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Volkswagen Golf 1.5 eTSI: la prova su strada

Al volante della nuova Golf 8, che abbina un sistema ibrido leggero al 1.5 TSI, per combinare dinamismo e consumi contenuti

La Volkswagen Golf è arrivata all’ottava generazione e, come da consuetudine, si è evoluta rispetto al modello precedente senza stravolgimenti di sorta, ma la gamma è stata arricchita di una variante mild hybrid, la 1.5 eTSI, protagonista della nostra prova su strada.

Esterni: evoluzione contenuta di un modello di successo

Ad una prima occhiata furtiva, una Golf 8 potrebbe essere scambiata per una Golf 7, ma poi osservandola meglio si notano i nuovi gruppi ottici anteriori con un frontale che scende molto verso il basso come la precedente Serie 3 della BMW. I fari cambiano anche nella vista posteriore e arrivano nuovi cerchi in lega, ma le proporzioni rimangono quelle del modello appena andato in pensione. D’altra parte, sotto pelle ritroviamo il pianale MQB che ha dato vita a diversi modelli del Gruppo Volkswagen.

Interni: gli schermi fanno la differenza

Per capire meglio l’evoluzione c’è stata dalla Golf 7 alla Golf 8 bisogna salire a bordo. Così, ci si trova di fronte ad una plancia totalmente rinnovata nella quale sono in evidenza i due schermi da 10,3 pollici: uno dedicato alla strumentazione digitale e l’altro al sistema d’infotainment. Il primo si può configurare per adattarlo al meglio alle proprie esigenze, mentre il secondo consente di sfruttare anche i comandi vocali per non togliere mai le mani dal volante. Tra le tante voci che il sistema multimediale consente di gestire troviamo anche la regolazione dell’illuminazione interna con ben 32 tonalità disponibili.

A livello di spazio invece, il consiglio è quello di viaggiare in quattro, perché il posto centrale viene penalizzato dal tunnel che attraversa la vettura. Buona la capacità di carico con 380 litri utili ed un vano dalla forma regolare. Le finiture sono sempre di buon livello, ed anche la selleria denota un’evidente cura costruttiva. Interessante che i due schermi per gestire l’auto siano praticamente su un’unica linea, ma alla Volkswagen hanno pensato di separarli, senza offrire quella soluzione di continuità evidente sulle compatte Mercedes.

Al volante: la dinamica convince e non è assetata

A spingere la Golf 8 della nostra prova su strada troviamo un 1.5 TSI accoppiato ad un sistema ibrido leggero a 48 V formato da un piccolo motore elettrico da 12 CV e da una batteria agli ioni di litio alloggiata sotto il sedile del passeggero anteriore. Una soluzione che consente di percorrere quasi 18 km/l senza rinunciare ad una certa brillantezza di marcia. Merito della possibilità di disattivare 2 dei 4 cilindri alle basse velocità, nonostante i 150 CV ed i 250 Nm del 1.5 sovralimentato siano sempre pronti all’azione. Non manca la supervisione di ADAS sempre più avanzati, come l’assistenza al guidatore negli incroci, capace di arrestare la marcia fino a 15 km/h per evitare eventuali collisioni.

Al volante ritroviamo l’agilità e la facilità di guida del modello: lo sterzo è preciso, il cambio automatico a doppia frizione a 7 rapporti lavora bene, come di consueto, il telaio è sano e l’assetto azzeccato. Per cui, rispetto ai SUV che oggi vanno per la maggiore, offre una condotta brillante che può soddisfare anche i guidatori più esigenti a livello dinamico.

Prezzo: da 30.800 euro

Con il cambio automatico DSG a 7 rapporti, a cui è francamente difficile rinunciare, la Golf 1.5 eTSI ha un costo di partenza di 30.800 euro. Un prezzo tutto sommato competitivo, se non fosse che alcuni accessori come il dispositivo per variare le modalità di guida, ed i retrovisori ripiegabili non siano di serie.

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