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Audi – un nuovo motore 2.0 TFSI

Dopo aver vinto per 3 anni consecutivi il prestigioso titolo di miglior motore dell’anno nella sua categoria, il 4 cilindri 2.0 TFSI (turbo ad iniezione diretta) Audi/VW si rinnova per rispondere alla domanda di maggiore efficienza e minori emissioni. Derivato dal nuovo 1.8 TFSI, il 2.0TFSI si distingue per il basamento in ghisa grigia e

Dopo aver vinto per 3 anni consecutivi il prestigioso titolo di miglior motore dell’anno nella sua categoria, il 4 cilindri 2.0 TFSI (turbo ad iniezione diretta) Audi/VW si rinnova per rispondere alla domanda di maggiore efficienza e minori emissioni.

Derivato dal nuovo 1.8 TFSI, il 2.0TFSI si distingue per il basamento in ghisa grigia e per una corsa dei cilindri più lunga che lo porta a raggiungere i 1.984cc. Completamente rivisto il sistema di iniezione diretta del carburante che adotta iniettori a 6 fori (i vecchi erano a 4) capaci di distribuire il carburante nelle camere di combustione alla notevole pressione di 150bar(anziché 100): ciò si traduce in minori consumi, maggiore potenza e superiore velocità di risposta.

Il nuovo turbocompressore raffreddato ad acqua, è stato rivisto nella turbina e nella girante per garantire minore inerzia a maggiore prontezza di risposta. Nuovo anche l’intercooler di dimensioni e peso più contenuti.

Il rinnovato 4 cilindri è inoltre dotate del sistema Valvelift che generalmente opera sull’alzata delle valvole di aspirazione (ad esempio sul 3.2 FSI), permettendo di mantenere completamente aperta la valvola a farfalla per garantire un maggior afflusso d’aria al motore. Tuttavia, sul nuovo 2.0 TFSI, il dispositivo lavora sulle valvole di scarico e non su quelle di aspirazione (perché il motore è turbocompresso e non necessiterebbe di altre migliorie per aumentare la portata d’aria). Ciò garantisce un notevole miglioramento nella fase di ricarica del carburante rendendo il processo più veloce.

Questo,insieme a tutti gli altri accorgimenti tecnici, permette di raggiungere la generosa potenza di 211cv(+ 11cv) , ma soprattutto la notevole coppia massima di 350NM (+70nm) da soli 1.500 giri/minuto (anziché 1.800) fino ai 4.200: garanzia di risposte poderose e particolare elasticità di marcia.

Migliorati anche i cilindri, le bronzine delle bielle (per garantire minori attriti) e la pompa dell’olio, che agisce in funzione del flusso e genera 2 livelli di pressione per ridurre i consumi: mediamente più contenuti del 15% rispetto alla vecchia variante da 200cv (6,8 litri/100 km il consumo sul ciclo combinato). Notevoli le prestazioni: nella versione Quattro con cambio manuale lo sprint da 0-100 km/h richiede soli 6,7 secondi, mentre la velocità massima è di 238 km/h.

Il propulsore sarà inoltre proposto in una versione più “soft” da 180cv e 320NM di coppia massima dai 1500 ai 3800giri/minuto, con medesimi consumi di carburante. Quest’ultimo andrà a sostituire nello specifico il vecchio 1.8T da 163cv rispetto al quale consuma circa il 22% in meno.

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