Stellantis, Ford e Nissan alleanza in vista per la ePower?

Nissan lancia l'ePower negli USA con la Rogue ibrida entro il 2026, punta a 160.000 vendite annue entro il 2030 e negozia forniture con Ford e Stellantis

Stellantis, Ford e Nissan alleanza in vista per la ePower?
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Giorgio Colari
Pubblicato il 9 ott 2025

Nel risiko dell’automotive globale, dove alleanze e rotture si consumano con la rapidità di un clic, Nissan torna a muovere pedine. E lo fa da protagonista, dopo l’ennesimo tentativo andato a vuoto con Honda. Ora, secondo indiscrezioni raccolte da Automotive News, la casa di Yokohama starebbe trattando con vari colossi americani, tra cui Ford e Stellantis, per esportare negli Stati Uniti un’arma nuova: la tecnologia e-Power. O meglio, nuova per gli americani. I giapponesi, come sempre, ci sono arrivati prima.

Il nome che ruota attorno al progetto è familiare: Rogue, il modello più venduto di Nissan negli States, l’equivalente del nostro Qashqai, ma con ambizioni più muscolari. Da tempo si parla di un rilancio del brand attraverso la piattaforma ibrida sviluppata in casa, e ora, complice il rallentamento degli EV “puri”, sembra arrivato il momento giusto per metterla sul mercato.

Elettrico sì, ma senza spine

Per chi non lo conoscesse, e-Power è un ibrido atipico. Non un plug-in, non un full hybrid tradizionale. Il motore elettrico spinge l’auto, mentre quello termico – sempre acceso – si occupa solo di ricaricare la batteria. Il risultato è un’esperienza di guida da elettrico, ma senza ansia da autonomia e con tempi di rifornimento identici a quelli di una normale benzina. A conti fatti, un ponte tra due mondi, e forse proprio quello che serviva a Nissan per tornare in partita dopo l’oblio post-Leaf.

L’obiettivo è ambizioso: portare la Rogue e-Power sul mercato americano entro la fine del 2026, con un risparmio di carburante del 15% rispetto alla versione attuale, emissioni ridotte e una silenziosità che – promettono – sarà “da segmento premium”. Ma il vero colpo, quello da partita a scacchi, sarebbe trovare un partner disposto a condividere la tecnologia. E qui entra in scena Stellantis.

Stellantis osserva, Ford pure

Secondo fonti interne alle trattative, Nissan starebbe valutando l’ipotesi di vendere la tecnologia a uno o più concorrenti, senza necessariamente legarsi con un patto vincolante. Un’offerta chiavi in mano: propulsore, sistema di gestione, know-how. Il tutto già collaudato su larga scala in Europa e Giappone. E con un nome, e-Power, che negli USA potrebbe diventare la nuova buzzword del mercato intermedio.

Ford ci pensa, ma Stellantis sembra il candidato naturale. Dopo il buon riscontro delle Jeep 4xe e le difficoltà nel traghettare Dodge e Chrysler verso l’elettrificazione, un sistema di transizione affidabile potrebbe fare comodo. Anche perché – come si mormora a Detroit – l’elettrico sta rallentando, e un’alternativa credibile è merce rara.

Per Nissan, il potenziale è enorme. L’obiettivo interno è di produrre oltre 160.000 unità l’anno entro il 2030, ma le proiezioni potrebbero impennarsi se si concretizzasse una collaborazione transatlantica. Il portavoce Brian Brockman è stato vago (“valutiamo tutte le opzioni”), ma il messaggio è chiaro: stavolta Nissan non intende farsi sfuggire il treno.

La lezione della Leaf

Nissan ha un conto aperto con l’elettrico. Dopo aver fatto da pioniera con la Leaf, si è ritrovata presto sorpassata da Tesla, BYD e anche da marchi generalisti meglio organizzati. La Leaf ha aperto la strada, ma non l’ha percorsa. Con e-Power la musica potrebbe cambiare.

Il tempismo è quello giusto. L’America vuole elettrificazione, ma a piccole dosi. Le infrastrutture arrancano, le politiche cambiano, e l’auto del “né carne né pesce” potrebbe essere esattamente ciò che serve. A Nissan, ma anche a Stellantis. Se il corteggiamento andrà a buon fine, lo scopriremo presto.

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