Toyota richiama 900.000 auto, coinvolte Yaris Cross, C-HR e Corolla

Toyota avvia un richiamo globale per 900.000 auto a causa di un difetto al quadro strumenti digitale. Ecco i modelli coinvolti e cosa fare

Di Giorgio Colari
Pubblicato il 8 set 2025
Toyota richiama 900.000 auto, coinvolte Yaris Cross, C-HR e Corolla

Scatta l’allarme a livello globale per circa Toyota 900.000 veicoli, coinvolgendo anche numerosi automobilisti italiani. Un difetto riscontrato nei quadro strumenti digitali da 12,3 pollici sta costringendo la casa giapponese a una delle più ampie campagne di richiamo degli ultimi anni. Il malfunzionamento, segnalato inizialmente dai media francesi, è dovuto a un accumulo eccessivo di dati in memoria, che può causare lo spegnimento improvviso dello schermo. Si tratta di un problema non banale, poiché lo schermo digitale visualizza informazioni fondamentali come la velocità e il livello di carburante, dati essenziali per la sicurezza e la gestione del veicolo.

Il richiamo

La campagna di richiamo riguarda un’ampia gamma di modelli prodotti tra ottobre 2022 e aprile 2024. Tra i veicoli coinvolti figurano auto molto diffuse in Italia, a partire dalla Yaris Cross, che si posiziona attualmente come la quinta vettura più venduta nel nostro Paese nel 2024. Non mancano all’appello la Yaris nelle sue versioni standard e sportiva GR, la versatile C-HR, la celebre Corolla e la sua variante Cross, senza dimenticare la regina dei SUV RAV4 e l’Highlander. Anche i clienti più esigenti dovranno prestare attenzione: il richiamo interessa due modelli premium del marchio Lexus, nello specifico LBX e LM.

Il cuore del problema risiede nel software di gestione del quadro strumenti digitale. I tecnici della casa automobilistica hanno già identificato la soluzione principale, che consiste in un aggiornamento del sistema. Tuttavia, per alcuni modelli ibridi plug-in, come la C-HR e la RAV4, è previsto un controllo aggiuntivo per verificare se sia necessaria la sostituzione completa del display. Questa particolare attenzione ai modelli plug in hybrid dimostra quanto la complessità tecnologica dei veicoli moderni richieda interventi mirati e specifici a seconda della configurazione tecnica.

Operazione di aggiornamento

L’operazione di aggiornamento, che potrà comportare un fermo auto variabile tra una e due ore e mezza, sarà completamente a carico del costruttore. Nessun costo, dunque, per i proprietari dei veicoli coinvolti, che saranno contattati direttamente dalla casa madre. Toyota ha già avviato le comunicazioni ufficiali, utilizzando la posta raccomandata per informare in modo tempestivo tutti i clienti interessati. La procedura segue gli standard più rigorosi del settore automobilistico, con l’obiettivo di garantire la massima trasparenza e sicurezza per gli automobilisti.

L’attenzione alla sicurezza e la gestione proattiva dei problemi rappresentano da sempre un pilastro della filosofia Toyota. Nonostante l’ampiezza del richiamo, la casa giapponese ribadisce la propria reputazione di affidabilità e serietà, affrontando la questione con rapidità e precisione. I possessori italiani dei modelli coinvolti sono invitati a verificare, attraverso i canali ufficiali o rivolgendosi ai centri assistenza, se la propria vettura rientra nella campagna di intervento. Una volta ricevuta la comunicazione, sarà possibile prenotare l’aggiornamento presso una delle numerose officine autorizzate presenti sul territorio nazionale.

Anche i giganti sbagliano

Questa vicenda sottolinea come anche i costruttori più apprezzati e tecnologicamente avanzati non siano immuni da imprevisti legati all’evoluzione digitale dell’automobile. Il malfunzionamento del quadro strumenti digitale, elemento sempre più centrale nell’esperienza di guida moderna, impone una riflessione sull’importanza di sistemi informatici robusti e aggiornati. In particolare, la crescente diffusione di modelli plug in hybrid e la sofisticazione dei software di bordo rendono indispensabile una manutenzione puntuale e una comunicazione efficace tra casa madre e clienti.

Per i possessori di Yaris Cross, C-HR, Corolla, RAV4 e Lexus LBX e LM, la raccomandazione è di non sottovalutare la chiamata all’intervento. La tempestività nell’eseguire l’aggiornamento del software e, ove necessario, la sostituzione del display, rappresentano una garanzia non solo per la sicurezza personale, ma anche per il mantenimento del valore del veicolo nel tempo. La gestione di questa campagna di richiamo dimostra ancora una volta come la fiducia degli automobilisti si conquisti anche e soprattutto attraverso la capacità di affrontare le criticità con trasparenza, efficienza e attenzione al cliente.

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