia tutto il lavoro all’elettrico. La potenza combinata è di 224 cavalli, per uno 0-100 km/h in 7,9 secondi e 175 km/h di velocità massima. Dati che non fanno gridare al miracolo, ma che parlano di un’efficienza sorprendente: il motore a ciclo Miller dichiara un rendimento del 44,5%, uno dei migliori in assoluto per un benzina.
Su strada: più europea di quanto sembri
Alla guida, la Omoda 5 SHS-H colpisce per il suo equilibrio. L’avvio è silenzioso, come da tradizione ibrida: ci si muove in elettrico finché la batteria lo consente, poi il termico interviene con discrezione per ricaricare o supportare la marcia. In città regna il silenzio, in autostrada si viaggia comodi, e anche quando si chiede tutto il potenziale disponibile, il rumore del 1.5 turbo resta ben filtrato.
La spinta è vigorosa e costante: il powertrain risponde sempre con prontezza, anche nei tratti in salita o in uscita dai tornanti, dove il sistema ibrido mostra una gestione intelligente dell’energia. Lo sterzo, leggero ma preciso, non pretende d’essere sportivo, ma si sposa bene con la filosofia dell’auto: comfort, fluidità e sicurezza. Gli ammortizzatori sono ben tarati, assorbono le asperità con compostezza e tengono la carrozzeria stabile, anche se un accenno di rollio si avverte forzando il ritmo. Nulla di anomalo per un crossover pensato per la famiglia, che si lascia guidare con piacere e senza fatica.
Ottima la visibilità, complice la posizione di guida rialzata e le numerose assistenze: la telecamera posteriore è di serie e, sugli allestimenti superiori, arriva la vista a 360 gradi. Un aiuto prezioso in città, dove la Omoda 5 si muove agile e intuitiva.
Due allestimenti, tutto di serie
La gamma è semplice, come piace al pubblico europeo: Pure ed Exclusive. La prima offre già un equipaggiamento completo, con cerchi da 17 pollici, fari full LED, display centrale da 13,2 pollici, Apple CarPlay e Android Auto wireless, clima bizona, ADAS completi, cruise adattivo, keyless e retrovisori elettrici.
La versione Exclusive, invece, aggiunge tutto ciò che rende l’esperienza più premium: cerchi da 18”, interni in ecopelle, sedili anteriori riscaldabili e regolabili elettricamente, impianto audio Sony, tetto panoramico, luci ambientali, vetri oscurati e portellone elettrico. In poche parole, un pacchetto da categoria superiore, a un prezzo che resta sensibilmente inferiore ai concorrenti europei di pari dotazione.
Il giudizio
Omoda 5 SHS-H non è solo l’ennesima sfida cinese: è un segnale chiaro di quanto velocemente il Far East stia imparando il linguaggio dell’automobile occidentale. La cura costruttiva, l’attenzione all’efficienza e il comfort generale dimostrano che Chery non vuole più “imitare”, ma competere. E questa volta, lo fa con una full hybrid credibile, equilibrata e già molto più europea di quanto il passaporto lasci immaginare.