Intelligenza Artificiale in auto: cosa ne pensano gli italiani?

In Italia diffidenza e timori su sicurezza e costi dell’AI in auto. Più apertura tra i giovani.

Intelligenza Artificiale in auto: cosa ne pensano gli italiani?
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Giorgio Colari
Pubblicato il 15 ott 2025

La diffidenza verso le nuove tecnologie nel settore automobilistico è ancora forte tra gli italiani, soprattutto quando si parla di intelligenza artificiale. Solo una piccola percentuale della popolazione si dichiara davvero informata su come l’AI venga applicata alle vetture moderne, mentre la maggioranza si mostra scettica e poco familiare con questi strumenti. Il gap generazionale è marcato: i giovani sotto i 35 anni si dimostrano più curiosi e ricettivi nei confronti delle innovazioni rispetto agli over 35, confermando come la rivoluzione tecnologica proceda a velocità diverse tra le varie fasce d’età.

Questa fotografia emerge da una recente indagine promossa da Autohero, azienda specializzata nella rivendita di auto usate, che ha analizzato la percezione dell’AI in auto nel nostro Paese. Il quadro che ne risulta è quello di una prudenza diffusa: solo il 14% degli intervistati afferma di avere molta o totale fiducia nelle funzionalità di intelligenza artificiale presenti nei veicoli di ultima generazione, mentre ben il 34% dichiara apertamente di non fidarsi, o di fidarsi poco, di queste tecnologie.

Un dato interessante che emerge dallo studio è il paradosso tra l’utilizzo quotidiano e la consapevolezza delle tecnologie AI. Molti automobilisti italiani si affidano ogni giorno a sistemi basati sull’intelligenza artificiale senza rendersene conto: solo il 21% riconosce che la propria auto sia dotata di funzionalità intelligenti, anche se dispositivi ormai comuni come il cruise control adattivo, la frenata automatica d’emergenza o il parcheggio assistito funzionano proprio grazie a sofisticati algoritmi di AI.

Guardando oltre i confini nazionali, l’Italia si colloca a metà della classifica europea: il 10% di “esperti” italiani supera la Germania (4%) e la Francia (5%), ma è ancora lontano dalla Spagna, dove ben il 26% degli automobilisti si dichiara a proprio agio con queste tecnologie. Questo dato sottolinea come il percorso verso una piena familiarità con l’intelligenza artificiale nelle auto sia ancora lungo e segnato da forti differenze culturali tra i vari Paesi europei.

Le principali preoccupazioni degli italiani nei confronti dell’AI applicata alle auto sono legate a diversi fattori. Il timore di possibili malfunzionamenti è citato dal 65% degli intervistati, mentre il 48% teme la perdita di controllo del veicolo. Un altro aspetto che desta attenzione è la sicurezza informatica: il 35% degli automobilisti si dichiara preoccupato dalle vulnerabilità dei sistemi digitali integrati nelle vetture. Non mancano poi i timori per l’aumento dei costi (31%) e per la tutela della privacy (21%), elementi che contribuiscono a frenare la diffusione delle nuove tecnologie.

L’aspetto economico si conferma un fattore determinante: solo il 17% degli italiani sarebbe disposto a pagare un sovrapprezzo per dotarsi di funzioni avanzate di intelligenza artificiale. Tra questi, l’83% non spenderebbe più di 1.000 euro, segno che la disponibilità all’investimento resta limitata. I giovani, però, si distinguono per una maggiore apertura: il 22% degli under 35 sarebbe pronto a considerare anche cifre superiori, a dimostrazione di una generazione più disposta a investire nella tecnologia per migliorare l’esperienza di guida.

Nonostante il generale scetticismo, si sta facendo strada una crescente consapevolezza dei benefici potenziali dell’AI nel settore automobilistico. Il 27% degli intervistati riconosce che l’intelligenza artificiale potrebbe migliorare in modo significativo la sicurezza stradale nei prossimi 5-10 anni, mentre il 16% attende con interesse l’arrivo della guida autonoma. L’8% degli automobilisti, infine, prevede una riduzione degli incidenti grazie alla diffusione di sistemi intelligenti a bordo.

L’indagine restituisce così l’immagine di un’Italia ancora prudente e poco informata sull’AI in auto, ma con una nuova generazione più aperta all’innovazione. Il cammino verso un’adozione diffusa dell’intelligenza artificiale nelle vetture appare ancora lungo e complesso, ma l’attenzione crescente verso sicurezza e comfort potrebbe accelerare il processo di accettazione e integrazione di queste tecnologie nel quotidiano degli automobilisti italiani.

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