Un uomo ha ritrovato la sua auto dopo 20 anni dalla denuncia

Una Volkswagen Passat denunciata rubata nel 1997 è stata ritrovata nel 2017 a Francoforte. Il caso riapre il dibattito su smemoratezza, app parcheggio e tracciamento delle auto

Un uomo ha ritrovato la sua auto dopo 20 anni dalla denuncia
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Giorgio Colari
Pubblicato il 16 ott 2025

Dimenticare dove si è lasciata l’auto per qualche ora è una situazione familiare a molti, ma smarrire una auto dimenticata per vent’anni sembra quasi incredibile. Eppure è ciò che è successo a un uomo di Francoforte, che dopo aver denunciato il furto della sua amata Volkswagen Passat due decenni fa, l’ha ritrovata in un garage destinato alla demolizione. Il veicolo, ormai ridotto a un rottame e inutilizzabile, è stato infine rottamato, nonostante il curioso ricongiungimento tra l’anziano proprietario – oggi settantaseienne – e la sua vecchia compagna di viaggio.

Non un caso isolato

Questa vicenda non è un caso isolato, ma piuttosto la punta dell’iceberg di un fenomeno più diffuso di quanto si pensi. Gli episodi di parcheggio dimenticato si moltiplicano in tutto il mondo, con storie che vanno dal tragicomico all’incredibile. Basti pensare a quanto accaduto a Monaco di Baviera, dove un automobilista ha ritrovato la propria vettura dopo ben due anni, scoprendo che al suo interno erano rimasti intatti 40.000 euro in contanti e attrezzature per un valore di 50.000 euro. Un vero colpo di fortuna, che dimostra come la memoria possa giocare brutti scherzi anche quando in gioco ci sono beni di valore considerevole.

Nemmeno le star del jet set internazionale sono immuni a questi vuoti di memoria. Il cantante Justin Bieber, ad esempio, ha “smarrito” la sua Ferrari per tre settimane, dimenticandola in un parcheggio di lusso di Beverly Hills. Ma il primato va probabilmente all’attore Richard Harris, che ha lasciato la sua Rolls-Royce in un garage di New York per ben 25 anni, accumulando multe stimate tra 92.000 e 543.000 euro. Storie che fanno sorridere, ma che sottolineano quanto la distrazione possa colpire chiunque, indipendentemente dalla notorietà o dalla disponibilità economica.

Tecnologia moderna può aiutare

A fronte di questi episodi, la tecnologia moderna offre oggi numerosi strumenti per evitare di incappare in una auto dimenticata. Molte case automobilistiche hanno integrato nei propri veicoli avanzati sistemi di tracciamento telematico, in grado di registrare l’ultima posizione conosciuta dell’auto e renderla facilmente consultabile tramite smartphone o computer. Allo stesso modo, i telefoni di ultima generazione permettono di salvare la posizione di sosta in pochi secondi, rendendo più semplice il ritrovamento anche in città caotiche o in grandi parcheggi multipiano.

Tuttavia, questi strumenti risultano efficaci solo se utilizzati con regolarità e consapevolezza. Gli specialisti consigliano di adottare semplici accorgimenti per evitare spiacevoli sorprese: scattare una foto del luogo in cui si lascia l’auto, utilizzare i marker automatici degli smartphone, affidarsi alle app parcheggio dei costruttori o installare dispositivi GPS dedicati. In aggiunta, molte compagnie assicurative e società di sicurezza propongono servizi di localizzazione avanzata, con assistenza clienti pronta a intervenire in caso di smarrimento del veicolo.

Il ritrovamento dopo un lungo periodo

Il ritrovamento di un’auto dopo un lungo periodo, però, comporta spesso una serie di complicazioni burocratiche e amministrative. È necessario dimostrare la proprietà del mezzo, affrontare pratiche talvolta complesse e, nei casi di sosta prolungata in parcheggi a pagamento, saldare oneri arretrati che possono raggiungere cifre considerevoli. Nel caso dell’uomo di Francoforte, ad esempio, il deterioramento della Volkswagen Passat ha reso inevitabile la demolizione, nonostante la curiosità suscitata dal ritrovamento.

Il fenomeno delle auto dimenticate coinvolge anche le infrastrutture urbane. Parcheggi temporanei, depositi industriali e aree dismesse si trasformano spesso in veri e propri “giacimenti archeologici” contemporanei, dove veicoli di ogni tipo restano abbandonati per anni, invisibili agli occhi dei proprietari e delle autorità. Questa situazione evidenzia l’importanza, sia per i cittadini sia per le amministrazioni, di registrare con precisione la posizione dei veicoli e di migliorare i sistemi di gestione e comunicazione.

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